Alex Honnold, il free solo oltre la norma

Arrampicata oltre il limite: una riflessione sulla portata della recente free solo della via Freerider su El Capitan (Yosemite) da parte di Alex Honnold.
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El Capitan, il simbolo della Yosemite Valley, USA
Anthamattens

Dunque Alex Honnold l'ha rifatto. La sua salita senza corda su Freerider ha stupito il mondo. E per certi versi l'ha anche spaventato. Hanno ragione quelli che dicono che una salita così non si era mai vista. E neanche mai pensata oseremmo aggiungere noi. Perché veramente questa free solo rasenta, molto più di altre performance (anche di Honnold), qualcosa che un po' ha a che fare con la "pazzia". Ma per capirci meglio facciamo un piccolo riepilogo della faccenda.

Freerider è alta quasi 1000 metri. Quasi tutti a strapiombo. E scala il simbolo della Yosemite Valley, quel El Capitan che è culla e insieme banco di prova dell'arrampicata su big wall del mondo. La via è stata aperta nel 1995 da Alexander Huber che l'ha poi liberata tre anni dopo con suo fratello Thomas. All'epoca è stata una piccola invenzione. In pratica, un’intelligente variante della celeberrima Salathé di cui evita la Headwall. Il tutto con una difficoltà massima di 7c e un'esposizione che dire assoluta è fin riduttivo.

Bene su questa via Honnold è partito circa alle 5:30 del mattino dello scorso sabato 3 giugno ed è sbucato in vetta 3 ore e 56 minuti dopo. Calzava delle scarpette d'arrampicata e aveva con sé il sacchetto della magnesite. Null'altro. Del resto è proprio questo una salita free solo. Non c'è niente che possa fermare un'eventuale scivolata così che il più piccolo errore, la minima defiance si tramuta in un volo che non dà scampo, tanto più in una parete ultra vertiginosa come quella di Free Rider.

Non è un caso dunque se quella di Honnold è la prima salita senza corda di El Capitan. Infatti, anche se siamo sicuri che tutti i climber e gli alpinisti lo sappiano da sé, va detto e sottolineato che l'esempio di Honnold (e in genere questo tipo di scalate) sono l'assoluta eccezione. E non solo perché il climber statunitense è quanto di più simile ad un marziano che si sia cimentato con l’arrampicata, ma anche perché il free solo ha bisogno di un'assoluta consapevolezza e appunto per questo non può essere mai la regola. Tanto che la storia insegna che praticarlo troppo spesso non è di certo consigliabile. Questo a costo di sembrare fin troppo noiosi e scontati va detto e ripetuto.

Detto questo, va anche aggiunto che Honnold non è certo nuovo a queste salite (una fra tutte la sua free solo di El Sendero Luminoso nel 2014) e che il suo exploit su Freerider è stato attentamente preparato. Per dire: Alex Honnold in cordata con Tommy Cadwell (altro assoluto super climber e alpinista) aveva precedentemente ripetuto la via in 5 ore e mezza. Un segnale che sicuramente l'ha convinto a tentare lo straordinario assolo di cui stiamo parlando.

Come sia chiaro che il suo percorso per arrivare a tutto ciò dura da anni. Val la pena a proposito ricordare che la sua free solo sulla Regular NW Face dell' Half Dome è del 2008. Mentre la sua triplette (Mount Watkins, El Capitan e Half Dome) in meno di 11 ore è del 2012. Allo stesso tempo va segnalato che la prima solitaria di Free Rider ma con la corda ha richiesto nel 2007 al canadese Stéphane Perron 7 giorni. Mentre nel 2013, sempre con la corda, un fuoriclasse della scalata come Jorg Verhoeven aveva impiegato (scalandola non tutta in libera) 4 giorni, diventate 24 ore per l'inglese Pete Whittaker nel 2016.

Ora forse si capisce meglio perché la versione "senza nessuna rete" e in meno di 4 ore di Honnold somigli allo sbarco sulla luna. Ma, appunto, forse si potrà anche comprendere perché vorremmo ribadire che questa salita è assolutamente "fuori regola". Anche se somiglia da vicino a quella di Hansjörg Auer sulla via Attraverso il Pesce sulla Marmolada del 2007. Anche se rieccheggia il mito di altre solitarie del passato...

Appunto rieccheggia il mito, qualcosa che per definizione occorre maneggiare con cura. Insomma, parafrasando liberamente la citazione di Snoopy: "se potete non seguiteli perché... rischiate di perdervi."

di Vinicio Stefanello





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