Crep de Boè, nuova via in Dolomiti per Simon Gietl e Mark Oberlechner
SCHARFE HELENE di Simon Gietl
Osservando quel pilastro appena sopra Corvara mi sono sempre chiesto se fosse ancora vergine. Per scoprirlo mi è bastata una simpatica telefonata alla guida alpine del posto Andrea Oberbacher, il quale mi ha confermato che esistevano delle vie sui lati, ma non era mai stata aperta una via direttissima nel centro della parete. È per questo che ci siamo incontrati il mattino del 10 settembre a casa sua, ammirando il pilastro dalla sua finestra. Mi diede ottime informazioni sulle vie già presenti ed era da un po' che non ci vedevamo e quindi, tra una chiacchiera e l’altra, a momenti mi stavo dimenticando il motivo per il quale ero lì. Per recuperare tempo Andrea è stato così gentile che mi ha accompagnato fino alla parete con la sua jeep.
Con me c’era anche Mark Oberlechner, un giovane talento della Val Pusteria che aveva deciso di affiancarmi su questa nuova via. È così che abbiamo iniziato a scalare ed anche se all’inizio c’era da stare attenti a causa della roccia non proprio ideale, abbiamo continuato a salire. Sapevamo che il tempo era instabile e infatti, poco dopo ha iniziato a piovere forte e ci siamo calati dal sesto tiro. Pur non avendo raggiunta la cima, quel giorno siamo tornati a casa soddisfatti.
Il maltempo è passato, ma nel frattempo la neve era arrivata fino ai 2000m. Siamo subito ritornati il 26 settembre e dopo aver ripetuto i primi sei tiri abbiamo continuato verso l'alto. Da qui in poi ci si è aperto un nuovo mondo - quella roccia gialla prometteva davvero bene! Ogni metro era da sogno e ci sembrava incredibile che prima di noi nessuno fosse mai salito fin qui. Alla fine, una fessura strapiombante gradata VIII ci ha portati quasi al di fuori dalla via, e così siamo riusciti entrambi a salire tutto onsight. Ed eravamo semplicemente felici di aver aperto una nuova via del genere.
di Simon Gietl
SCHEDA: Scharfe Helene, Dolomiti
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