Mucrone Days: montagna per 70 atleti speciali nel Biellese
MUCRONE DAYS: IL SOGNO di Roby Sellone
Ci sono eventi difficili da organizzare, complessi perché richiedono sinergie tra gruppi, situazioni, persone. Eventi che mettono insieme sognatori che spesso sognano sogni diversi ma che, a volte, questa volta, sono riusciti a sognare lo stesso sogno. Quello di una montagna biellese conosciuta, vissuta, praticata: che permetta a chi vive di montagna di lavorare, a chi ama la montagna di viverla come più gli piace; che permetta a chi non conosce la sua bellezza di innamorarsi di un luogo, spesso immerso nella nebbia, ma con un fascino particolare; che permetta alla nostra funivia e alla cestovia del Camino di continuare a portarci in alto e a sognare.
Il “Mucrone Days”, organizzato dal comune con la collaborazione di tutte le associazioni che a Biella si occupano di montagna, da due anni si pone questi obiettivi e il successo, in tutte le iniziative, si vede.
Noi del gruppo Montagnabiellese abbiamo conosciuto, accolto, accompagnato, condiviso gioie e timori di 70 persone con disabilità intellettiva sulla Ferrata scuola. Un percorso non troppo difficile, per certi versi agevolato, ma che può diventare insormontabile per chi la montagna non la vive tutti i giorni, anzi spesso non la vive affatto, magari a causa di difficoltà e problematiche anche molto importanti.
I nostri volontari, con una sensibilità e un’attenzione non comune, hanno fatto passare un sabato “Speciale” agli atleti Special Olympics provenienti da Genova, Cuneo, Varallo, Ciriè e Biella. Si sono affiancati a loro con delicatezza e li hanno condotti in un percorso che non è solo una ferrata ma che racchiude, anche se solo parzialmente, la storia della loro vita che si confronta con paure, limiti fisici o mentali, difficoltà oggettive, a volte emarginazione.
E chi è arrivato alla fine del suo “viaggio”, sia con l’uscita a metà percorso o sia al termine di tutto… ha vinto una sfida gigantesca. Ha combattuto una difficile battaglia e l’ha vinta. Tornerà a casa un po’ più forte, un po’ più cosciente dei suoi mezzi, con più sicurezze e con tanti amici in più.
Già ma anche noi abbiamo degli amici in più e devo dire che gli occhi lucidi e la gioia di qualcuno che mi raccontava cosa aveva provato nella giornata mi hanno reso ancor più felice di aver contribuito all’organizzazione di questo evento.
Superare i pregiudizi, accettare la diversità, cambiare le proprie regole e prospettive, mettersi dal punto di vista dell’altro, aiutare l’altro sperimentandosi sul campo è più facile, soprattutto quando l’altro dipende completamente da te. Se qualcuno di noi è tornato a casa diverso da come era arrivato al Mucrone beh… anche questa è già una grande vittoria!!!
Cosa ha lasciato questo Mucrone Days a noi di Montagnabiellese? La certezza di aver vissuto un’esperienza difficile ma importante, faticosa ma coinvolgente. Avremmo potuto semplicemente divertirci tra noi andando ad arrampicare alla “Piacenza” ma… saremmo tornati a casa più o meno come eravamo partiti. Invece questa esperienza ci ha cambiati un po’ aiutandoci, lo spero vivamente, ad essere migliori nella vita di tutti i giorni. Un’esperienza che auguro di provare anche a tanti altri e per cui ringrazio di cuore chi ha accettato la sfida di viverla con noi! Grazie a tutti!
di Roby Sellone
Sarà l’età, forse sarà per come sono andate le cose, forse anche l’enorme tensione di esser lì come organizzatore, o forse solo la stanchezza o l’ emozione, guardo le foto e una lacrima mi scende piano. Gioia di avercela fatta, tutti insieme, a portare a termine questa grande impresa. Grazie a Tutti, per aver partecipato, per avercela messa tutta, per aver dato senso con i fatti alla frase “montagna per tutti”.
di Gianni Lanza
ALESSANDRO AL MUCRONE DAYS - HO CAMMINATO TRA LE NUVOLE
Alessandro, un Atleta speciale del gruppo Muoversi Allegramente Onlus di Ciriè, ha partecipato al "Mucrone Days" del 24 e 25 settembre scorso. Con l’aiuto di una sua operatrice ha espresso i sentimenti che ha vissuto in questa due giorni di incontri e di sport. Maria Gallardo, la responsabile del suo gruppo, ci aveva chiesto di inviare questo scritto a Marc Chateau, che lo ha accompagnato amorevolmente sulla ferrata scuola instaurando con lui un rapporto particolare. Crediamo, però, che faccia bene a tutti noi assaporare i sentimenti di Alessandro per capire che, a volte, basta davvero poco per fare tanto!
Op: Ciao Ale, come stai?
Alessandro: Non ho gioia
Op: Come mai? Spiega meglio
Alessandro: Oso dire che tutto è buio e triste
Op: Spiega meglio Ale
Alessandro: Mi sento così e non so perché
Op: Mi spiace Ale. Capita di essere più malinconici e non sapere il perché; la cosa importante è che non sia successo qualcosa che ti abbia creato questo stato d'animo
Alessandro: Nulla di grave vorrei vivere sempre in allegria con i nobili amici
Op: Mi pare giusto. Gli amici danno gioia in effetti. Oltretutto sei stato via in questi giorni con i ragazzi di “Muoversi Allegramente”
Alessandro: Gioia di vita infinita
Op: Immagino, racconta
Alessandro: Giorni liberi da ogni pensiero
Op: Continua
Alessandro: A volte faticosi
Op: Continua
Alessandro: Ho camminato tra le nuvole
Op: Spiega meglio
Alessandro: Brividi vivi
Op: Continua
Alessandro: Ho visto il vivo cielo in modo nuovo
Op: Continua
Alessandro: Esperienza unica da rivivere
Op: Ma stai parlando della ferrata?
Alessandro: Non sono sicuro che si chiami così
Op: Aspetta ti faccio vedere
(foto)
Alessandro: Sì
Op: Quindi ti è piaciuta?
Alessandro: Assolutamente da fare nuovamente
Op: Ne sono felice. Continua
Alessandro: Umilmente ho finito
Op: Bene allora posso salvarla sul pc e inviarla a Maria visto che mi aveva proprio chiesto di poter avere un rimando rispetto a questa esperienza?
Alessandro: Chiaro
Op: Ma chiaro cosa? Ma ti pare?
Alessandro: Ovvio che sì
Op: Mi fai morire. Perfetto adesso possiamo smettere così salvo tutto.
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