6° Melloblocco e la mappa del tesoro

Dal 7 al 10/05, la 6a edizione del Melloblocco 2009, il più importante raduno internazionale del bouldering, ha superato ogni record. In Val Masino e in Val di Mello c'erano almeno 2500-3000 boulderisti e oltre 6000 presenze in Valle, per un happening all'insegna della gioia per la scalata.
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Melloblocco 2009
Giulio Malfer

Questa è l'ultima volta. Ma poi sempre ci ricasco, non so neanch'io perché. Sono 5 anni che ogni volta sono sicuro di non ritornarci al Melloblocco. Che altro c'è da dire? penso. Che altro c'è da vedere di non già visto? mi dico. Eppure anche in questa sesta volta del Melloblocco posso dire, con il solito mezzo sorriso tra l'ebete e il tramortito: “io c'ero!”. Sì, anche questa volta la Val di Mello m'ha preso. E, anche stavolta, ho visto cose che voi che non c'eravate neanche potete immaginare.

Ho rivisto la Valle riempirsi dei mille colori della tribù del Boulder. E ho visto gli occhi di tanti (ma proprio tanti) ragazzi, tutti giovani e giovanissimi, riempirsi di sogni. Ho rivisto quelle pareti che ogni volta mi sembrano diverse. Ho riascoltato la millenaria musica di quelle cascate che sempre ti ipnotizzano. E ho accarezzato quei sassi... (ma quanti sono?) che sembrano arrivati dal nulla. Sono asteroidi precipitati da un altro pianeta forse? E non saranno mica dei marziani anche tutti questi melloblocchisti. Ma da dove vengono? Non ne ho mai visti così tanti! Sembrano anche loro di un altro universo. Anche se sospetto che arrivino da un posto che sta proprio dietro l'angolo. Dietro ad ogni sasso del mondo. Se ci penso bene anche nella vita “normale” sono sempre lì. Il Melloblocco t'aiuta solo a vederli. Come ti aiuta a ri-vedere e a ri-sentire cose più semplici. Come quel silenzio fatto di bisbigli ed emozioni che si accavallano e si rincorrono senza fine dietro ad ogni appiglio, ad ogni totem di pietra, ad ogni sguardo.

Sto raccontando una favola, lo so. E il Melloblocco evidentemente mi fa male, questo è sicuro. Ma provate ad immaginare di veder sbucare dal sentiero che s'inerpica tra i massi un ragazzino con l'aria tra il perso e il beato. Provate ad immaginare che dietro a lui compaia una lunga ed ordinata fila di altri ragazzi (di ogni età) che lo seguono passo dopo passo. Ecco, a voi non sarebbe venuto in mente di aver incrociato il pifferaio magico? Adam, il pifferaio, cercava il suo nuovo “problema” e tutti gli altri forse cercavano chissà quale nuova magia. Fatto sta che anch'io, chissà perché, mi sono messo in fila.

Poi la magia c'è stata davvero e quello che ha fatto Adam il pifferaio su quel masso impossibile, e poi su altri ancora, per tutti è stato davvero magico. Come è stato magico, quasi in contemporanea a quel suo abracadabra, vivere la felicità di un altro melloblocchista che su un masso neanche 10 metri più in là, compiva anche lui la sua piccola grande magia. La felicità dell'uno e dell'altro non mi è sembrata così differente. Anzi se possibile quella del pifferaio senza nome mi è sembrata ancora più grande e più bella. Bah, ho pensato, solite allucinazioni da Melloblocco...

Come sicuramente è stato un bel trip la colonna sonora che lo “Shamano” ha modellato per il prato della Iris - il giardino incantato del Centro Polifunzionale della Montagna. La musica era quella antica di Neil Young. La sensazione quella di un viaggio senza tempo e nel tempo. Come quella fila di sacchi a pelo sotto ad un masso di quello stesso giardino che, solo poche ore prima, mi aveva fatto sorridere. Davvero ci sono cose senza tempo, m'è venuto da dire. Sono le più semplici, e forse sono quelle che restano. Come la sana pazzia di quei ragazzi che a mezzanotte erano ancora là, con la pila frontale, a cercar di scoprire il segreto per salire un sasso millenario.

Ho visto questo e molto altro ancora al Melloblocco. Come quella ragazza con accento romano-siciliano, epperò tedesca, che si lamenta per il caldo e perché le prese scivolano. Ma poi resta lì un intero pomeriggio a risolvere il suo boulder. Alla sera poi mostra le sue dita consumate come non mai, eppure i suoi occhi ridono felici, come quelli di una ragazzina. E' lo stesso sorriso di un numero davvero incalcolabile di melloblocchisti con le stesse mani e dita segnate dalla troppa roccia, ma che imperterriti continuavano a cercare altre carezze...

Sarà che nell'aria del Melloblocco s'avverte una forza collettiva. Un “non so che”, che forse ha a che fare con l'amore. Sì, forse qui in Valle, nascosto tra i mille cristalli di granito, c'è qualcosa che merita di essere cercato. Forse è proprio questo il segreto del Melloblocco. Anche se ho il sospetto di essere il solo che ancora non l'ha trovato. Sarà per questo che ancora non ho compreso la magnifica mappa del tesoro che Simone, come tutti gli anni, ha preparato per tutti i melloblocchisti. Continuo piacevolmente a perdermi in quella mappa... e, ahimé, mi sa che mi ci perderò anche l'anno prossimo. Dolcemente, e senza fine.

Vinicio Stefanello

I DATI DEL SUCCESSO DEL MELLOBLOCCO 2009
Presenze stimate in valle:
oltre 6000 persone
Iscritti ufficiali: 2100

BLOCCHI A PREMI
Donne

Alexandra Balakireva: 8; Silvie Rajfovà: 8; Yulia Abramchuck: 8; Olga Bibik: 8; Anna Gallyamova: 8; Chloè Graftiaux: 8; Jenny Lavarda: 7; Thomas Emeline: 6; Elena Chiappa: 6; Roberta Longo: 6; Natalya Vasylenko: 6; Anne Laure Chevrier: 5; Claudia Battaglia: 5; Paola Radice: 5; Sara Morandi: 5; Maud Ansadè: 5; Stephanie Maureau: 5; Caroline Sinno: 4; Flaminia Capezzuoli: 4; Raffaella Cottalorda: 3; Patricija Levstek: 3 Giovanna Pozzoli: 3; Marina Pauli: 3; Alena Zemanova: 3; Milena Bergna: 3; Cinzia Donati: 2; Mammy Layla: 2; Daniela Feroleto: 2; Katja Volodina: 2; Martina Frigerio: 2; Anna Gonzalez: 2; Barbara Zwerger: 2; Cruna Ochenatu: 1; Jessica Morandi: 1; Egle Kirdulyte: 1; Azalea Piluso: 1; Eloisa Limonta: 1; Beatrice Carpani: 1

Uomini
Adam Ondra: 8 ; Guillaume Glairon Mondet : 5 ; Alexey Rubtsov : 4 ; Sean Mc Coll: 3; Mykhaylo Shalagin: 3; Klemen Becan: 2; Nejc Cujes: 2; Rok Klancnik: 2; Alessandro Gandolfo: 2; Andrei Chrastina: 2; Enrico Baistrocchi: 2; Gabriele Gorobey: 2; Gabriele Moroni: 2; Gianluca Bosetti: 2; Marco Zanni: 2; Martin Spilka: 2; Matteo Gambaro: 2; Mauro Calibani: 2; Michele Caminati: 2; Pavel Peskin: 2; Stefano Ghidini: 2; Dmitri Srapey: 2; Ondra Benes: 2; Daniel Woods: 2; Nalle Hukkataival: 2; Jakub Hlavaceck: 2; Riccardo Caprasecca: 2; Stephane Dugit: 2; Diego Sirtori: 1; Francesco Spadea: 1; Pietro Tonoli: 1; Samuele Larducci: 1; Manuel Bosdachin: 1; Carlo Giuliberti: 1; Marco Bortoletto: 1; Bastien Glairon Mondet: 1; Giovanni Pezzullo: 1; Silvio Reffo: 1; Tony Lamiche: 1; Bruno Macias Matutano: 1; Stefano Vernerin: 1; Roberto Palmer Soria: 1; Matthieu Saulier: 1; Niccolò Ceria: 1; Damiano Corà: 1; Nicolas Andrè: 1; Alessandro Penna: 1; Matteo Cittadini: 1; Jorg Verhoeven: 1; Urh Cehorin: 1; Jiri Pribil: 1; Andrea Latini:1





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