Luca Marzari, 8c al Covolo e Rodellar
UNA VIDA NOMADA di Luca Marzari
Dopo qualche seduta al panello, dato il brutto tempo che ha caratterizzato il mese di settembre, sono tornato finalmente nella falesia di casa per toccare un po' di sana roccia e cimentarmi con qualche nuova sfida! Ho scelto il tiro Una vida nomada in quanto mi ispirava e poi era abbastanza sul mio genere: prese piccole, abbastanza distanti e sfuggenti. Per l'appunto questo tiro si caratterizza da un prima parte di prese piccole e sfuggenti con una moschettata particolarmente difficile al 3 spit, dopo la rottura di un appiglio. Nella seconda parte invece è presente una serie di piatti e pinze di sensazione, dove un buon uso dei piedi è fondamentale.
Così giovedì 25, dopo aver finito la scuola e un pranzo veloce ho preso la macchina e sono partito per il Covolo pronto e motivato per "spezzare" il tiro. Fin dai primi tentativi ho avuto subito buone sensazioni, cadendo al secondo giro nella parte alta della via. Giovedì dopo un riscaldamento veloce ed efficace parto sul tiro ma cado quasi alla fine del duro per una scivolata di mano su un "piatto" causato dalle mani fredde, il secondo giro invece dopo aver passato la parte difficile cado per una scivolata di piede; abbastanza demotivato, decido però di fare un ultimo giro... Parto ugualmente cattivo e riesco a venire a capo di questa simpatica linea al 5 giro ripartito in due giorni. Un ringraziamento va sicuramente a Gianluca Bosetti che mi ha accompagnato e sostenuto durante la salita e ai miei genitori che mi sostengono e motivano affinché questa mia passione continui.
Si ringraziano Mammut e La Sportiva
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