Adam Ondra, Hotel Supramonte, la Sardegna e il gioco arrampicata

Adam Ondrà olé. Ormai non c’è posto dove il “magico folletto” dell’arrampicata non lasci il suo segno. Così è stato anche nel suo recentissimo viaggio in Sardegna dove, oltre alla prima ed ambita on sight (e in suplesse) dei mitici 400m di Hotel Supramonte, ha centrato anche una serie impressionante di realizzazioni in falesia. A cominciare dalla prima libera di “Campo con corvi” un progetto di Simone Sarti al Bronx che Adam ha liberato in due giorni di tentativi regalando il primo 9a sardo. E ancora, sempre al Bronx, le prime salite di Marina 8c/c+, Oltretomba 8c, War 8b… tutte in una manciata di tentativi.

Ora, potremmo anche aggiungere che i monotiri sono stati saliti in condizioni impossibili (leggi un’umidità allucinante). Potremmo anche raccontarvi dell’incredibile facilità con cui Adam ha “passeggiato” sugli strapiombi dell’Hotel più famoso delle Gole di Gorropu, e non solo. Potremmo anche dirvi che a tutto questo si è già aggiunto un altro 9a come quello di PuntX alle Gorges Du Loup in Francia. E poi ancora una volta affermare che il ragazzo non ha limiti, come del resto molti dei giovanissimi che praticano come lui l’arrampicata totale, quella del futuro. Invece, questa volta, vogliamo raccontarvi un’altra storia, anzi un altro punto di vista: quello del puro divertimento per l’arrampicata.

Di Adam vogliamo raccontare del suo “divertirsi” arrampicando, e della sua naturale (in tutti i sensi) “leggerezza”. Ci sembra la cosa più bella, aldilà delle sue straordinarie performance che per molto tempo continueranno a stupire e a stupirci. Perché diciamo questo? Ma perché, come voi, pensiamo che l’arrampicata sia primo di tutto divertimento e passione allo stato puro. Ma anche perché abbiamo appena letto le poche righe di accompagnamento, alle foto di Adam impegnato al Bronx, che Matteo Calledda ci ha scritto .

“All'inizio di Settembre mi è arrivata una email, che diceva più o meno così: ciao sono Adam ti ricordi di me? Vengo in Sardegna per una decina di giorni mi potresti accompagnare in quella falesia di cui mi avevi parlato? Così è stato, All'inizio sarebbero dovuti essere solo i primi tre giorni della sua vacanza, ma visto che Hotel è uscita subito e "a vista" è tornato al Bronx altri tre giorni, per finire quello che aveva lasciato in sospeso.”

Continua così Matteo: “Stare con Adam è stata una bellissima esperienza e fare un semplice elenco delle vie che ha liberato non rende giustizia a questo ragazzo che oltre ad essere il futuro del nostro sport è soprattutto una bella persona che, spesso, dimostra una maturità, che va oltre i suoi 15 anni. Sempre gentile con tutti sempre educato, aperto con chiunque gli rivolga la parola. Mai è poi mai si sognerebbe di fare il personaggio, quello altezzoso, quello che arriva in falesia e non saluta la gente comune perché lui è il top climber”.

Che altro aggiungere se non che il migliore augurio che possiamo fare ad Adam - ma anche a tutti i climber - è che continui così: a sognare (e a farci sognare) con il suo bel gioco dell’arrampicata!