Val Grande Verticale 2017, il raduno d'arrampicata in Piemonte
Finite le battaglie sulla costruzione di una strada piuttosto che sui metodi di attrezzatura degli itinerari, tutti, dalle amministrazioni comunali, al Cai Torino ed agli sponsor coinvolti, hanno capito qual era lo spirito di questa manifestazione e si sono prodigati al fine di farla riuscire al meglio.
Questo incontro ha preso il testimone dal meeting organizzato sin dal 2010 dal "Gruppo rocciatori Val di Sea" con l’ambizione sia di far incontrare il maggior numero di appassionati degli sport di montagna, che di amplificare i messaggi sino a quel momento lanciati.
Il primo scopo era sicuramente quello di far godere agli scalatori gli itinerari di arrampicata ultimamente "restaurati" e alcuni di questi, sapientemente sistemati dalla mano dei fratelli "Enrico" sono diventati dei veri capolavori che poco hanno da invidiare alle più celebrate località. Questi due "ragazzi", solo perché sono molto più giovani di me, hanno fatto loro il concetto fondante della filosofia e cioè la differenza che c’è tra l’essere e l’apparire, per cui se da una parte spesso indossano degli abiti dove il buco è più grande del vestito, dall’altra hanno una sostanza ed una determinazione che raramente ho visto in altre persone.
Ma la cosa che mi preme sottolineare è che i lavori fatti sono perlopiù interventi effettuati su itinerari aperti quasi una quarantina di anni fa dove quindi riuscire a coniugare il mantenimento della tradizione con una efficace ottica moderna era un equilibrio assolutamente non facile da mantenere. Personalmente credo che ci siano riusciti in pieno e che quanto fatto sino ad ora abbia contribuito, senza snaturarle, a rendere fruibili delle linee altrimenti cadute nel dimenticatoio.
Il secondo obbiettivo ma non subordinato al primo era quello, godendo dell’ospitalità dei comuni di Chialamberto e di Groscavallo, di far conoscere sia la sentieristica del luogo, che la Val Grande di Lanzo con le sue specificità territoriali. Il tutto accompagnato nella serata del sabato dalla presenza di Sergio Martini, secondo italiano ad aver salito tutti gli 8000 e la cui filosofia si può tradurre tutta in una sua risposta. Scusi ma perché ha salito due volte quella cima? Perché la prima volta non si vedeva nulla e le nubi mi precludevano il panorama di cui avrei goduto da lassù. Straordinario! Mi piace pensare che se Reinhold Messner non fosse stato italiano sarebbe stato uno così il primo nostro connazionale a salirli tutti…
Nonostante alcuni indomiti, già al sabato siamo riusciti ad arrampicare alla "falesia delle gare", le abbondanti piogge del pomeriggio non lasciavano presagire nulla di buono ma la siccità di questa lunga estate ha fatto sì che il terreno assorbisse benissimo l’acqua lasciandoci per la domenica le pareti pressoché asciutte. Così ogni partecipante ha potuto fare o provare la salita che gli sembrava più interessante. In questo contesto c’è quindi da segnalare che il CAI Venaria ha inaugurato presso il Rifugio Daviso a 2280 mt una nuova e piccola falesia di scalata e che la Scuola Gervasutti ha potuto svolgere il suo corso di arrampicata Trad appositamente creato per l’occasione.
Anche se solo per un attimo è stato davvero bello per molti incrociare i personaggi che hanno significativamente parlando, frequentato le pareti della valle. Da Sergio Sibille apritore con Isidoro Meneghin della via delle Docce Scozzesi nel 1978 a Siegfried Stohr ex pilota di Formula 1, ad Ugo Manera per arrivare a Maurizio Oviglia che si è riaffacciato su queste pareti dopo tanti anni e ad un Daniele Caneparo in versione "Giro d’ Italia" in sella ad una fiammante bicicletta che secondo me ha rubato a qualcuno; troppo bella per essere sua!
Taluni gruppi, persone o associazioni hanno brillato per la loro assenza ma certamente la meteo prevista ha fornito loro un ottimo alibi per non esserci, ma considerato il fatto che sono intervenuti ospiti addirittura da Piacenza e da Rimini, giovani e diversamente giovani, possiamo senza dubbio dire "Missione compiuta" e arrivederci all’ edizione del 2018 che già sta bollendo in pentola.
di Elio Bonfanti
LINK: tutte le vie Vallone di Sea e Val Grande di Lanzo nel database di planetmountain.com
Info: www.caitorino.it