Scherzi d'estate al Sass Maor, alla ricerca delle grandi vie con Ivo Ferrari
Ivo Ferarri presenta Scherzi d'estate (550m, VI+) la bellissima e quasi dimentica via aperta nel 1988 da Renzo Corona e Alfredo Bertinelli sulla parete Sud Est del Sass Maor (Pale di san Martino, Dolomiti).
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La parete Sud Est del Sass Maor dove sale la via Scherzi d'Estate.
archivio Ivo Ferrari
Alla ricerca delle perle dimenticate... è questo che sta facendo Ivo Ferrari nel suo continuo e perpetuo arrampicare. Perle da salire per la prima volta, o da riscoprire e far conoscere. Come questa Scherzi d'Estate che sale, a sinistra della famosa Via Biasin, sulla bellissima e celebre parete Sud Est del Sass Maor, emblema delle Pale di San Martino e delle Dolomiti. 550 metri di arrampicata su roccia bellissima e fino ad ora ripetuta probabilmente solo una volta. Aperta nel lontano 1988 da Renzo Corona (uno dei più forti scalatori delle Pale e non solo) con Alfredo Bertinelli, questa via salita "senza piantare nessun chiodo, né sulle lunghezze né alle soste ma sfuttando solo le clessidre offerte dalla roccia" è "una grande via" ci scrive Ferrari, aggiungendo che è una via solo per chi sa "leggere... la roccia".
BISOGNA SAPER LEGGERE di Ivo Ferrari
È proprio vero che più passa il tempo, più si diventa esigenti, e poiché di tempo né è passato parecchio, mi sento esigente, dopo le grandi classiche nelle amate Dolomiti, la mia personale ricerca o meglio, la mia “maniacale” ricerca è indirizzata verso le “perle” dimenticate, quelle linee conosciute perché viste in foto su qualche guida o monografia della tale montagna, ma lasciate lì, nel dimenticatoio delle miriadi di linee sparse per le Dolomiti…
Il Sass Maor è una grande e bella Montagna, ricca di storia, spettacolare, fotogenica. Sulla sua parete Sud-Est, nell'ormai lontano 1988, Renzo Corona e Alfredo Bertinelli salgono le evidenti placche nere a sinistra della famosissima Scalet – Biasin senza piantare nessun chiodo, né sulle lunghezze né alle soste, la roccia li lascia passare regalando ai due fortissimi e coraggiosi arrampicatori numerose clessidre dove poter assicurarsi con cordini.
Conosco Renzo nel 2005 in Pakistan, insieme saliamo una bellissima montagna , la nostra Amicizia si amplifica col tempo, amiamo le stesse Montagne, le Dolomiti, ripetiamo vie e ne creiamo delle nuove, Lui, Renzo, è forte e sicuro, sempre pronto allo scherzo ma serio ed esigente in parete, mi tiene d’occhio ridendo sulle mie manovre di corda!
Mi parla spesso del Sass Maor, della “sua” Scherzi d’Estate, ma non riusciamo mai ad andare a ripeterla, poi dopo un periodo di brutto tempo ecco finalmente un fine settimana col Cielo azzurro, e... Sei e trenta, parcheggio del Cant del Gal, Renzo arriva in compagnia di un altro forte e giovane arrampicatore, Flavio Bettega, si parte, direzione Sass Maor, direzione Scherzi d'Estate!
Mentre salgo rimango incantato dal paesaggio, è sempre come la prima volta, le sensazioni mi riempiono il cuore, la domanda che mi faccio è “come sarà Scherzi?!! , il nome è tutto un programma, ma conoscendo l’autore e guardando il tracciato...
La prima lunghezza dissolve ogni dubbio, la roccia è fantastica, ma non servono solo forza, bisogna conoscere l’equilibrio, bisogna saper leggere prima di salire, davanti agli occhi un’infinità di buchi di ogni dimensione, un muro verticale dove la corda ti segue e segue le tue “capacità fisiche e mentali”. Ogni lunghezza regala una sensazione diversa, ogni metro guadagnato sembra sia l’ultimo possibile, ma con lenti spostamenti, da destra a sinistra o viceversa si sale diventando, anche se legati alla corda, sempre più soli e immersi nello spazio verticale.
Un capolavoro dimenticato, una solo conosciuta ripetizione in ventiquattro anni, una “perla” visibilissima... Sono stati Grandi! Sono stati coraggiosi e magici. Nessun chiodo, nessun rumore inutile, solo qualche cordino e su, veloci e liberi. Il grado? Lo trovi, e devi cercare di non farlo alzare perché di sicuro più in basso non scende, costante e coinvolgente!
Usciamo in Cima soddisfatti, Renzo e Flavio, che belle persone. Le “loro” Montagne, che belle Montagne… Sto cercando la “linea perfetta” che sicuramente non troverò mai, ma questa Scherzi d'estate, non è uno scherzo e le si avvicina molto.
La sera tutti a mangiare Polenta e Salciccia con tanti simpatici fissati della roccia nella nuova falesia del paese, un bellissimo fine settima tanto che Dario mi dice: “papà, la prossima settimana dove ci porti?”
Ivo Ferrari
Sass Maor - Parete sud-est
Via “SCHERZI D'ESTATE”
Renzo Corona e Alfredo Bertinelli, 1988
550 metri
5 cordini in via più “braccia e testa”.
BISOGNA SAPER LEGGERE di Ivo Ferrari
È proprio vero che più passa il tempo, più si diventa esigenti, e poiché di tempo né è passato parecchio, mi sento esigente, dopo le grandi classiche nelle amate Dolomiti, la mia personale ricerca o meglio, la mia “maniacale” ricerca è indirizzata verso le “perle” dimenticate, quelle linee conosciute perché viste in foto su qualche guida o monografia della tale montagna, ma lasciate lì, nel dimenticatoio delle miriadi di linee sparse per le Dolomiti…
Il Sass Maor è una grande e bella Montagna, ricca di storia, spettacolare, fotogenica. Sulla sua parete Sud-Est, nell'ormai lontano 1988, Renzo Corona e Alfredo Bertinelli salgono le evidenti placche nere a sinistra della famosissima Scalet – Biasin senza piantare nessun chiodo, né sulle lunghezze né alle soste, la roccia li lascia passare regalando ai due fortissimi e coraggiosi arrampicatori numerose clessidre dove poter assicurarsi con cordini.
Conosco Renzo nel 2005 in Pakistan, insieme saliamo una bellissima montagna , la nostra Amicizia si amplifica col tempo, amiamo le stesse Montagne, le Dolomiti, ripetiamo vie e ne creiamo delle nuove, Lui, Renzo, è forte e sicuro, sempre pronto allo scherzo ma serio ed esigente in parete, mi tiene d’occhio ridendo sulle mie manovre di corda!
Mi parla spesso del Sass Maor, della “sua” Scherzi d’Estate, ma non riusciamo mai ad andare a ripeterla, poi dopo un periodo di brutto tempo ecco finalmente un fine settimana col Cielo azzurro, e... Sei e trenta, parcheggio del Cant del Gal, Renzo arriva in compagnia di un altro forte e giovane arrampicatore, Flavio Bettega, si parte, direzione Sass Maor, direzione Scherzi d'Estate!
Mentre salgo rimango incantato dal paesaggio, è sempre come la prima volta, le sensazioni mi riempiono il cuore, la domanda che mi faccio è “come sarà Scherzi?!! , il nome è tutto un programma, ma conoscendo l’autore e guardando il tracciato...
La prima lunghezza dissolve ogni dubbio, la roccia è fantastica, ma non servono solo forza, bisogna conoscere l’equilibrio, bisogna saper leggere prima di salire, davanti agli occhi un’infinità di buchi di ogni dimensione, un muro verticale dove la corda ti segue e segue le tue “capacità fisiche e mentali”. Ogni lunghezza regala una sensazione diversa, ogni metro guadagnato sembra sia l’ultimo possibile, ma con lenti spostamenti, da destra a sinistra o viceversa si sale diventando, anche se legati alla corda, sempre più soli e immersi nello spazio verticale.
Un capolavoro dimenticato, una solo conosciuta ripetizione in ventiquattro anni, una “perla” visibilissima... Sono stati Grandi! Sono stati coraggiosi e magici. Nessun chiodo, nessun rumore inutile, solo qualche cordino e su, veloci e liberi. Il grado? Lo trovi, e devi cercare di non farlo alzare perché di sicuro più in basso non scende, costante e coinvolgente!
Usciamo in Cima soddisfatti, Renzo e Flavio, che belle persone. Le “loro” Montagne, che belle Montagne… Sto cercando la “linea perfetta” che sicuramente non troverò mai, ma questa Scherzi d'estate, non è uno scherzo e le si avvicina molto.
La sera tutti a mangiare Polenta e Salciccia con tanti simpatici fissati della roccia nella nuova falesia del paese, un bellissimo fine settima tanto che Dario mi dice: “papà, la prossima settimana dove ci porti?”
Ivo Ferrari
Sass Maor - Parete sud-est
Via “SCHERZI D'ESTATE”
Renzo Corona e Alfredo Bertinelli, 1988
550 metri
5 cordini in via più “braccia e testa”.
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