Arrampicare a Presles. Vie di arrampicata sportiva nel Vercors francese
L’ottima attrezzatura, l’altezza media e la comodità di accesso e discesa dalle vie, ne fanno una "grande falesia" che non ha certo la severità ambientale di Wenden, nè il vuoto del Verdon. Per questo è un posto "accessibile", con vie di tutte le difficoltà e un’arrampicata a cinque stelle!
Presles si trova all’interno del parco del Vercors, su un vasto altipiano verde, solcato da profondi "gorges" e costellato ovunque di pareti affacciate sulla pianura circostante.
Quella di Presles si trova sul lato Ovest del parco, è alta mediamente 250 m ed è lunga più chilometri! Sulla parete sono state tracciate più di 200 vie oltre a tre aree di monotiri molto interessanti. Si tratta di itinerari di tipo moderno con chiodatura a spit che, visto l’ambiente poco severo, di media montagna, consentono di provare a spingere al massimo l'arrampicata libera, pensando solo a divertirsi su una roccia stupenda.
Avec vue sur la mer
Via facile con chiodatura ravvicinata, una delle vie più semplice della parete assieme alla Voie d'Eliane nel settore les Buis. Bella roccia grigia, ma un po' di vegetazione intorno.
Bim bam boum
Via facile con chiodatura ravvicinata, una delle vie più semplice della parete assieme alla Voie d'Eliane nel settore les Buis. Bella roccia grigia, ma un po' di vegetazione intorno.
Canada Dry
Arrampicata molto sostenuta nel Settore Fhara kiri, omogenea ed atletica, per questo lungo itinerario su roccia magnifica che conta ben 12 lunghezze di corda!
Le Droit Chemin
Un itinerario giudicato, non a torto, "sublime" nella guida. Arrampicata su belle placche a gocce d’acqua nella parte bassa, fino ad un bellissimo tiro strapiombante che richiede potenza e decisione, ma che per fortuna è anche superabile in A0. Ambiente e roccia magnifici e un’esposizione notevole, per questa bella linea di salita che ricompensa dell’avvicinamento un po' più lungo al settore Paroi Rouge.
Vue de L’exterieur
Un itinerario molto bello e continuo nel settore Chrysanthemes, considerato tra i più belli di Presles. Ad una prima parte tecnica e di dita in placca segue un’arrampicata più atletica con tiri aerei e passaggi mai banali. Assolutamente da non perdere.
Accesso
Presles dista circa 260 Km da Torino. Dall’Italia occorre raggiungere la città di Grenoble, quindi ci sono due possibilità. Con la prima si seguono le indicazioni per il parco del Vercors, avventurandosi sulle strette ed esposte strade che percorrono i "gorges". Si passa per l’abitato di Villard De Lans, quindi Choranche e poco prima di Pont en Royans si sale sulla destra al paesino di Presles. Oppure si aggira il parco a Nord percorrendo la più lunga ma veloce autostrada che collega Grenoble a Romans; in questo caso si esce all’uscita di St. Romans e si segue per Pont en Royan e Presles.
Prima di raggiungere quest’ultimo ( 65 km da Grenoble), si lascia l’auto in corrispondenza del penultimo tornante (piccolo parcheggio) da dove inizia il sentiero che in discesa verso Sud, porta ai settori del lato sinistro della parete. E’ anche possibile parcheggiare appena sopra, lungo la strada o sul bordo dell’altipiano (qui arriva il sentiero di discesa). Per i settori più distanti, come la Paroi Rouge e il Triangle de Choranche, l’accesso avviene dall’alto (linee di calata attrezzate) o dalla strada che porta alla grotta di Choranche.
Logistica
Molte le possibilità per dormire e mangiare: ci sono due campeggi, uno a Choranche e uno a Pont en Royan, molte le gîte d’ étape ed alcuni alberghi in paese, assolutamente vietato il campeggio libero all’interno del parco.
Molto simpatico il rifugio-gîte "Gazon" posto sopra la parete, da dove si può partire per arrampicare senza muovere la macchina, ma che dispone unicamente di 10 posti (prenotare!). Da non perdere i ravioli "en Royan", piatto tipico della zona, mentre per una giornata di riposo sono da consigliare la grotta di Choranche o una passeggiata nei meravigliosi boschi del parco.
Alcuni telefoni utili
(il pref. per la Francia è 0033)
Presles
- rifugio-gîte "Gazon" 0476361093
- gîte du Charmeil 0476360931
- Auberge de la Fontaine 0476360475
- Auberge du Faz 0476360675
Choranche
- Campeggio 0476360896
- Gîte "la Ranconnière" 0476360865
- Gîte "Vol de Nuit" 0476360403
- Auberge "Le Jorjane" 0476360950
Pont en Royans
- Campeggio 0476360630
Periodo consigliato
La maggior parte degli itinerari è esposta a Sud ad un’altezza di circa 900 m.
Si arrampica tutto l’anno, ma i periodi migliori sono l’autunno e la primavera, mentre d’estate fa un po' troppo caldo.
Roccia e arrampicata
La parete è verticale con molte zone strapiombanti. La roccia è un calcare di ottima qualità che si presenta grigio e compatto sulle placche, dove l’arrampicata è molto tecnica, con uso difficile degli appoggi. Dove la parete è più ripida e sugli strapiombi si trova un calcare giallo-rosso con appigli spesso pungenti; qui l’arrampicata è atletica e di dita.
I settori e le vie
La parete ospita più di duecento itinerari di varia lunghezza e difficoltà, suddivisi in vari settori (e anche belle falesie di monotiri). Le vie sono quasi tutte moderne ottimamente attrezzate a spit, ma non mancano alcuni itinerari di tipo tradizionale, da proteggere.
I nomi per fortuna sono quasi sempre segnati alla base.
Per quanto riguarda le difficoltà ci sono itinerari che non superano il 5+ ed altri con lunghezze di 8a. La distanza tra gli spit è in stile francese: un itinerario facile può richiedere sul tiro chiave di 6a ben 16 rinvii, ma sulle vie più dure, con lunghezze di 7a e più, nei tratti "facili" (6b) gli spit sono ben distanziati.
Nella guida sono comunque indicati con precisione lo stato di attrezzatura e le difficoltà degli itinerari. Sicuramente i settori del lato sinistro della parete sono i più frequentati, perchè più comodi come accesso, e già alcune vie sono un po' unte. Ma per chi ha voglia di camminare un pò, magari fino a raggiungere la Paroi Rouge, sarà ricompensato dalla qualità della roccia e delle vie.
Materiale
Poichè la discesa si effettua a piedi è sufficiente una corda singola, un po' di rinvii e il materiale per collegare i due spit di sosta, ma se dovete ritirarvi e scendere in doppia sono necessarie due mezze corde da 50 m.
Oltre alla normale dotazione d’arrampicata si consiglia l’uso del casco (che qui usano davvero tutti, foto a parte), soprattutto per le vie più frequentate, anche se la compattezza della roccia limita al minimo la caduta di sassi.