La gioia nel silenzio. Nuova via in Val Gadena
Alessio Roverato, Angela Carraro e Giulio Abrate, tra il luglio, settembre e ottobre 2010, hanno aperto La gioia nel silenzio (7c max, 7a obbl, 300m), nuova via sulla parete est della Val Gadena (VI)
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La gioia nel silenzio, parete est Val Gadena
arch. A. Roverato
Alessio Roverato, 26enne alpinista e climber padovano, ci ha abituati ad una ricerca particolare. Sembra proprio che sia attirato da pareti e vie dimenticate, ma anche che non abbandoni l'osso (alias la via) se non è proprio di quelle con roccia al 100% solidissima. Così è stato, per esempio, nella prima ripetizione che Roverato, insieme ad Alessandro Baù, ha fatto nel 2006 della Diretta del Gran Diedro al Col Nudo (quella di Miotto e Saviane e delle tegolette, per intenderci). E così è anche in questa nuova via che Alessio ha scovato nella sconosciuta parete Est della Val Gadena. Un paretone di 300m - così bello e imponente che non può passare inosservato dalla Valsugana - su cui, insieme ad Angela Carraro e Giulio Abrate, in diverse giornate, ha aperto La gioia nel silenzio con difficoltà massima di 7c per un obbligatorio di 7a. Il nome naturalmente riflette il carattere della via... anche se non dà conto di tutte le ore spese per il progetto ma anche della qualità della roccia che in qualche sezione richiede molta, ma proprio molta, attenzione. D'altra parte poi ci sono tiri che Alessio descrive come bellissimi e su roccia perfetta. E, soprattutto, c'è il discorso di quella sua gioia di sentirsi solo e anche ingaggiato. Gli altri, gli eventuali ripetitori, sono avvisati...
LA GIOIA NEL SILENZIO di Alessio Roverato
Credo sia difficile non notare la parete Est della Val Gadena percorrendo la Valsugana in direzione Padova... Più e più volte il mio sguardo c'è caduto sopra tornando dalle vie in Dolomiti, solo che non avevo mai valorizzato e apprezzato quel luogo nel modo giusto. La curiosità però col tempo è aumentata a dismisura fino a ritrovarmi dentro quella valle alla ricerca di un facile accesso a quella parete situata sopra una fascia verticale di rocce e pendii erbosi.
In un sabato di luglio dopo qualche ora di imprecazioni io e Giulio riusciamo a trovare il punto dove attaccare la nostra via nuova, quindi non ci restava altro da fare che iniziare a chiodare il primo tiro. Purtroppo però, a causa di alcuni impegni, Giulio non potrà più seguirmi in questo progetto ed io mi faccio un po' prendere dallo sconforto ben sapendo qual è la difficoltà nel trovare compagni fidati interessati all'apertura di nuovi itinerari su pareti senza gloria come questa.
Fortunatamente ho trovato in Angela un'ottima compagna di cordata che mi ha accompagnato praticamente nell'apertura quasi completa della via (ad eccezione del breve tratto iniziale aperto con Giulio) e poi nella sua libera.
La roccia di queste zone purtroppo non è sempre bella, infatti molto tempo l'abbiamo passato a ripulire alcuni tratti friabili. Agli eventuali ripetitori consiglio di fare molta attenzione a causa di alcuni tratti pericolosi presenti sulla via dove non è stato possibile far nulla per ripulire meglio... l'unica alternativa sarebbe stata una gettata di calcestruzzo... Salvo questo particolare considero quest'itinerario bello e divertente, situato in un luogo abbastanza isolato dove si può passare una bella giornata di arrampicata.
Nota bene: l'uscita è in comune con una via chiodata dall'alto a metà degli anni novanta e che poi non è stata terminata; finire la via uscendo da un'altra parte sarebbe stato illogico e insensato.
Alessio Roverato
Ringraziamenti a: Montura e SCARPA
>> Scheda LA GIOIA DEL SILENZIO
LA GIOIA NEL SILENZIO di Alessio Roverato
Credo sia difficile non notare la parete Est della Val Gadena percorrendo la Valsugana in direzione Padova... Più e più volte il mio sguardo c'è caduto sopra tornando dalle vie in Dolomiti, solo che non avevo mai valorizzato e apprezzato quel luogo nel modo giusto. La curiosità però col tempo è aumentata a dismisura fino a ritrovarmi dentro quella valle alla ricerca di un facile accesso a quella parete situata sopra una fascia verticale di rocce e pendii erbosi.
In un sabato di luglio dopo qualche ora di imprecazioni io e Giulio riusciamo a trovare il punto dove attaccare la nostra via nuova, quindi non ci restava altro da fare che iniziare a chiodare il primo tiro. Purtroppo però, a causa di alcuni impegni, Giulio non potrà più seguirmi in questo progetto ed io mi faccio un po' prendere dallo sconforto ben sapendo qual è la difficoltà nel trovare compagni fidati interessati all'apertura di nuovi itinerari su pareti senza gloria come questa.
Fortunatamente ho trovato in Angela un'ottima compagna di cordata che mi ha accompagnato praticamente nell'apertura quasi completa della via (ad eccezione del breve tratto iniziale aperto con Giulio) e poi nella sua libera.
La roccia di queste zone purtroppo non è sempre bella, infatti molto tempo l'abbiamo passato a ripulire alcuni tratti friabili. Agli eventuali ripetitori consiglio di fare molta attenzione a causa di alcuni tratti pericolosi presenti sulla via dove non è stato possibile far nulla per ripulire meglio... l'unica alternativa sarebbe stata una gettata di calcestruzzo... Salvo questo particolare considero quest'itinerario bello e divertente, situato in un luogo abbastanza isolato dove si può passare una bella giornata di arrampicata.
Nota bene: l'uscita è in comune con una via chiodata dall'alto a metà degli anni novanta e che poi non è stata terminata; finire la via uscendo da un'altra parte sarebbe stato illogico e insensato.
Alessio Roverato
Ringraziamenti a: Montura e SCARPA
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