Via Ugo Angelino sul Monte Mucrone (Alpi Biellesi) di Enrico Rosso e Marco Rainone
Nel 1982, Luigi Airone ed io abbiamo aperto sulla Parete Piacenza, sul versante Nord-Est del Monte Mucrone, un via che abbiamo chiamato Mucronomicon. Nel 1995, Cinzia Salomon ed io abbiamo aperto un’altra via, Mucroclima, su una parete che sta tra la Piacenza e la cima del Mucrone. Per questo l’abbiamo chiamata "Parete Sospesa".
In quell’occasione ho pensato di unire le due vie in un solo itinerario che unisse le due pareti. Il sogno è rimasto a lungo nel cassetto ma nel 2020 sono stato, anche per cause di forza maggiore, più local del solito e così con Marco Rainone (Ray,) i ragazzi dell’Associazione Montagna Amica e il sostegno dell’Associazione ho potuto realizzare quel lontano progetto dedicato a Ugo Angelino.
Ugo è stato per me un caro amico, una persona che ho stimato molto, nella quale ho riconosco il valore alpinistico e storico ma soprattutto umano. Per chi volesse sapere di più su di lui, ecco un breve riassunto.
Ugo Angelino
Nato a Coggiola il 29 giugno 1923, Ugo Angelino trascorse gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza nel piccolo centro della Valsessera. Si trasferì a Biella dopo la morte del padre, nel 1942, e si iscrisse alla sezione locale del CAI dove ebbe l’opportunità di frequentare un corso di roccia.
Negli anni seguenti salì vie importanti nel gruppo del Monte bianco come la Major, la Cresta Sud dell’Aiguille Noire e la Cresta des Hirondelles alle Grandes Jorasses. La Cresta di Furggen al Cervino e molte altre. Divenne in seguito istruttore nazionale di alpinismo e quindi accademico del CAI. Fu presidente della sezione del Club Alpino di Biella e tra fondatori della scuola di alpinismo e del Soccorso Alpino Biellese.
Ma Ugo Angelino viene ricordato soprattutto per la sua partecipazione ad uno degli eventi storici più significativi per la storia italiana, la spedizione al K2 del 1954. Quando il governo del Pakistan concesse all’Italia il permesso per realizzare una spedizione alpinistica e scientifica sul K2, Ugo fu invitato a presentarsi al professor Ardito Desio, organizzatore e coordinatore della spedizione. Desio lo incaricò di occuparsi dell’allestimento del campo sperimentale a Plateau Rosà, nel quale si sarebbero addestrati gli alpinisti da selezionare per la spedizione. Fu richiamato in seguito a Milano dove si occupò dell’organizzazione lavorando sugli approvvigionamenti dei materiali necessari per la spedizione e sulla logistica.
Nel 1954, dopo severi test tecnici e fisiologici, Ardito Desio lo scelse per la definitiva squadra di alpinisti che avrebbero partecipato alla missione con l’incarico di responsabile della logistica. Desio individuò nella rosa dei candidati undici alpinisti: Ugo Angelino, Erich Abram, Walter Bonatti, Achille Compagnoni, Cirillo Floreanini, Pino Gallotti, Lino Lacedelli, Mario Puchoz, Ubaldo Rey, Gino Soldà e Sergio Viotto, il medico Guido Pagani e il cineasta Mario Fantin.
L’impresa, com’è noto, ebbe un grande successo ma si portò a presso, anche se non subito, una polemica infinita che Ugo deprecava e per la quale soffriva perché credeva soprattutto nell’amicizia e nel lavoro di squadra. Era legato ai suoi compagni da un’amicizia fraterna. Per lui, il K2 è stata la vittoria di una squadra di amici per l’Italia, senza individualismi. Di quella grande avventura ha sempre parlato con grande entusiasmo e altrettanta pacatezza.
Era una persona colta, signorile ed eclettica, con molti interessi. Ha vissuto la montagna e l’alpinismo con una passione assoluta per tutta la vita.
di Enrico Rosso
SCHEDA: Via Ugo Angelino, Monte Mucrone, Alpi Biellesi