Xylophon al Sass de la Crusc di Martin Dejori, Titus Prinoth e Alex Walpoth

Gli alpinisti del Gruppo Alpinisti Gardenesi Martin Dejori, Titus Prinoth e Alex Walpoth hanno aperto Xylophon, una nuova via d’arrampicata al Sass de la Crusc, Dolomiti.
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Xylophon Sass de la Crusc, Dolomiti: Martin Dejori, Titus Prinoth, Alex Walpoth nel 2020
Martin Dejori, Titus Prinoth, Alex Walpoth

Martin Dejori, Titus Prinoth e Alex Walpoth hanno completato Xylophon, una nuova via di più tiri sul Sass de la Crusc in Val Badia, nelle Dolomiti. La via affronta una linea sull’impressionate parete ovest del Piz dl' Ciaval, a sinistra del famoso Pilastro di Livanos, aperto nel 1953 da Georges Livanos e Robert Gabriel, e a destra di Stigmata, aperta da Simon Gietl e Andrea Oberbacher nell’agosto 2016, prima di incrociare quest’ultima a circa metà altezza.

I tre membri del Gruppo Alpinisti Gardenesi hanno iniziato la loro via già nell'agosto 2016. Notando uno zaino pieno di chiodi ed altro materiale da arrampicata alla base della linea hanno scrutato attentamente la parete ma, non trovando alcun segno di un precedente tentativo, hanno attaccato la roccia gialla, spesso friabile, aprendo i primi due tiri prima di ritirarsi e bivaccare alla base. Nonostante il freddo pungente, la mattina successiva sono riusciti ad aprire un ulteriore mezzo tiro, ma sono stati poi costretti a ritirarsi.

All'insaputa del terzetto, pochi giorni più tardi Gietl e Oberbacher sono tornati allo misterioso zaino da loro depositato pochi giorni prima e hanno aperto la difficile Stigmata, partendo più a sinistra e salendo in diagonale verso destra fino in cima.

Dopo la delusione iniziale, Dejori, Prinoth e Walpoth sono riusciti a tornare soltanto quest'estate per portare a termine la via. Il 5 settembre hanno rapidamente raggiunto il punto più alto del primo tentativo e hanno completato il terzo tiro, condividendo la sosta con Stigmata. Da qui hanno incrociato la via di Gietl e Oberbacher per prendere una linea che tende sempre verso sinistra, su roccia eccellente fino alla vetta. Avendo portato tutto il materiale per un bivacco hanno deciso di passare la notte in vetta, poi sono scesi a piedi il giorno successivo.

La nuova via di 240 metri e 7 tiri supera difficoltà fino all'VIII+ /A0 e si chiama Xylophon perchè, come spiega Alex Walpoth "la prima lettera indica le linee che prendono la via nostra e quella di Gietl, e anche perché il nome suona simile alle altre selvagge vie sul Sass de la Crusc."

Martin e Alex ringraziano: Mammut, SCARPA e Mountainspirit
Titus ringrazia: SCARPA e Salewa

Link: www.gagherdeina.com




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