Video: la prima salita della Torre Centrale del Paine in Patagonia, nel 1963

Il documentario sulla prima salita della Torre Centrale del Paine in Patagonia, compiuta il 16 gennaio 1963 dagli alpinisti britannici Chris Bonington e Don Whillans.
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Le Torri del Paine, Patagonia, Cile, visti dal Mirador. Da sinistra a destra: Torre Sur, Torre Central, Torre Norte. La Torre Nord è stata salita per la prima volta dalla spedizione italiana guidata da Guido Monzino. La Torre Centrale invece è stata salita per la prima volta dagli alpinisti britannici Chris Bonington e Don Whillans lungo lo Spigolo Nord (VI, A2 600m) il 16/01/1963. Il giorno seguente, gli italiani Armando Aste, Vasco Taldo, Nando Nusdeo, Josve Aiazzi e Carlo Casati hanno effettuato la seconda salita della montagna, salendo lungo lo stesso itinerario e prima di effettuare la prima salita delle Torre Sud il 9 febbraio 1963.
Nicholas Hobley

Nell'ottobre del 1962 una fortissima spedizione britannica è salpata da Liverpool alla volta di Punta Arenas in Cile, intenta a compiere la prima salita della formidabile Torre Centrale del Paine in Patagonia. Guidato da Barrie Page, il team composto da Chris Bonington, Vic Bray, Ian Clough, John Streetly, Derek Walker e Don Whillans ha goduto di condizioni eccellenti mentre lentamente ha iniziato la salita lungo la cresta nord della montagna, ma proprio quando gli alpinisti erano pronti per un tentativo alla vetta è arrivato il maltempo. Per le successive cinque settimane e mezzo sono stati, a loro dire, "sottoposti a quello che deve essere il peggior tempo del mondo". A peggiorare le cose, alla fine di dicembre è arrivata una forte spedizione del Club Alpino Italiano composta da Armando Aste, Josve Aiazzi, Carlo Casati, Nando Nusdeo e Vasco Taldo con lo stesso obiettivo.

Durante il periodo di maltempo la spedizione britannica ha costruito una piccola capanna di legno al Campo II che si è rivelata determinante per il loro successo: quando il tempo improvvisamente è migliorato durante la notte, gli inglesi hanno avuto un vantaggio decisivo sulla spedizione italiana che si era trovata costretta a rifugiarsi al campo base.

Bonington, Whillans, Page e Streetly hanno risalito le corde fissate qualche settimana prima e sono entrati su territorio vergine. Si è sfiorata la tragedia quando Whillans ha rotto la corda distrutta dai feroci venti della Patagonia; miracolosamente è riuscito a fermare la sua caduta e, dopo aver annodato insieme i capi, ha continuato la salita. A un certo punto le grida dei suoi compagni li hanno avvisati che gli italiani erano poco più in basso, sulla stessa via... la corsa per la cima era iniziata. Page e Streetly si sono ritirati per consentire a Bonington e Whillans di progredire più rapidamente e, come ha scritto Ian Clough nel suo report, "alle 19:30 del 16 gennaio 1963, Don Whillans e Chris Bonington divennero i primi in assoluto a raggiungere la vetta del una delle vette più inaccessibili del mondo." La spedizione italiana ha trascorso la notte in parete e ha raggiunto la vetta alle 17:00 del giorno successivo compiendo quindi la seconda salita, mentre il 9 febbraio 1963 hanno effettuato la prima salita della Torre Sud del Paine.

Oggi il massiccio del Paine è ovviamente un mondo completamente diverso da com'era quando le sue torri furono esplorate per la prima volta da queste grosse spedizioni. Vale assolutamente la pena guardare questo documentario per capire come erano queste terre 60 anni fa.

Link: publications.americanalpineclub.org




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