Albarracín, il paradiso del boulder in Spagna
Quando si parte si hanno in testa le forme magiche dei blocchi e si pensa a come poterli salire ma all'arrivo il primo pensiero è quello di visitare questo luogo. Un incantevole paesino che ad ogni vicolo riserva sempre una sorpresa.
Lasciato il centro abitato, per trovare i massi si sale per qualche chilometro lungo una stretta strada attraverso un paesaggio che in autunno regala colori inebrianti. Finita la salita, la strada spiana e subito compaiono i primi sassi, lo sguardo passa da destra a sinistra della carreggiata intuendo linee che subito vorresti provare.
Trattenendo la voglia di infilarsi le scarpette e aprire il crash pad si arriva al parcheggio, comodo punto d'appoggio e ritrovo che, soprattutto nei week end, si riempie di boulderisti ma frequenti sono anche gruppi di turisti che vagano tra i massi alla ricerca delle "pitture rupestri" che uomini primitivi dipinsero sui sassi - anche loro devono essere rimasti affascinati dalla bellezza del luogo!
Albarracin conta una quindicina di settori conosciuti ma le potenzialità e la quantità di linee non ancora scalate, da pulire o semplicemente dimenticate sono enormi e la guida più popolare (Roker) riporta solo una parte di quello che è il boulder ad Albarracin.
Ci sono blocchi di ogni difficoltà, forma e dimensione; l'arrampicata è molte volte fisica anche se non mancano ribaltamenti precari e problemi di sensazione; l'arenaria rossa, erosa dal tempo, mai troppo abrasiva, propone ogni tipo di appiglio rendendo i movimenti mai scontati.
I settori principali Techos, Arrastradero e Peninsula sono veri e proprio parchi gioco del boulder e scegliere che blocchi provare non è facile perché ognuno ha la sua particolarità che vorresti risolvere. Per raggiungerli non si cammina mai più di 15-20 minuti mentre il settore più vicino è a pochi metri dal parcheggio. Insomma c'è molto da divertirsi!
SCHEDA: Albarracín boulder in Aragona, Spagna