Arrampicata in Etiopia, il report di Luca Schiera

Il report ed i consigli di Luca Schiera che, insieme a Matteo Colico, Andrea Migliano e Matteo De Zaiacomo ha effettuato un viaggio arrampicata in Etiopia.
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Matteo Colico, Andrea Migliano, Luca Schiera, Matteo De Zaiacomo e l'arrampicata in Etiopia
archivio Luca Schiera, Ragni di Lecco

Abbiamo girato con vari mezzi la zona del Tigrai tra le città di Adwa e Hawzen. Nella zona di Adwa, io e Matteo Colico abbiamo aperto una via su roccia perfetta e compatta ma con avvicinamento nella fitta vegetazione: Welcome to the Jungle, sei tiri fino al 7a, aperta a vista con protezioni veloci. A poca distanza da noi Andrea Migliano e Matteo De Zaiacomo (Giga) hanno aperto una via simile ma con roccia di brutta qualità.

Poi ci siamo stabiliti sotto le pareti a Gheralta, con molti tentativi andati a vuoto a causa della roccia troppo friabile, abbiamo salito: una via senza nome completamente in fessura (Giga e Andrea), e In dust we trust: un diedro strapiombante di cinque tiri di camini e fessure fuori misura fino al 6c, lasciato qualche chiodo in discesa.

ARRAMPICARE IN ETIOPIA - ISTRUZIONI PER L'USO
L’Etiopia è una zona poco frequentata dagli scalatori, ci sono varie zone in cui si trova molta roccia ma spesso la qualità è molto bassa.

DOVE

Ci sono varie zone di arrampicata in Etiopia ma le principali sono nella regione del Tigray, altre aree con del probabile potenziale sono nelle Simien mountains e sulle Bale mountains. Le città di Hawzen e Adwa, distanti fra di loro un centinaio di kilometri (mezza giornata di bus), sono situate nel nord del paese su un altopiano a circa duemila metri di quota. Qui sorgono anche alcune tra le montagne principali d’Africa come i 4549m del Ras Dashan, la quarta montagna più alta del continente.

QUANDO
La stagione ideale per visitare questa zona è quella secca, che va da novembre a febbraio. Essendo vicino all’equatore il clima e le ore di luce sono molto simili per tutto l’anno, c’è però una stagione delle piogge che corrisponde alla nostra estate. Il clima è sempre secco e caldo durante il giorno, la temperatura scende di notte e può arrivare a pochi gradi sopra lo zero. Nella zona di Gheralta c’è spesso vento forte alla sera, e qualche rara volta può anche piovere.

COME
Volare ad Addis Abeba, dalla capitale ci si può muovere verso il nord del paese in bus in circa due giorni, o prendere un volo interno per Makale o Axum. Muoversi con i mezzi pubblici è molto economico ed è un’esperienza fuori dal comune, comunque per raggiungere la maggior parte dei siti di arrampicata è necessario noleggiare una jeep o un minivan con autista, i prezzi in questo caso sono simili i nostri: dai 70 euro in su al giorno.

ARRAMPICATA
Le principali aree di arrampicata del Tigray si trovano nella zona di Adwa e nei dintorni di Hawzen. Ad Adwa si trovano molte pareti che vanno dalla falesia fino ai quattrocento metri e anche oltre. La roccia è molto variabile sia come qualità che come tipologia, si trova calcare, basalto, quarzite e altro ancora. Tutte le pareti sono molto ricche di vegetazione che può disturbare molto l’arrampicata. Ci sono montagne molto belle che hanno però pareti di qualità molto scarsa. Qui abbiamo aperto un paio di vie con roccia molto bella e molto brutta a poca distanza tra loro.
La zona di Hawzen comprende il massiccio di Gheralta vicino al paese di Megab, le Nebele Towers e molte altre pareti e torri nei dintorni. Questa zona è famosa prima di tutto per le chiese cristiane scavate sui pinnacoli di roccia nel sesto secolo per sfuggire all’invasione della cultura musulmana. La roccia qui è un’arenaria che va dal molto tenero alla sabbia vera e propria. La maggior parte delle linee scalabile sono dei grossi camini sporchi e sabbiosi, è molto raro trovare fessure più sottili. Proteggersi in modo sicuro è spesso difficile e le discese rappresentano un grosso problema in quanto nessun tipo di ancoraggio offre una garanzia di tenuta. Per proteggersi portare molti friends grossi, big bros o simili. Spesso l’unico modo possibile per calarsi sono i chiodi a U martellati nei fori da 10.

STARE
Quando si decide di accamparsi in un posto è fondamentale mettersi subito d’accordo con una persona locale affidabile per curare il materiale da furti e non piazzarsi in posti inopportuni. Nel paese di Hawzen si può stare al Gheralta Lodge altrimenti si trovano alberghi molto economici ma lo standard igienico è molto diverso dal nostro. I pericoli maggiori in queste zone sono le iene che si muovono di notte a Gheralta e sono presenti alcuni serpenti (non so di che tipo esattamente).

ALTRO
Siccome le ore di luce sono uguali per tutto l’anno si iniziano a contare le ore all’alba, le sei di mattina corrispondono alle 0:00 e le 12:00 corrispondono alle sei di sera.
Consiglio di visitare Axum, una città ricca di storia e in cui si dice sia custodita l’arca dell’alleanza, le chiese scavate sui pinnacoli di arenaria di Gheralta e la depresisone della Dancalia, uno dei posti più inospitali sulla terra.
Procurarsi molta acqua in bottiglia prima di spostarsi, o qualcosa per purificare l’acqua dei pozzi.
La scelta di cibo non è molto vasta, cercando nei mercati si possono trovare banane, mango e qualche altro frutto, poi pane biscotti e poco altro. Noi non abbiamo trovato gas per fornello.
I piatti locali sono: injera (un pane piatto a base di farine di Teff o frumento dal sapore molto acido), pane uova e pasta.
Il caffè è uno dei prodotti tipici dell’Etiopia e il rito della preparazione è molto bello.
Prepararsi a contrattare molto con i locali, spesso il prezzo di partenza è inventato.

In conclusione: non mi sento di consigliare un viaggio in Etiopia per il solo motivo di arrampicare. Credo ci siano molti posti più meritevoli in giro per il mondo ma è comunque interessante per conoscere una parte di Africa.

di Luca Schiera

Info ragnilecco.com/etiopia-verticale/


Note:
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