Via Bonatti al Croz del Rifugio, una riscoperta sopra Bardonecchia
Verso l'inizio di giugno, mentre compilavo un elenco di vie che avrei voluto salire durante l'estate, mi imbattei nella frase: "la via attacca 30 metri a destra rispetto alla Bonatti". Al mio iniziale stupore subentrò una grande curiosità! Possibile che Walter Bonatti, uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi, abbia aperto una via sulle pareti dietro casa mia e nelle guide o su internet non se ne trovi traccia alcuna?! Al laconico commento "non ne so nulla" di una brava guida alpina di Torino alla quale chiesi qualche ragguaglio, la mia curiosità continuò a crescere. Decisi così di chiedere maggiori informazioni alla gentilissima signora Silvia dello "chalet delle guide" di Bardonecchia che dopo poche ricerche nel suo archivio mi spedì la relazione contenuta in un manuale del 1970 e mai più, purtroppo, stampata.
Salire questa meravigliosa linea ha comportato un grande sforzo non tanto fisico quanto mentale per la difficoltà nel piazzamento delle protezioni considerando che la roccia, specialmente nella parte superiore della parete, è molto delicata; ma pensare che sulle stesse tacche che abbiamo stretto per salire passò il leggendario Walter Bonatti ci ha ripagato di tutti gli sforzi e ci ha anzi regalato una sensazione di felicità che solo uno scalatore può comprendere.
Un grandissimo ringraziamento lo devo ad Andrea Roche, mio compagno di cordata e grande amico, con il quale ho condiviso tante ascensioni nonché unica persona con la quale desiderassi dividere quest'ultima bella avventura.
Spero che molti arrampicatori ripeteranno questa via grazie alle informazioni da noi raccolte, in primo luogo perché la via è molto bella ed inoltre perché è sempre una grandissima emozione ripercorrere gli stessi passi di un mito e maestro quale è Walter Bonatti.