Sanzionati due piloti di droni non autorizzati nel territorio del Parco del Monviso

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Parco del Monviso riguardante due interventi del Servizio Vigilanza dell’Ente Parco: sanzionati due piloti di un drone che avevano effettuato sorvoli non autorizzati e riprese in area protetta. L’utilizzo dei droni in tutte le aree protette è severamente proibito senza la preventiva autorizzazione dell’Ente di Gestione, a cui va presentata domanda motivata.
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Un drone Lago Fiorenza è uno dei laghi alpini situati ai piedi del Monviso
Parco del Monviso

I guardiaparco del Servizio Vigilanza del Parco del Monviso hanno recentemente colto in flagranza di reato un pilota di drone che sorvolava il lago Fiorenza, nel territorio del Parco, poco al di sopra delle sorgenti del Po e del Pian del Re, nel Comune di Crissolo.

Al pilota, sprovvisto della regolare autorizzazione per tale attività, sono state contestate le violazioni previste dalla normativa vigente, nello specifico gli è stata comminata una sanzione amministrativa pecuniaria di euro 1.000,00, così come stabilito dalla L.R. 19/09 inoltre, come previsto dalla L. 394/91 (Legge nazionale dei parchi) è stata informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cuneo, in quanto tale condotta prevede una responsabilità penale.

Nello stesso periodo, un utente di Facebook ha pubblicato e condiviso due video girati con l’ausilio di un drone non autorizzato in area protetta: i video proponevano una serie di immagini girate con sorvolo anche a bassissima quota e nelle immediate vicinanze delle pareti rocciose del gruppo del Monviso.

Il Servizio Vigilanza ha provveduto a identificarlo e a sanzionarlo, richiedendo l’immediata rimozione dei video in questione pubblicati non soltanto su Facebook ma anche su Youtube e su Instagram, invitandolo inoltre a pubblicare un “post” nel quale segnala ai propri followers, per evitare eventuali emulazioni e per dovere di informazione, che il fatto costituisce un illecito di carattere amministrativo e penale.

"Il volo dei droni reca disturbo alla fauna dell’area protetta, ma è opportuno evidenziare con chiarezza anche la particolare pericolosità dell’utilizzo di questi apparecchi in presenza di persone, quali possono essere i tanti escursionisti che stanno frequentando i nostri sentieri in questo periodo" segnala Daniele Garabello, Responsabile del Servizio Vigilanza del Parco.

Ricordiamo che l’utilizzo dei droni in tutte le aree protette è severamente proibito senza la preventiva autorizzazione dell'Ente di Gestione, a cui va presentata domanda motivata. Tutte le tipologie di drone, infatti, sono comprese nella definizione di “velivoli” che, in base alla L. 06/12/1991 n° 394, hanno il divieto di sorvolo delle aree protette, salvo autorizzazioni e salvo “quanto definito dalle leggi sulla disciplina del volo“. Tale precauzione è utile per limitare il disturbo che il sorvolo di velivoli di qualsivoglia natura può arrecare agli animali presenti nelle aree parco.

L’autorizzazione al sorvolo con un drone può essere comunque richiesta attraverso un’apposita modulistica: nel caso del territorio tutelato dal Parco del Monviso essa è disponibile sul sito internet dell’Ente, dove sono fornite contestualmente puntuali indicazioni su modalità, tempistiche e caratteristiche della richiesta. Si precisa che essa non è generalmente concessa per fini "amatoriali".

Si ricorda inoltre che il Servizio di Vigilanza dell’Ente è a disposizione per ogni utile informazione in materia e che il mancato rispetto della normativa può comportare, come dimostrano le azioni portate a termine in questi giorni, responsabilità penale e irrogazione di sanzioni amministrative.

Per informazioni: www.parcomonviso.eu e www.enac.gov.it/sicurezza-aerea/droni




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