Herbstzeitlose per Ines Papert e Stephan Siegrist sulla Signal
Il 7/10 Stephan Siegrist e Ines Papert hanno liberato in “alternata” Herbstzeitlose (max 7c), la via iniziata nel ’96 da Siegrist e Chrigu Zwalen e poi completata dallo stesso Siegrist con Ines Papert lo scorso agosto, sulla parete sud del Mittaghorn (P.ta Signal) nell’Oberland Bernese. Il report completo (foto e testo) di Marco Spataro.
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settima lunghezza (7b+) per Ines Papert, sullo sfondo le pareti del Wendenstoecke
Marco Spataro
Bello attraversare la Svizzera da Martigny ad Interlaken. Paesaggi da cartolina in quest’autunno carico di colori. Pascoli, mucche e montagne a non finire. Direzione Oberland Bernese dove mi aspettano Stephan Siegrist e Ines Papert. La coppia svizzero-tedesca ha appena terminato una via nuova sulla parete sud del Mittaghorn più conosciuta dagli arrampicatori come punta Signal.
Primo giorno sabato meteo instabile e pioggia. Riposo e preparazione del materiale. Giornata di ozio in riva al lago di Brienz. Nel pomeriggio salita all’alpe Mad. Un’ora e mezzo di cammino in mezzo al bosco. Zaini pesanti ed umidità esagerata. Ad accoglierci una piccola baita dove trascorriamo la notte. Cena a lume di candela. Chiacchere e risate. Pernottamento dentro una stalla dal forte… odore caprino.
Sveglia di prima mattina e rapida colazione. Cielo stellato con mare di nuvole nella valle. Partenza illuminati dalla pila frontale. Sentiero esposto per alpinisti e camosci nell’alta Urbachtal. Un’ora dopo siamo all’attacco della via. Primi raggi di sole caldi che ci accompagneranno per tutta la giornata. Parete umida.
Ines apre le danze sul primo tiro bagnato. A seguire Stephan Siegrist. Dietro il goffo fotografo armato di jumar e obiettivi vari. Secondo tiro di riscaldamento per Stephan Siegrist. La parete inizia a farsi più ripida.
Terzo tiro lungo e duro per l’elegante Ines. Quarto tiro impegnativo per Stephan Siegrist. Volo inaspettato per Ines distratta dal paesaggio bucolico. Rapida calata e ripetizione del tiro.
A seguire tiro in traverso delicato. Superamento di uno strapiombo con passaggi violenti. Prese piccole e movimenti precisi. Calcare da sogno. Muri compatti e “cannelure” o “wasserrillen” come le chiamano i tedeschi. Paesaggio mozzafiato sulle montagne limitrofe e sulle vicine pareti di Wendenstoecke. Tanti sogni per tante pareti.
Sesto tiro con partenza delicata per Stephan Siegrist. Prese piccole e piedi da spalmare. Scivola un piede. Piccolo volo e si riparte. Grinta e decisione per superare i passaggi. Tanti movimenti vari fino alla sosta tanto attesa.
Ultima risalita a Jumar per Marco nel vuoto con pendolo iniziale. Tensione e paura.Ultimi tiri impegnativi, con probabile penultimo tiro, il più difficile della via in solitudine per la coppia Stephan Siegrist ed Ines.
Sono riusciti a liberare la loro via “Herbstzeitlosen”, nome di un film svizzero molto famoso. Via salita a tiri alterni il sette di ottobre seguiti dal sottoscritto in una giornata dell’estate indiana.
Gioia e soddisfazione per questa via iniziata nel lontano 1996 da Stephan Siegrist e Chrigu Zwalen e poi mai terminata. Ripresa solo nell’agosto di quest’anno in compagnia di Ines e terminata a fine settembre.
Due giornate in montagna in compagnia dei fortissimi Ines e Stephan. Pareti di calcare mozzafiato nel regno tanto caro allo scomparso Kaspard Ochsner. Varie vie possibili a partire dal 6b obbligatorio. Il viaggio alla scoperta del mondo verticale continua parete dopo parete.
Marco Spataro
Primo giorno sabato meteo instabile e pioggia. Riposo e preparazione del materiale. Giornata di ozio in riva al lago di Brienz. Nel pomeriggio salita all’alpe Mad. Un’ora e mezzo di cammino in mezzo al bosco. Zaini pesanti ed umidità esagerata. Ad accoglierci una piccola baita dove trascorriamo la notte. Cena a lume di candela. Chiacchere e risate. Pernottamento dentro una stalla dal forte… odore caprino.
Sveglia di prima mattina e rapida colazione. Cielo stellato con mare di nuvole nella valle. Partenza illuminati dalla pila frontale. Sentiero esposto per alpinisti e camosci nell’alta Urbachtal. Un’ora dopo siamo all’attacco della via. Primi raggi di sole caldi che ci accompagneranno per tutta la giornata. Parete umida.
Ines apre le danze sul primo tiro bagnato. A seguire Stephan Siegrist. Dietro il goffo fotografo armato di jumar e obiettivi vari. Secondo tiro di riscaldamento per Stephan Siegrist. La parete inizia a farsi più ripida.
Terzo tiro lungo e duro per l’elegante Ines. Quarto tiro impegnativo per Stephan Siegrist. Volo inaspettato per Ines distratta dal paesaggio bucolico. Rapida calata e ripetizione del tiro.
A seguire tiro in traverso delicato. Superamento di uno strapiombo con passaggi violenti. Prese piccole e movimenti precisi. Calcare da sogno. Muri compatti e “cannelure” o “wasserrillen” come le chiamano i tedeschi. Paesaggio mozzafiato sulle montagne limitrofe e sulle vicine pareti di Wendenstoecke. Tanti sogni per tante pareti.
Sesto tiro con partenza delicata per Stephan Siegrist. Prese piccole e piedi da spalmare. Scivola un piede. Piccolo volo e si riparte. Grinta e decisione per superare i passaggi. Tanti movimenti vari fino alla sosta tanto attesa.
Ultima risalita a Jumar per Marco nel vuoto con pendolo iniziale. Tensione e paura.Ultimi tiri impegnativi, con probabile penultimo tiro, il più difficile della via in solitudine per la coppia Stephan Siegrist ed Ines.
Sono riusciti a liberare la loro via “Herbstzeitlosen”, nome di un film svizzero molto famoso. Via salita a tiri alterni il sette di ottobre seguiti dal sottoscritto in una giornata dell’estate indiana.
Gioia e soddisfazione per questa via iniziata nel lontano 1996 da Stephan Siegrist e Chrigu Zwalen e poi mai terminata. Ripresa solo nell’agosto di quest’anno in compagnia di Ines e terminata a fine settembre.
Due giornate in montagna in compagnia dei fortissimi Ines e Stephan. Pareti di calcare mozzafiato nel regno tanto caro allo scomparso Kaspard Ochsner. Varie vie possibili a partire dal 6b obbligatorio. Il viaggio alla scoperta del mondo verticale continua parete dopo parete.
Marco Spataro
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