Barracuda, Gole di Taghia, Marocco
Nel giugno 2004, in una zona remota dell’Alto Atlante, in Marocco, un piccolo team polacco composto da David Kaszlikowski, Eliza Kubarska e Borek Szybinski ha liberato una nuova big wall sul Monte Oujdad (2695m), nelle gole di Taghia.
Nel giugno 2004, in una zona remota dell’Alto Atlante, in Marocco, un piccolo team polacco composto da David Kaszlikowski, Eliza Kubarska e Borek Szybinski ha liberato una nuova big wall sul Monte Oujdad (2695m), nelle gole di Taghia. La nuova via, “Barracuda” (7c+ max. 7a+ obbligatorio), si aggiunge così alla vicina Sur le fil de la nuit, salita dagli italiani Rolando Larcher, Michele Paissan e Maurizio Oviglia, nell’ottobre 2003. “Barracuda” sale per 600 metri di placche verticali o leggermente strapiombantii che hanno richiesto ai tre climber polacchi due settimane di arrampicata e l’utilizzo di una combinazione di arrampicata libera ed artificiale per piantare gli spit dal basso. La progressione è stata rallentata da nevicate, pioggia e… intossicazioni alimentari a causa dell’acqua sporca. Per evitare il lungo e pericoloso avvicinamento (200m sopra il Taghia canyon), i tre hanno dormito nel portaledge e una amaca. La salita in libera della via è stata effettuata verso la fine di giugno, arrampicando in alternata. "Abbiamo iniziato la salita come ‘apprendisti sky hook’, in cima eravamo in grado di tenere corsi di perfezionamento solo per esperti" ricorda Kaszlikowski. "Anche se oggi il 7c+ non è più così "difficile", su questa parete abbiamo dovuto affrontare e risolvere varie problematiche: la roccia è molto tagliente e distrugge la pelle. Liberare la via ‘a vista’ potrebbe essere molto doloroso… Dopo tutto, un Barracuda è un pesce molto duro e tagliente, no? :-)" Taghia e l'Alto Atlante, a cura di David Kaszlikowski Questa zona dell’Alto Atlante assomiglia più alle Alpi che ad altre zone nel deserto africano, come per esempio le Gole di Todra. Le cime circostanti raggiungono spesso i 3000m di quota, ed alcuni pareti sono alte fino a 800m. La seconda montagna più alta dell'Alto Atlante, il Jebel M’Goun, è vicinissima a questa zona. Taghia è un paese bellissimo, lontano e difficile da raggiungere, a 1900m di altezza. Per arrivarci bisogna prendere una Land Rover fino al paese Zaouia Ahansal, dopo di che si cammina per due ore, con tutta l'attrezzatura trasportata a dorso d’asino. La zona del Taghia ospita i berberi, un popolo molto educato ed ospitale. Nel paese ci sono due gite d’etape. I canyon profondi e le pareti di calcare rosso creano un scenario mozzafiato. Dal punto di vista esplorativo è ancora tutto da scoprire. Dopo due trek di un giorno abbiamo individuato almeno 5 grossi progetti di vie da fare in libera, fino a 600m in altezza. Ma noi non abbiamo visto neanche la metà di quello che c'è da vedere. Ci sembra che tra queste pareti negli ultimi anni l'arrampicata stia vivendo un piccolo boom: dopo anni di silenzio, qui si stanno avventurando varie forti spedizioni. I mesi migliori sono maggio, giugno, settembre ed ottobre, e alcuni vengono addirittura in estate per salire le pareti nord dei canyon.
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