James Pearson libera Bon Voyage, nuova gemma d’arrampicata trad ad Annot in Francia

Il climber britannico James Pearson ha liberato il suo vecchio progetto trad ad Annot, in Francia. "Bon Voyage" condivide la stessa partenza di "Le Voyage" (E10) liberata da Pearson nel 2017 e, sebbene non sia stata gradata, promette di essere tra le vie trad più difficili al mondo.
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James Pearson sulla sua Bon Voyage ad Annot in Francia, febbraio 2023
Raphaël Fourau

Dopo uno sforzo concertato di 20 giorni distribuiti negli ultimi due anni, il climber britannico James Pearson ha effettuato la prima libera del suo progetto trad ad Annot in Francia. La via trad condivide la stessa partenza di Le Voyage, un E10 liberato da Pearson stesso nel 2017, prima di traversare verso sinistra superando l'imponente parete bianca attraverso una serie di buchi poco profondi. Termina poi salendo uno spigolo tecnico; a tratti runout, la via sembra rientrare nella categoria delle vie trad "difficile ma sicura”.

La nuova via si chiama Bon Voyage e sebbene non sia ancora stato proposto un grado, la linea si colloca quasi certamente tra alcune delle salite trad più difficili al mondo. Per venirne a capo Pearson ha impiegato molto più tempo rispetto a qualsiasi delle sue precedenti prime salite o ripetizioni. Questi includono Tribe a Cadarese e Lexicon (E11 7a) a Pavey Ark nel Regno Unito.
Pearson ha spiegato "Ho visto la linea nel 2021 e da allora mi sono allenato attivamente. Mi è sembrata un bel passo avanti rispetto ad altre difficili vie trad che ho provato nel corso degli anni. Mi è piaciuto molto sviluppare nuove competenze e punti di forza per poter avere una possibilità di riuscita.

Da quando lascia Le Voyage, un primo boulder porta a un paio di buchi buoni (l'ultima protezione della via) e a un riposo marginale. Da qui ci sono 20 movimenti difficili fino alla cengia finale, quasi esclusivamente su buchi poco profondi e minuscole tacche. La via è decisamente runout, con lunghe cadute, ma saresti sfortunato a farti male se le protezioni sono ben posizionate. Annot ha alcune delle rocce più lisce che abbia mai visto e le pareti possono essere spesso sabbiose e friabili, il che significa che la maggior parte delle vie seguono fessure. Bon Voyage invece segue uno strato diagonale di arenaria dura come una pallottola, punteggiata da minuscoli buchi... un vero miracolo di Madre Natura e un segno che spiega come tutti gli anni di ricerca ne sono valsi la pena."

Il 37enne ha continuato: "Sono passati 15 anni da The Walk of Life. Ammetto che sto ancora lottando per separarmi dal mio passato. L'idea di dare un grado a Bon Voyage e 'sbagliare' mi mette a disagio a dir poco. Cercherò di concentrarmi sui fatti: questa via mi ha richiesto più tempo di qualsiasi altra via o boulder che abbia mai provato. Sia in termini di giorni di prova attiva che di tempo per prepararmi (~ 20 giorni su 2 anni e 10 rotpunkt). Più o meno nello stesso periodo in cui ho effettuato la prima salita, ho salito un paio di 9a di lunghezza e stile simili. Per fare questi mi ci sono volute circa 4 sessioni e 4-5 rotpunkt. Queste vie sportive sono entrambe leggermente più strapiombanti con movimenti più facili ma riposi peggiori, e non dovrebbero essere il mio stile.

Ma sono anche consapevole che si tratta di una prima salita, e queste sembrano sempre più difficili di una ripetizione. Dei 20 giorni, almeno 4 sono stati spesi a spazzolare prese e cercare di capire se la linea fosse fattibile. È leggermente oltre il verticale, il che è un angolo davvero difficile da gradare. Le prese sono così piccole e brutte che all'inizio i movimenti sembrano difficili, ma possono rapidamente sembrare molto più facili man mano che impari le sottigliezze di ogni posizione. La via è su buchi, che credo siano uno dei miei punti deboli. Tuttavia, i buchi sono così poco profondi (meno della metà della prima falange) che sono più simili a tacche (la mia forza) e, a causa dei bordi, non puoi usare il pollice, quindi sei costretto a usare la presa semiarcuata (la mia forza). Il che pone la domanda: avevo bisogno di allenarmi in modo specifico solo per raggiungere un livello medio, o mi sono allenato per rendere ancora meglio sul mio punto di forza? La risposta a questa domanda cambia ovviamente tutto.

Il movimento chiave ha una percentuale molto bassa di riuscita. Sono caduto molte volte su questo movimento prima di passare, il che ha alzato in modo significativo il numero di tentativi, ma con un po' di fortuna in più avrei potuto superarlo prima. Eppure, anche dopo averlo superato, sono caduto ancora 3 volte nel penultimo masso, e sono quasi caduto sullo spigolo tecnico alla fine! Non è sicuramente una via con un passo chiave secco e niente altro!

Al momento non mi sento in grado di dare a questa via un grado definito, il che mi sembra sempre strano perché una proposta di un grado dovrebbe essere proprio questo, una proposta. In teoria dovrei semplicemente dire quello che penso, lasciando che i futuri ripetitori diano la loro opinione, e alla fine ci accordiamo. Forse sul discorso gradi sono più sensibile di altri, ma in pratica ho visto e sentito che non funziona proprio così.

Potrei seguire il mio istinto e ricordare a me stesso che a 37 anni sono davvero troppo vecchio per preoccuparmi di cose come questa. Potrei anche dare un grado più stretto, di fatto sgradandolo prima che qualcun altro ne abbia la possibilità, ma questo tende a portare a una stagnazione del grado, come abbiamo con le vie trad nel Regno Unito, e non fa alcun favore a nessuno. Tuttavia, entrambe queste opzioni si baserebbero sul fatto che io abbia un grado fisso nella mia testa, per tutti i motivi di cui sopra - semplicemente non ce l’ho ancora. Prima di suggerire un grado mi piacerebbe provare qualche via sportiva più difficile per misurare meglio il mio livello, e anche arrampicare ad Annot con altri climber di alto livello. Spero che questo mi dia un'idea migliore".

L’eterno dibattito del grado a parte, abbiamo chiesto a Pearson cosa significasse per lui questa scalata. L'inglese ha risposto con franchezza "Sento che è una bellissima via e sarei felice se si rivelasse la mia ultima prima salita difficile. Con questo non sto dicendo che non cercherò mai più una nuova linea, ma sento che dopo aver salito questa, posso rilassarmi."

Link: La Sportiva, The North Face




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