Giorgia Tesio firma la prima femminile di Hyaena a Finale
Uno degli indiscussi capisaldi dell’arrampicata sportiva italiana, la storica via Hyaena di Andrea Gallo a Finale, è stata ripetuta l’altro giorno da Giorgia Tesio. La climber di Mondovì si aggiudica così non soltanto una rara ripetizione di questo gradissimo test all'Alveare di Monte Sordo, ma anche la prestigiosa prima femminile di una delle vie che ha segnato la storia dell’alta difficoltà dell’arrampicata sportiva.
Hyaena era stata liberata nel dicembre del 1986 dall'allora 22enne Andrea Gallo che, per mancanza di altri riferimenti, all’epoca l’aveva inizialmente gradata 8a+/8b. Solo dopo la prima ripetizione dal fortissimo austriaco Gerhard Hörhager nel 1987 il grado fu rivalutato all' 8b/8b+ odierno. Negli anni che sono seguiti quell’incrocio sul muro di compatto calcare dal colore grigio e miele è diventato un simbolo per l’elite, proprio come la via Mare Allucinante a Lumignano, un sogno accarezzato da pochi nonostante il fatto che, ormai nel 2018, l’8b+ non rappresentasse più l’ultima barriera di questo sport. Essendo resistito al test più crudele - il tempo - la via era diventata un’icona di perfezione.
Ora ad accarezzare ed afferrare queste prese con decisione è stata la fortissima Giorgia Tesio, famosa soprattutto per le sue capacità nel boulder e nelle gare ma che in realtà si dimostra ‘devastante’ anche con la corda. Per venirne a capo ci ha messo solo 2 giorni e 6 tentativi, 7 se si include un tentativo fatto tre anni fa. Un numero irrisorio, pazzesco se si pensa che la Tesio ha soli 17 anni. E che per questa storica, bella e grande prima femminile la via ha dovuto aspettare più di 30 anni.
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