Gabriele Moroni e l'arrampicata totale
Gabriele Moroni è in forma strabiliante, davvero irrefrenabile. Non solo sul boulder, suo campo abituale di gioco. Non solo nelle gare, dove ha centrato la vittoria nella Coppa Italia Boulder 2007 nonché, nella specialità con la corda, il 2° posto in Coppa Italia e il 3° nel campionato italiano. Il giovane barone rosso dell’arrampicata italiana ha portato a casa in questo (fantastico ottobre) un tour al fulmicotone anche in falesia, ribadendo (ancora una volta) che il nuovo millennio è sempre più del climber… globale. E’ il segno di un ritorno al passato con il super propellente del futuro?
Fatto sta, che il novarese (dopo un'estate in cui ha chiuso tutti gli 8c di Ceuse) ha appena concluso due settimane da leone, salendo la mitica SS 26 a Gressoney, la famosa Shangri-la nel Frankenjura e poi la magica Zauberfee ad Arco (assieme al sempre verde “zio” Cristian Brenna). Per quelli a cui questi nomi non dicono molto, bastì pensare che due delle vie sono di 8c+ confermato, mentre SS26 si riassesta a 8c+/9a dopo la prima ripetizione di Gabri, che (va detto a suo merito) ritocca il “numero” precisando che: ”i miei metodi sono diversi da quelli di Alberto (Gnerro ndr) e quindi a parer mio più facili; comunque aspettiamo ulteriori ripetizioni...”
Per quelli che credono (come noi) che 8c+ sia ancora cosa da marziani, ma soprattutto che i numeri non spieghino poi tutto, vi proponiamo il climbing diario di Gabri...
SS 26 8c+/9a Gressoney - 11/10/07
Eccomi di nuovo su dopo un giorno di riposo ma questa volta con il mitico Ugo! Oggi fa veramente freddo e il vento patagonico soffia la frase "Today is the day"... infatti questo è l'ultimo giorno dell'anno per fare la via poi la stagione si chiuderà! Che tensione!
Mi scaldo sul classico settebì e mi riposo facendo sicura a Ugo. Ho ancora le dita calde allora parto e scalo fluido il primo muro di dita che è anche la parte più impegnativa della via. Mi riposo bene e riparto sul tratto di resistenza. Arrivo all'altezza della catena di Lucky Man e le sensazioni sono ottime. Mi ribalto fuori dal tettino ed eccomi qua "stra"nuovamente al riposino prima del tratto finale! Non posso sbagliare. Sento Ugo che mi incita… allora, pronti via riparto e veloce arrivo al crux: bidito semiarcuato di destro, pinzetta di sinistro, alzo il piede destro e via facilmente verso la zanca...!!! Urlo e ri-urlo per scaricarmi e moschetto la catena urlando ancora! Finalmente questo incubo di 40 metri è finito e termino la giornata facendo sicura ancora completamente in trans... Yeah today was the day!
Sicuramente SS 26 è la via che mi ha più impegnato sia fisicamente (più di venti tentativi in tutto) che psicologicamente (caduto 6/7 volte più o meno nello stesso punto dopo 35 metri di 8c) quindi riguardo al grado penso che sia vicino al mio limite attuale ma nonostante questo credo che sia leggermente più facile di 9a ma sicuramente più dura di 8c+ quindi proporrei lo "Slashgrade" 8c+/9a! Inoltre vorrei precisare che i miei metodi sono diversi da quelli di Alberto e quindi a parer mio più facili; comunque aspettiamo ulteriori ripetizioni...
Shangri-La 8c+ Frankenjura - 15/10/07
Ore 8. Dopo una veloce colazione da Pio e un saluto al Lion Nazionale lascio Arco e parto alla volta del mitico Frankenjura, patria della scalata "maschia" su buchetti e liste tendinee che certo in Italia non va molto di moda ma che a me fa impazzire… Prima tappa a Vipiteno dove parcheggio il mio Freelander e mi ritrovo con il compagno di tante scorribande, Alessandro "flowerpower"Fiori e il suo Transporter "astronave"!!
Circa cinque ore dopo siamo ai cancelli d'entrata di "Mono-land" e decidiamo di andare subito alla ri-scoperta dei nostri projects a Schlaraffenland dove mi aspetta la bella Shangri-la, che doveva essere l'obbiettivo del mio scorso viaggio questa primavera e che dovetti abbandonare perché troppo estrema!
Riscaldamento veloce sulla classica "Pasta tricolore" e Flower attacca cattivo un bell'8b da me consigliato...partenza ostica ma il giovane passa tranquillo fino ad arrivare al passo del rovescio, lo carica eeee... STOKKK!!! Vacanza finita per lui!
Poco dopo attacco il mio project, e noto un cambiamento totale dall'ultimo giro fatto a maggio. Riesco a fare veloce il primo blocco su cui non mi muovevo e facilmente i movimenti dove facevo molta fatica... Scendo e spavaldo dico al mio socio "Tranqui che domani si riparte, tanto la faccio oggi...!".
Riparto e faccio bene il blocco di entrata ma prima dell'ultima sequenza mi parte un piede! Via di nuovo per il terzo giro e mi ritrovo dove sono zippato, passo, tiro il mono di prima falange e sono pronto per l'ultimo boulder: prendo male l'ultimo piatto e non riesco a lanciare alla presa finale...giù! Nooo.
Ho dato tutto e non so se riuscirò a fare un altro giro! Ripenso alla "promessa" fatta e decido di fare l'ultimo. Mi riposo facendo una passeggiata nel bosco e quando torno mi accorgo che il sole sta tramontando...
Ok sul primo blocco che ormai ho meccanizzato, scalo bene sulla parte tecnica ma mi sento affaticato e prendo al pelo il mono, mi trascino fino al piatto ma non lo sento ancora, sto per venire giù allora sparo un lancio disperato verso la presa finale e la tengo... non ci credo ma l'ho fatta! In un pomeriggio!! OK siamo pronti a ripartire e durante il viaggio inizio a pensare al prossimo progetto...
Zauberfee 8c+ Arco 25/10/2007
Questa via chiodata da Hörhager e liberata dai Bindhammer la provai per la prima volta diversi anni fa con Cristian Brenna in un giorno piovoso d'estate ma personalmente non riuscii a passare da spit a spit forse anche a causa del caldo e l'umido.
Mi tornò in mente solo l'anno scorso tornato dal Frankenjura e la trovai molto più fattibile ma forse non ancora alla mia portata. Quest'anno visto il ritorno improvviso dalla Germania mi fermo ad Arco per partecipare alla gara di difficoltà sulla struttura del Rockmaster ma i giorni prima voglio provare la via giusto per sfruttare lo stato di forma che sto passando. Già dal primo giro capisco che la posso fare veloce ma sempre per qualche errore cado. Anche Cristian la sta lavorando e ci sbalordisce tutti con un tentativo mozzafiato che termina all'ultima presa prima della catena...!
Il giorno dopo c'è la gara ma c'è anche una giornata ventosa e fredda, condizioni perfette per la via, così decido di fare un paio di tentativi tra la semi e la finale... Non sbaglio niente ma mi spengo di colpo a tre prese dalla catena!...uff.
Il giorno dopo mi sveglio un po' stanco dalla lunga giornata passata ma voglio provarla ancora prima di tornare a casa e salgo con Cristian e Luca in falesia.
Non voglio sprecare le poche energie che mi sono rimaste allora mi scaldo diretto sulla via. Poco dopo faccio il primo giro ma cado dove non ero mai caduto e non riesco a capire se sono freddo o spento...
Parte lo Zio Cristian ma anche lui cade circa a metà. Ultimo tentativo a testa! Rivado e cattivo arrivo sull'ultimo muro; sono stanco ma non d'acciaio come al solito e tengo duro, prendo l'ultima presa brutta e da qui devo incrociare alla zanca salvatrice, però l'acciaio di prima mi esplode tutto in un colpo e vado alla zanca con la mano sbagliata! Fortunatamente piano piano riesco a cambiare la mano e moschetto la catena in ecstasy!
Cristian si complimenta ma si vede che è un po' sotto pressione...e io lo sono con lui! Così lo Zio parte bello motivato e passeggia (!!!) fino in catena riposando dove io dovevo correre e anche lui moschetta la sosta sotto le sue stesse e le mie urla...!! Quindi mettiamo a posto le nostre robe e via a festeggiare doppiamente dal Pio con i ragazzi di Arco!!
Gabri Moroni
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