Strada nel Vallone di Sea: lanciata una raccolta fondi per il ricorso al TAR
La battaglia per preservare Sea dalla distruzione è entrata nel vivo, ormai non si torna più indietro. Da sempre il Gruppo Valli di Lanzo in Verticale non fa mistero della sua avversità al progetto, fortemente voluto dal sindaco del Comune di Groscavallo, di costruzione di una strada pastorale nel vallone.
Le motivazioni di contrarietà non sono di carattere meramente ideologico ma sono state ampiamente spiegate sul sito www.vallidilanzoinverticale.it. Questa strada non migliorerebbe né supporterebbe l’economia della Valle, non servirebbe a niente e a nessuno vista l’irrisoria superficie di pascolo, l’alpeggio a cui arriverebbe non sarebbe nemmeno usufruibile perché posizionato in area a rischio alluvionale, secondo il PAI della Regione Piemonte.
La stessa Regione ha già anche dato parere non positivo per quanto riguarda l’aspetto geologico e geomorfologico (nota 31.05.2024, prot. n. 27354 dal Settore Tecnico regionale - Città metropolitana di Torino, Direzione Opere Pubbliche, Difesa Del Suolo, Protezione Civile, Trasporti e Logistica) e addirittura lo stesso iniziale progetto fatto fare dal Comune evidenziava problematiche idrogeologiche.
Ma tutto ciò sembra essere secondario rispetto alla volontà di costruire la strada, a supporto della quale sono stati spesi migliaia di euro in consulenze, soldi che potevano essere destinati al territorio e ai bisogni degli abitanti.
Un’opera inutile, che sarebbe ogni anno bersagliata e resa inagibile dalle grandi valanghe che cadono dai Valloni di Leitosa e che distruggerebbe per sempre un paesaggio sottoposto a vincolo di tutela paesaggistico-ambientale ai sensi del D.Lgs 22.01.2021 e le sue specie arboree protette.
Eppure il Comune è intenzionato ad andare avanti come si evince dall’autorizzazione n. 2/2024 del 15/11/2024.
Non ha però considerato che molta gente si sarebbe opposta, non ha considerato le 5000 firme di dissenso e non ha considerato che qualcuno si sarebbe messo di traverso. Quel qualcuno è l’associazione ambientale ATA A.P.S., federata a PRO NATURA Piemonte, legittimata a chiedere l’annullamento dell’autorizzazione facendo ricorso al TAR. Il Gruppo Valli di Lanzo in Verticale ha da subito appoggiato ATA e ad esso si sono affiancati i ragazzi del WorkLess Collective, per intenderci coloro che organizzano il Valle Orco Climbing Festival.
Se c’è una cosa positiva in questa vicenda è che realtà diverse, operanti in valli e contesti diversi, hanno unito le loro forze perché spinti dal genuino e disinteressato amore per le nostre montagne, che vanno anche valorizzate attraverso la pastorizia ma solo dove davvero ci sono dei benefici e senza distruggerle.
Il WorkLess Collective ha confezionato un bel video denuncia e lanciato la raccolta fondi per sostenere il ricorso al TAR fatto da ATA. Perché il ricorso costa tanti soldi, almeno 10.000 euro.
Se hai a cuore Sea, se hai a cuore la montagna unisciti anche tu in questa battaglia, sostieni ATA anche con una piccola donazione. E se vuoi dei chiarimenti o hai dei dubbi non esitare a contattare il Gruppo Valli di Lanzo in Verticale attraverso i canali social o la mail.
Per approfondimenti leggete qui: www.vallidilanzoinverticale.it
Qui trovate il progetto: www.vallidilanzoinverticale.it
Per contribuire alla raccolta fondi: www.gofundme.com