La Venta in Colombia alla scoperta dell'altopiano carsico de El Penòn
Situato nella regione andina della Colombia, sul lato orientale della Cordillera Oriental, l’altopiano de El Penòn è un’oasi brulicante di verde posta a 2500 m di quota e caratterizzata da un intenso carsismo che ne ha modellato profondamente la morfologia.
Nel sottosuolo di questo altopiano si nasconde un universo sotterraneo immenso e che attende di essere esplorato ed il cui patrimonio ambientale e bio-speleologico si sta svelando al mondo scientifico grazie al lavoro della Federazione Speleologica Colombiana "EspeleoCol" e all’Istituto Humboldt di Bogotà (ente di ricerca indipendente gestito dal governo della Colombia ed incaricato di condurre ricerche scientifiche sulla biodiversità del paese).
In questo contesto dal 24 novembre al 9 dicembre 2023 si è svolta la spedizione La Venta denominata "El Penòn 2023" in collaborazione con la Federazione Speleologica Colombiana "EspeleoCol" ed a cui hanno partecipato 7 speleologi dall’Italia, 1 dalla Svizzera e 3 dalla Colombia.
A questi, negli ultimi giorni di spedizione si sono aggiunti il Prof. Daniel Gutierrez Ardila ed il Prof. Carlos A. Lasso dell’Istituto Humboldt, uno dei massimi esperti mondiali di biologia legata agli ecosistemi dei fiumi sotterranei e con il quale è stato possibile documentare l’eccezionale pesce cavernicolo "Trichomicterus Rosablanca", specie endemica dell’altopiano de El Penòn. Il Prof. Lasso è stato nominato nel 2023 "Ambassador" di La Venta in Colombia, come riconoscimento al grande lavoro di ricerca e divulgazione che sta portando avanti e, proprio durante la spedizione, è stato nominato dal periodico El Pais come uno dei 75 leader della società Colombiana che con il lovoro lavoro stanno trasformando il paese (elpais.com).
Trattandosi di una prima assoluta per La Venta in questi territori, gli obiettivi alla partenza erano molteplici. Dal punto di vista esplorativo avevamo individuato, grazie allo studio delle foto satellitari, alcune aree di particolare interesse, tra cui una zona ben specifica sul bordo delle pareti del Vaje de Panama. Oltre a questo c’erano tutte quelle attività "istituzionali", fondamentali per allacciare contatti a partire dalle autorità locali come la municipalità e la polizia fino ai più capillari contatti con i campesinòs che abitano queste aree, il tutto per far comprendere le finalità scientifiche volte alla salvaguardia ed alla conservazione dei territori interessati dalle attività di La Venta.
Nonostante gli obiettivi ambiziosi, le numerose incognite ed il rischio di dover affrontare una semplice prospezione, la spedizione ha portato risultati ben oltre le migliori aspettative.
La spedizione La Venta è stata la prima a raggiungere la sommità delle vertiginosi pareti che sovrastano il Vaje de Panama e grazie ai droni è stato individuato un gigantesco portale all’interno di un anfiteatro roccioso completamente nascosto e posto circa 150 m più in basso. Il portale è stato raggiunto dopo 3 giorni di lavoro in parete per trovare la giusta via di calata e rimane ancora in parte inesplorato a causa della mancanza di tempo.
È stato esplorato, mappato e documentato anche un importante sistema di gallerie fossili raggiungibili attraverso un grande sfondamento di crollo in mezzo alla giungla, l’Hoyo de las Palmas, cavità già conosciuta almeno per il suo salone iniziale a causa della presenza di un’importante colonia di Guaciari, uccello molto diffuso nelle grotte del Sud America, ma nella quale abbiamo esplorato centinaia di metri di nuove gallerie.
Purtroppo è mancato il collegamento col il grande portale in parete a causa di una grande frana sotterranea da cui arriva un vento fortissimo che ha respinto ogni nostra velleità di poter passare. Altri pozzi nel mezzo della selva sono stati individuati grazie ai droni per poi essere esplorati, mappati e documentati, sempre con la speranza di intercettare il sistema di grandi gallerie sottostante.
Nel corso della spedizione non sono mancati incontri ufficiali con le autorità della zona ed è stata organizzata una giornata formativa sulle tecniche di progressione in grotte verticali ai giovani ragazzi di EspeleoCol volenterosi di apprendere e migliorare le loro competenze.
Un grande insieme di elementi che permettono di fare un bilancio assolutamente positivo della spedizione, che, se pur breve considerando i 10 giorni effettivi sul campo, è stata molto intensa dal punto di vista fisico e umano, nella quale ogni giorno il fango e la fatica ci hanno accompagnato insieme al desiderio di raggiungere nuovi angoli di buio mai illuminati prima dall’uomo ed al sorriso dei bambini festanti per le vie del villaggio nel rincorrere il drone.
Per il futuro le premesse sono molto buone, c’è la sensazione di aver posto delle buone basi sulle quali strutturare un progetto ben articolato, un progetto di "esplorazione geografica", a 360°, che spazia dagli aspetti geologici, antropologici, biologici… fino alla tutela e alla salvaguardia della ricchezza carsica di questo territorio che è ancora molto sottovalutata e ignorata anche dalle stesse comunità locali, dove, purtroppo si riscontra ancora l’usanza di usare le grotte come discariche.
Molto importante sarà quindi fare uno sforzo importate per sviluppare una nuova sensibilità nei confronti del proprio territorio, facendo comprendere l’importanza del mondo sotterraneo come custode e riserva della risorsa più importante che abbiamo, l’acqua.
Luca Gandolfo - Associazione La Venta Esplorazioni Geografiche
Partecipanti: Luca Gandolfo, Frank Vanzetti, Anna Sabbadin, Lucia Confente, Mauro Baratto, Alvise Rossi, Andrea Fersuoch, Jesus Julio Fernandez, Sebastian Alzate Fernàndez, Carlos Lasso Alcala, Edwin Gonzalez, Deicy Quitian Patinò.
Sponsor: Ferrino Outdoor, Milesbeyond, Calzaturificio Gaibana, Primus Equipment, Tiberino 1888, Atlaua, Insula, Agenzia 4Winds
Info: www.laventa.it