Granite Garibaldi, sabato una giornata dedicata al granito in Sardegna
Vi ho parlato più volte del Garibaldi, una struttura granitica molto particolare e suggestiva posta nel Parco dei Sette Fratelli, nel sud-est della Sardegna. A ragione può essere considerato uno dei siti storici dell'arrampicata in Sardegna. Le prime vie datano infatti 1978 ed erano state aperte, dati i tempi, con largo uso di arrampicata artificiale. Il Garibaldi, così è noto tra gli scalatori, perchè da un certo punto di vista sembra l'eroe del Risorgimento accovacciato con il suo poncho, ha conosciuto negli anni diverse fasi "etiche" che, diversamente da altrove, hanno sempre convissuto senza problemi. Dopo una prima serie di vie (ovviamente le più logiche ed evidenti) aperte in stile tradizionale, è arrivato il tempo dell'apertura di vie completamente sportive di più tiri (all'incirca alla metà degli anni duemila). Con gli anni 2010 anche qui c'è stato un certo ritorno al trad ed al clean climbing che ha fruttato alcuni itinerari in fessura di notevole impegno. In seguito alcune vie tradizionali sono state riviste secondo un'ottica mista, come spesso capita sulle Alpi, in modo che fossero fattibili con una serie di friend ma prevedendo, nei tratti più ostici, l'uso dello spit. Fatti salvi i primi esploratori del Garibaldi, Bruno Poddesu, Angelo Piccioni e Alessandro Cattaneo, protagonista di queste rocce è sempre stato il cagliaritano Corrado Pibiri a cui si è affiancato sin dai primi anni ottanta il sottoscritto, spesso in compagnia di Fabio Erriu.
Quello che mancava al Garibaldi erano i monotiri sportivi e, sinceramente, non avevo mai pensato che una struttura granitica di questo genere potesse essere adatta all'arrampicata sportiva. Invece sul versante ovest, è nata un'area sportiva (a mio parere) di notevole interesse, dato lo stile atletico su buone prese poco comune sul granito. Sabato 21 aprile ho organizzato una giornata dedicata agli arrampicatori sportivi, naturalmente, ognuno sarà libero di appendersi o no i friend all'imbrago.
L'evento è stato completamente autofinanziato. Ringrazio Paolo Contini e Fabio Erriu per l'aiuto e l'entusiasmo dimostrato in questo progetto.