Alexander Megos libera Geocache in Frankenjura
Vale la pena soffermarsi in particolare su Geocache: questa linea era stata tentata da Michael Kaiser prima che lui la dichiarasse un progetto aperto a tutti. Quando Megos ha provato i movimenti per la prima volta pensava che l'avrebbe liberata in fretta, magari in 3 o 4 tentativi, ma non è stato così.
"Devo ammettere che la salita mi ha creato non poche frustrazioni. Ha un movimento stranissimo dal quale continuavo a cadere, davvero una sequenza bizzarra, se sei due centimetri più alto allora potrebbe essere più facile, chi lo sa... Quando finalmente al terzo giorno ho fatto il movimento in continuità, sono caduto appena sopra. Tre volte! Alla fine quella che sembrava questione di soli tre o quattro tentativi in una sola giornata si è trasformata in un'impresa di più di quaranta tentativi in sei giorni!"
Per quanto riguarda il grado, Megos esita e preferisce dire "se non fosse per quel singolo movimento la via sarebbe relativamente abbordabile, ma c'è, ed è questo che ha reso Geocache diversa per me. Non è una via estrema, soltanto molto strana." Vale la pena notare che quaranta tentativi in sei giorni sono il massimo che Megos abbia mai investito finora in una via, il che ci fa sospettare che Geocache non sia proprio un rebus semplice da risolvere.
La via si trova nella Vogelherd Grotte, luogo molto caratteristico tra splendidi boschi frequentati dagli escursionisti. L'area è anche conosciuta dai geocachers, moderni cacciatori del tesoro che utilizzano apparecchiature GPS. Per chi volesse trovare la grotta, la via o il "tesoro" ecco le coordinate: N 49.634386, O 11,594101.
Alexander Megos ringrazia i suoi sponsor: DMM, Patagonia, Tenaya, Entreprises e Blue Water Ropes
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