Saverio De Toffol e Jorge Leonel Palacios aprono 'All'Ovest niente di Nuovo' al Torrione Clerici in Grignetta

Sulla parete ovest del Torrione Clerici (Grigna Meridionale, Grignetta) Saverio De Toffol e Jorge Leonel Palacios hanno aperto 'All'Ovest niente di Nuovo'. Il racconto e la relazione via, con le note storiche cura di Pietro Corti.
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Sul quarto tiro di All'Ovest niente di Nuovo al Torrione Clerici (Grigna Meridionale, Grignetta) di Saverio De Toffol e Jorge Leonel Palacios
Saverio De Toffol

L'idea di aprire una via nuova sulla Ovest del Torrione Clerici ci è venuta quando, scendendo dal Colle Valsecchi nel tardo pomeriggio e provenendo dal Val Scarettone nel corso degli innumerevoli vai e vieni dal Torrione Palma, si poteva ben individuare tra luce e ombra il sistema di fessure che conduceva alla cresta della cima.

È da diversi anni che con l’amico Jorge Palacios siamo alla ricerca di nuovi itinerari in Grigna che siano il più possibile logici (cioè lungo le linee naturali offerte dalla roccia) e proteggibili con chiodi normali e ancoraggi "veloci" con l’eccezione dell’utilizzo dei fix nelle soste. Non è semplice seguire rigorosamente questo stile; a volte ci riesce, a volte no, e ci siamo trovati a mettere dei fix su certi passaggi lungo i tiri. Nel caso del Torrione Clerici invece la cosa è riuscita al meglio.

di Saverio De Toffol

NOTE STORICHE a cura di Pietro Corti
Il Torrione Clerici in Grigna Meridionale è intitolato al milanese Giuseppe Clerici, primo salitore nel 1905 con Eugenio Moraschini della Cresta Segantini. Siamo in pieno periodo pionieristico per l’arrampicata in Grigna, e "Il Clerici" viene salito per la prima volta il 14 luglio 1901 lungo il facile versante est dall’alpinista di Friburgo Joseph Dorn, residente a Milano per lavoro.

Poi Eugenio Moraschini e lo stesso Clerici salgono il canale Sud a maggio del 1906. Nel 1909 Arturo Andreoletti detto "il Padreterno" e Carlo Prochownick, due dei più importanti scalatori della Grigna dai primi del ‘900 fino alla Grande Guerra (oltre a Eugenio Fasana ed Erminio Dones), salgono il versante NO. Si tratta di brevi vie esplorative; in seguito la guglia diventa più popolare grazie alla via aperta sullo spigolo sud occidentale da Mario Dell’Oro detto "Boga", uno dei migliori scalatori lecchesi (e italiani) degli anni ’30, Cesare Ferrario e Giovanni Giudici detto "Farfallino", Partigiano, caduto durante la Guerra di Liberazione.

Il Torrione è una struttura imponente e molto complessa che, oltre allo Spigolo Boga, è percorso da poche altre vie di rilievo: quella del 1936 di Giuseppe Valsecchi, Mario Camporini e Oberdan Monti (o Mario Molteni, le informazioni sono discordanti), la via dei milanesi Nino Cattaneo e Giovanni Rusconi del 1938, e quella di Angelo Longoni, Battista Airoldi e Giovanni Fioretta del 1957.

Sul severo varsante Sud Ovest sale la via del fuoriclasse caloziese Ercole Esposito detto "Ruchin", Teodolindo Mellesi e Gentile Butta del 3 (o 4) Settembre 1939. La via, intitolata a Luigi De Ponti, è lunga 150 metri e richiese 7 ore di scalata e una ventina di chiodi: non una passeggiata! Non si hanno notizie di ripetizioni...


SCHEDA: All'Ovest niente di Nuovo, Torrione Clerici, Grigna Meridionale




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