Volcan Aguilera, prima salita in Patagonia per la spedizione Uncharted
Anche se si trova a soli 10 km dall'oceano e il Fiordo Peel, la fitta vegetazione che si incontra durante l'avvicinamento e il brutto tempo avevano respinto 6 spedizioni, sin dal primo tentativo nel 1986, consentendo soltanto ad una spedizione di stabilire il campo base ai piedi della montagna. Prendendo atto di queste difficoltà, il team di Uncharted ha invece scelto un approccio controintuitivo, partendo da Brazo Spegazzini sul Lago Agrentino (Argentina) per poi percorrere 47 km sul ghiacciaio, attraversando nuovi passi per arrivare al versante nord della montagna, un lato mai tentato in precedenza. Il percorso scelto sul ghiacciaio non era mai stato tentato prima e ha dimostrato di poter offrire un accesso veloce ad una vasta zona ancora poco esplorata.
Impiegando 25 ore totali tra andata e ritorno, il team è riuscito a passare i torreggianti seracchi, l'enorme crepaccio terminale e i funghi di ghiaccio per raggiungere la vetta al tramonto del 29 agosto. La loro via, Concierto de Rimayas, sale la cresta nord del vulcano per poi attraversare sulla ghiacciata parete nord-ovest. Il nome riflette la complessa navigazione richiesta per trovare la via giusta attraverso le numerose fessure, passando intorno, sopra e attraverso almeno 5 crepacci terminali. Durante la salita il tempo era variabile, con sole, neve, pioggia gelata e vento.
I giorni di riposo sono stati utilizzati per esplorare le formazioni vulcaniche sul versante NE della montagna ed anche una discesa dal ghiaccio alla vegetazione per trovare una futura via d'accesso dal vicino fiordo. Poi, approfittando delle provviste che avevano in più e il tempo fantastico durante il ritorno, la spedizione ha salito due cime senza nome (2420m, 2440m), la cima est del Cerro Spegazzini (2290m) e Cerro Esperanza (2520m). Si ritiene che tutte fossero in precedenza inviolate.
Il progetto Unchartered cerca di preservare il patrimonio dell'esplorazione e di chiarire errori e confusione nella storia esplorativa e sulle mappe delle catene montuose della Patagonia, conducendo approfondite ricerche storiche e contattando i membri e le famiglie di precedenti spedizioni prima di produrre mappe topografiche di alta qualità che evidenziano la principali vie di salite e i nomi corretti delle cime. Le indagini effettuate per precedenti spedizioni a Cordillera de Darwin (2013) e Cordillera de Sarmiento (2012) hanno fruttato diverse salite importanti e correzioni di ambiguità geografiche. Anche la spedizione a Volcan Aguilera ha individuato alcuni errori significativi sulle mappe di questa regione raramente visitata, e il team chiarirà questa confusione con una nuova mappa non appena terminata la fase di revisione dei testi.
Breve nota storica
Il Volcan Aguilera fu battezzato nel 1933 dal famoso esploratore italiano Alberto De Agostini, e la montagna fu visitata da Bill Tilman e descritta nel suo libro, pubblicato nel 1957 ed intitolato "Mischief in Patagonia".
Ispirato dal racconto di Tilman, nel 1985 Matthew Hickman ha guidato la Anglo-Chilean Patagonian Expedition, una spedizone che ha confermato la geologia vulcanica del massiccio, ma che non è stata in grado di svolgere la prevista mappatura.
Il tentativo successivo è stato effettuato nel 1989 da un team giapponese-cileno guidato da Eiho Otani.
Nel 1993 la spedizione del britannico James "skip" Novak non ha portato nuove notizie, ma ha suscitato l'interesse del Dr. David Hillebrandt che ha effettuato tentativi nel 2003, 2004 e 2005. Queste spedizioni, anche se sono riuscite ad individuare un avvicinamento ed una possibile via di salita lungo la cresta sud, è tuttavia stata ostacolata dalle mappe, poco dettagliate, della regione e dal brutto tempo. Secondo il GPS del dottor Hillebrandt, il punto più alto raggiunto sul massiccio era circa 1291m
Più recentemente, nel 2013, è stato effettuato un tentativo da un team cileno guidato da Abdo Fernández, seguendo l'avvicinamento simile all'ultima spedizione del Dr. Hillebrandt.
27/09/2013 - Nuova via sul Monte Sarmiento Cima Est: la seconda dopo la storica prima di Mauri e Maffei del 1956
Intervista all'alpinista cileno Camilo Rada dopo la prima salita, effettuata con l'argentina Natalia Martinez, di una nuova via sulla parete nord del Monte Sarmiento in Patagonia. Suerte de Sarmiento è soltanto la seconda salita della Cima Est dopo la prima salita effettuata nel 1956 da Clemente Maffei e Carlo Mauri.
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