Trilogia delle Alpi completata da Robbie Phillips
Alcuni giorni fa il climber scozzese Robbie Phillips è venuto a capo di Des Kaisers neue Kleider, l’8b+ di 240 metri aperto nel 1994 da Stefan Glowacz nel Wilder Kaiser in Austria. Con questa salita ha anche completato la famosa Trilogia degli Alpi, composta da altri due 8b+ in montagna aperti nello stesso anno: Silbergeier in Rätikon, Svizzera, di Beat Kammerlander e End of silence di Thomas Huber sulla Feuerhom nelle Alpi di Berchtesgaden in Germania.
Ovviamente queste tre vie non rappresentano più il non plus ultra in montagna ma con ripetitori illustri come Stefan Glowacz (2001), Harald Berger (2005) e Barbara Zangerl (2013, prima femminile) per nominarne soltanto tre, la Triologia rimane un caposaldo importante. E siccome quest’anno festeggia un quarto di secolo, abbiamo chiesto a Phillips di raccontarci le sue impressione e spiegarci la loro importanza al giorno di oggi.
LA TRIOLOGIA DELLE ALPI di Robbie Phillips
Silbergeier è stata la prima della trilogia che ho approcciato nel 2015. Sono arrivato, ho trascorso 4 o 5 giorni a provare i tiri, poi ho fatto il mio tentativo. Fortunatamente non sono caduto e sono riuscito a tenere tutto insieme su quella che ritengo essere una ripetizione sorprendentemente veloce per me. Penso di doverla in parte alle mie capacità, in parte alla fiducia che avevo in me, ma soprattutto alla beata ignoranza. Non sapevo quanto fosse difficile la via fino a quando non ho parlato con un climber capace di salire il 9a+ che la stava provando contemporaneamente a me, che mi ha raccontato di essere caduto dall’ultimo tiro 5 volte su 5 tentativi consecutivi dal basso. Forse sono stato fortunato? Aggiungerei anche che Silbergeier ha la migliore qualità di roccia e, secondo me, offre l'arrampicata più divertente della Trilogia.
End of Silence doveva essere quella "facile", ma ho trovato durissimo il tiro chiave! Ho trascorso un paio di settimane a provare quel tiro e mi sono fatto male al dito. Non riuscivo ad infilare le mie grosse dita in un piccolo buco, quindi fondamentalmente stavo usando il mignolo e l'anulare per fare un grande allungo su appoggi terribili in condizioni brutte. Forse End of Silence è la più semplice delle tre nel loro insieme, ma per me quella sequenza di movimenti è stata più dura di ogni altro tiro della Trilogia!
Des Kaiser Neue Kleider è stata l’esperienza più bella. Penso in parte perché è stata l'ultima, ma anche perché mi sono completamente innamorato del Wilder Kaiser e ho avuto un ottimo compagno di cordata, Mich Kemeter, che ha reso ogni giorno super divertente. Ogni tiro offre qualcosa a cui pensare! Il tiro finale di 8b+ è il gran finale pungente, ma una bellissimo arrampicata e fintanto che mantieni la calma (non come me durante il mio primo tentativo) puoi salire il tiro perché non è troppo fisico. Des Kaiser Neue Kleider nel complesso è la più difficile della trilogia - è la più sostenuta dall'inizio alla fine, e anche se la qualità della roccia è un po’ meno buona rispetto alle altre due, compensa con il fatto di essere in un'incredibile ambiente su una parete molto esposta. E ogni tiro è eccitante!
Oggi la Trilogia non è affatto all'avanguardia rispetto agli standard odierni dell'arrampicata sportiva - siamo onesti, Adam Ondra ha fatto Silbergeier in giornata quando aveva 13 anni e non ho dubbi che oggi salirebbe Des Kaiser Neue Kleider e End of Silence a-vista. Ma penso che la Trilogia offra ancora un'esperienza difficile ed eccitante in montagna che molti dei migliori alpinisti del mondo troverebbero stimolante. E pensare che sono state create nel 1994, 25 anni fa... è pazzesco! Beat Kamerlander, Stefan Glowacz e Thomas Huber sono dei veri pionieri e quello che hanno creato sono state delle linee guida per aspiranti alpinisti desiderosi di mettersi alla prova.
Queste vie per me sono state un percorso interessante in montagna, ognuna mi ha messo alla prova e mi ha insegnato come affrontarla, come allenarmi specificamente, e quale stile adottare. Se non avessi intrapreso questa ricerca per completare la trilogia, non sarei lo scalatore che sono oggi, quindi in parte devo molto a Beat, Thomas e Stefan per aver creato questi capolavori. Mi hanno anche ispirato ad aprire nuove vie per me stesso, a cercare prime salite di grande calibro! Ho trascorso gran parte degli ultimi 10 anni a ripetere le classiche vie difficile in molti angoli del mondo, ma penso che il futuro per me stia nell’esplorare nuovi territori ed aprire nuove vie. Forse anche la mia Trilogia alpina contemporanea?
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