Via Renata Rossi al Monte Colodri, l'intramontabile classica di Arco

La relazione di una delle vie più belle e famose del Monte Colodri ad Arco, la via Renata Rossi aperta nel 1979 da Roberto Bassi, Marco Furlani, Luigi Giacomelli e Elio Piffer. Di Alberto De Giuli, guida alpina.
1 / 9
Giovanni Pillitteri sulla Via Renata Rossi al Monte Colodri, Arco, Valle del Sarca
Alberto De Giuli

Il Colodri è la montagna di Arco, la sua parete est dalla fine degli Anni 70 offre veri capolavori per gli amanti dell’arrampicata classica e sportiva. Per anni banco di prova in vista di avventure più lunghe e sostenute, le prime vie classiche sono state letteralmente consumate dalle ripetizioni, rendendo l’arrampicata poco piacevole per molti. L’avvento delle vie plaisir, tecnicamente più facili e dal sapore di merendina confezionata, ha fatto cadere nel dimenticatoio linee classiche come la Sommadossi, Barbara e la Renata Rossi. 

La Renata Rossi aperta da Roberto Bassi, Marco Furlani, Luigi Giacomelli ed Elio Piffer nel 1979 è tra le vie più belle del Colodri. Dedicata a Renata che nel 1984 è diventata la prima donna guida alpina in Italia, la via segue una linea di diedri e fessure al centro della parete, offrendo una arrampicata esposta e di gran soddisfazione lungo tutto l’itinerario.

Il primo tiro in comune con la via Sommadossi è molto lucido, in particolare i primi metri del diedro d’attacco, passato il primo chiodo, potrebbero spaventare molto e scoraggiare eventuali ripetitori. Per fortuna questo tiro è ben chiodato con fittoni e qualche spit, altrimenti sarebbe difficile integrare con protezioni veloci. Chi avrà la voglia e il coraggio di superare questo filtro, dal terzo tiro, quello della bellissima lama rossa, si troverà di fronte ad una arrampicata elegante e sostenuta, dove la roccia non è più lucida di vie classiche dolomitiche iper frequentate come lo Spigolo Giallo alle Tre Cime di Lavaredo o la Schubert al Piz Ciavazes, solo per citare due esempi.

La Renata Rossi è una via nel complesso attrezzata, le soste sono ad anelli cementati dove non c’è una solida pianta dove potersi fermare per assicurare il secondo. Lungo i tiri si trovano chiodi e spit nei tratti chiave, è comunque necessaria una serie di friends dal 0.3 al 3 per integrare le protezioni, il tiro della lama rossa è tutto da proteggere. 10-11 rinvii sono sufficienti. Le lunghezze sono quasi sempre sostenute, le difficoltà viaggiano costantemente sul V+ VI, qualche passaggio sul tiro del diedro bianco svaso direi che si avvicina al VII-. Vista la linea di salita, l’arrampicata è molto alpina e l’unica vera placca, fessurata, è solamente all’ultima lunghezza.

La croce di vetta è a pochi passi dall’uscita della via, la discesa alla macchina è veloce lungo il sentiero attrezzato del Colodri. Qui la roccia è veramente lucida! Prestate attenzione soprattutto se scendete col buio o in caso di pioggia. In quest’ultimo caso si può sempre optare per una discesa più lunga ma priva di difficoltà, seguendo il sentiero turistico che aggira il Colodri verso ovest e passa per il centro del paese prima di raggiungere il parcheggio e l’auto. Come tempi, 10 minuti dalla macchina sono più che sufficienti, il diedro d’attacco è evidente grazie ad una scritta rossa Via Sommadossi, pochi metri a destra un pesce-graffito sulla roccia e uno spit in alto che identifica l'attacco della via Segantini. Noi abbiamo impiegato 4 ore per la salita, seguendo poi il sentiero attrezzato del Colodri si raggiunge l’auto in 45 minuti.

di Alberto De Giuli

SCHEDA: Via Renata Rossi, Monte Colodri, Arco

Info: www.albertodegiuli.comInstagram Alberto De GiuliFB Alberto De Giuli




News correlate
Ultime news


Expo / News


Expo / Prodotti
La Sportiva Kilo - scarpone da scialpinismo
Kilo è lo scarpone dedicato agli scialpinisti più esigenti, pensato e sviluppato per garantire la massima leggerezza in salita senza rinunciare alla performance in discesa.
Guanti Grivel GUIDA HDry
I guanti Grivel Guida HDry rappresentano l'evoluzione del modello Guida, arricchiti dalla tecnologia HDry, che li rende ideali in ogni condizione atmosferica.
Elbec calza da Ghiaccio Ice Climbing Tech Antracite Rosso
Calza da Ghiaccio Elbec in lana Merinos
Scarpette arrampicata donna Instinct Wmn
Scarpette arrampicata donna, apprezzata dalle scalatrici grazie alle sua grande polivalenza su diversi terreni.
Piccozze per alpinismo tecnico Petzl Gully
Ultraleggera con soli 280 g, la piccozza GULLY è destinata all’alpinismo tecnico e allo
Zaino Scott Patrol Ultralight E2 25 - zaino da valanga
Il Patrol Ultralight E2 25, realizzato con tessuti leggeri in Dyneema, è lo zaino da valanga di Scott più leggero di sempre.
Vedi i prodotti