Simon Gietl, dalla nuova via in Patagonia al Phantom der Zinne
Sentiti forte, ma non immortale. E' il nome della nuova via sulla Poincenot e forse anche il Leitmotiv di Simon Gietl, il 25enne altoatesino che alla fine del'anno 2009 era partito per la Patagonia assieme allo svizzero Roger Schäli. Direzione El Chalten e la catena del Fitz Roy dove, appena arrivati, i due hanno eseguito una veloce ripetizione della classica via "Whillians" sull Aguja Poincenot (3036m).
Giocando le loro carte al meglio possibile contro il brutto tempo (uno dei peggiori estati da diversi anni), le due guide alpine sono comunque riusciti a salire la via dei Californiani sul Fitz Roy e la classica "Franco-Argentina". I loro sguardi sono rimasti li però, stregati dalla Poincenot e la linea che avevano scovato giorni prima.
Infatti, non appena il tempo gliel'ha permesso i due sono tornati alla Via Whillans e, dopo averla seguito fino a circa metà parete, per poi salire rampe di 45° per raggiungere la headwall. Qui hanno piazzato la loro tenda - con un palo nel vuoto - e dal loro "Hotel Chaos" hanno poi impiegato 4 giorni per salire in cima, attraverso una placca difficile di 20m (superato in artificiale) e una lunga serie di fessure. Racconta Gietl, in parole succinte: "la via è impegnative e serie, salita in buon stile". Che si traduce anche in VII, A3, M5, 600m.
Tornato a casa Simon Gietl ha poi spostato le sue attenzioni alle Tre Cime di Lavaredo; assieme al 18enne Marc Artesi ha compiuto una rara salita a cavallo tra fine inverno e l'inizio di primavera della "Phantom der Zinne", la via di Christoph Hainz e Kurt Astner del 1995 sulla Cima Grande gradata 9+. Infatti, tre giorni dopo la ripetizione da parte dei 22enni tedeschi Reinhard Hones e Martin Schindele (che il 18 e 19 marzo hanno impiegato due giorni, e quindi anche un bivacco sulla cengia della via Hasse - Brandler) Gietl e Artesi sono saliti con gli sci alla Cima Grande, raggiungendo l'attacco alle 6.45, pronti per una salita leggera e veloce con un mezzo litro d'acqua e dei mueslibar. Alle 7.00 sono partiti e dopo i primi due tiri in artificiale sono saliti in libera fino al tiro chiave - anche questo è stato superato in artificiale e alle 14.30 hanno raggiunto la cengia dalla quale, come i tedeschi, si sono calati alla base della via. Da qui con gli sci sono scesi velocemente alla macchina, per pensare ai nuovi progetti di quest'estate.
Fühle dich stark, aber nicht unsterblich (Sentiti forte, ma non immortale)
Aguja Poincenot (3036m), Patagonia.
Prima salita: Simon Gietl & Roger Schäli 12/2009
Grado: VII, A3, M5, 600m
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