Cara, nuova via in Val Gadena per Roverato e Carraro
Alessio Roverato e Angela Carraro, tra marzo e giugno 2012, hanno aperto Cara (260m, 7c max, 7a+ obbl), nuova via sulla parete est della Val Gadena (Valsugana, VI).
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Alessio Roverato su L6 di Cara in Val Gadena
Angela Carraro
Dopo La gioia nel silenzio, aperta assieme a Giulio Abrate nel 2010, Alessio Roverato e Angela Carraro sono ritornati sulla stessa gran parete est della Val Gadena (in Valsugana). Una parete solitaria ed imponente quanto fuori da qualsiasi rotta arrampicatoria che evidentemente li ha conquistati. Così, a sinistra di quella prima, è nata Cara con i suoi 260m per una difficoltà massima di 7c con obbligatorio di 7a+. Una via che, oltre ad un ambiente incontaminato e isolato - vedi l'accesso un po' selvaggio, offre “un'arrampicata molto varia e di grande soddisfazione: si va dalle tacche alle gocce, dalla placca tecnica allo strapiombo di forza”. Il tutto, spiega Alessio Roverato, “su roccia sempre molto buona, a parte i primi metri del primo tiro”...
CARA di Alessio Roverato e Angela Carraro
Cara non è altro che l'acronimo di Carraro Angela e Roverato Alessio... volevamo che questa via ricordasse un po' anche noi. La Val Gadena è un luogo a cui ci siamo affezionati e il bosco pensile al cospetto delle pareti è il luogo ideale per rifugiarsi dopo una settimana passata rinchiusi in ufficio: bastano pochi respiri profondi per ricaricarsi. Durante l'apertura de “La gioia nel silenzio” avevamo notato sulla sinistra delle placche a gocce interrotte a volte da dei tratti gialli strapiombanti, quindi non restava altro da fare che ficcarci il naso. Non pensavamo di trovare roccia bella per la maggior parte della salita, abbiamo ripulito solo qualche tratto.
A metà parete, adagiate su una cengia, due schegge di bomba giacciono là dai tempi del primo conflitto mondiale che ha visto la prima linea passare vicino a questi luoghi... Le osserviamo stupiti e le lasciamo deposte su quella specie di altare naturale. Anche sulla parete Sud-Est del Sasso Rosso ci era capitata un'esperienza simile, solo che quella volta la scheggia di bomba era conficcata in una fessura della roccia.
Con la primavera qualche giglio rosso e alcuni iris viola sono sbocciati sulle sporgenze erbose della parete, dando così un tocco di colore in più alla roccia gialla e grigia. Quest'anno durante gli avvicinamenti abbiamo avuto modo di incontrare spesso qualche vipera che se ne stava tranquilla e beata a prendere il sole... ogni volta abbiamo fatto mezzo infarto perché questo tipo di serpente pensa bene di spostarsi solo all'ultimo momento, d'altronde siamo noi che stiamo invadendo il suo regno.
Il problema è che dopo aver fatto questo tipo di incontro eravamo tutti presi dalla paura di fare altri incontri simili e quindi bastava che anche solo una lucertola scappasse via all'improvviso in mezzo alle foglie vicino a noi per farci venire di nuovo il batticuore. Fortunatamente da queste parti non si trovano solo vipere o quelli che in gergo nostrano chiamiamo “carbonassi” ma anche qualche grosso rospo dall'aria simpatica che se ne sta all'ombra in mezzo al bosco.
La via sale cinquanta metri a sinistra de “La gioia nel silenzio”, occorre pazientare un po' per trovare l'attacco essendo situato in un posto di non facile accesso, poi però sarà la soddisfazione della salita a ricompensare tutte le fatiche.
Alessio Roverato e Angela Carraro
Alessio Roverato ringrazia: SCARPA, Alpstation Bassano e Montura
SCHEDA: Cara - parete Val Gadena
CARA di Alessio Roverato e Angela Carraro
Cara non è altro che l'acronimo di Carraro Angela e Roverato Alessio... volevamo che questa via ricordasse un po' anche noi. La Val Gadena è un luogo a cui ci siamo affezionati e il bosco pensile al cospetto delle pareti è il luogo ideale per rifugiarsi dopo una settimana passata rinchiusi in ufficio: bastano pochi respiri profondi per ricaricarsi. Durante l'apertura de “La gioia nel silenzio” avevamo notato sulla sinistra delle placche a gocce interrotte a volte da dei tratti gialli strapiombanti, quindi non restava altro da fare che ficcarci il naso. Non pensavamo di trovare roccia bella per la maggior parte della salita, abbiamo ripulito solo qualche tratto.
A metà parete, adagiate su una cengia, due schegge di bomba giacciono là dai tempi del primo conflitto mondiale che ha visto la prima linea passare vicino a questi luoghi... Le osserviamo stupiti e le lasciamo deposte su quella specie di altare naturale. Anche sulla parete Sud-Est del Sasso Rosso ci era capitata un'esperienza simile, solo che quella volta la scheggia di bomba era conficcata in una fessura della roccia.
Con la primavera qualche giglio rosso e alcuni iris viola sono sbocciati sulle sporgenze erbose della parete, dando così un tocco di colore in più alla roccia gialla e grigia. Quest'anno durante gli avvicinamenti abbiamo avuto modo di incontrare spesso qualche vipera che se ne stava tranquilla e beata a prendere il sole... ogni volta abbiamo fatto mezzo infarto perché questo tipo di serpente pensa bene di spostarsi solo all'ultimo momento, d'altronde siamo noi che stiamo invadendo il suo regno.
Il problema è che dopo aver fatto questo tipo di incontro eravamo tutti presi dalla paura di fare altri incontri simili e quindi bastava che anche solo una lucertola scappasse via all'improvviso in mezzo alle foglie vicino a noi per farci venire di nuovo il batticuore. Fortunatamente da queste parti non si trovano solo vipere o quelli che in gergo nostrano chiamiamo “carbonassi” ma anche qualche grosso rospo dall'aria simpatica che se ne sta all'ombra in mezzo al bosco.
La via sale cinquanta metri a sinistra de “La gioia nel silenzio”, occorre pazientare un po' per trovare l'attacco essendo situato in un posto di non facile accesso, poi però sarà la soddisfazione della salita a ricompensare tutte le fatiche.
Alessio Roverato e Angela Carraro
Alessio Roverato ringrazia: SCARPA, Alpstation Bassano e Montura
SCHEDA: Cara - parete Val Gadena
Note:
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www.scarpa.net |
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