Roda di Vael: Moulin rouge per Tondini e Sartori
Il 17/03 Nicola Tondini e Nicola Sartori (guide alpine della scuola XMountain) hanno realizzato la seconda ripetizione (prima salita a vista, in alternata) e prima invernale della via “Moulin Rouge”, Roda di Vael, Catinaccio, Dolomiti. Via aperta nel 2002 da Oswald Celva e Christof Hainz.
Il 17 marzo Nicola Tondini e Nicola Sartori (guide alpine della scuola XMountain) hanno realizzato, in 7 ore e 30 minuti di arrampicata, la prima invernale della via "Moulin Rouge" (salita a vista, in alternata) alla parete rossa della Roda di Vael, Catinaccio, Dolomiti. Una stupenda linea, aperta nel giugno del 2002, dalla mitica cordata Oswald Celva e Christof Hainz. Gli 11 tiri, per 450 metri di sviluppo con difficoltà massima di IX- di "Moulin Rouge", sono: "Un'opera d'arte, interamente a chiodi normali, che sale diritta per placche e strapiombi. Una linea ardita che a prima vista sembra impossibileÉ" afferma Nicola Sartori.". "Un capolavoro!", rincara Nicola Tondini, "Una via chiodata magnificamente: se tutti sapessero chiodare così in Dolomiti, forse non servirebbero nemmeno tanti spit." "Le condizioni meteo erano magnifiche" precisa poi Tondini che, come molti ricorderanno, è fresco di un'altra bella prima invernale con Adam Holzknecht alla via "Loss lei, heb schun" sul Sass dla Crusc. Come mai questa passione, queste invernali?, gli domandiamo. "Perché, in questo inverno senza neve, non riesco a fare a meno di scalare, e pensare alle innumerevoli vie belle che ci sono in Dolomiti e che nessuno, o davvero in pochi, vanno a ripetere". Prima di lasciare la parola a Nicola Sartori, suo fortissimo compagno di cordata, per il racconto di questa sua "prima invernale", ci viene da pensare che è vero: in alpinismo le strade della roccia sono infinite. Ma l'arte di trovarle e tentarle, come lo stile per salirle (e "proteggerle"), è l'essenza del "gioco", ovvero del "bello". RODA DI VAEL, la mia prima invernale! Un giorno d'inverno su "Moulin Rouge", la via aperta da Christoph Hainz e Oswald Celva sulla parete rossa della Roda di Vael di Nicola Sartori "Giovedi 17 marzo si è realizzato un sogno: salire d' inverno una grande parete dolomitica, a vista, per una via difficile. La via aperta dal fuoriclasse altoatesino Christoph Hainz in cordata con il fortissimo Osvald Celva è in realtà un'opera d'arte, interamente a chiodi normali, sale diritta per placche e strapiombi, una linea ardita che a prima vista sembra impossibile. Giornate e giornate di arrampicata in falesia, a tirare come dei matti sugli strapiombi, anche in giornate di freddo intenso, sono riuscite a concretizzare il desiderio di realizzare questa salita. In realtà è andata così: io non sarei mai partito per un'invernale del genere sono andato solo per l'incoraggiamento della mia Claudietta, che ha tanto insistito, e per il grande entusiasmo del Tondo. La verità è che continuavo a rimandarla per timore. Timore di... in realtà... sono un "cacasotto"!!! Una volta che ho spento la sveglia delle 2.30 di notte, e sono riuscito a saltar fuori dal caldo letto, non potevo più tirarmi indietro e l'avventura è iniziata. Dopo un avvicinamento piuttosto impegnativo arriviamo all'attacco, abbandoniamo l'attrezzatura pesante e iniziamo a scalare. Ben presto la mia fifa iniziale si trasforma in divertimento e soddisfazione nell'affrontare lunghezze sempre più difficili. Il Nic è in forma splendida e perfettamente a suo agio su questo terreno così impegnativo. Gli ultimi tiri si svolgono rapidi uno dietro l'altro in pieno sole con una brezza polare, ora mi sento più leggero le mani accarezzano gli appigli lÕaderenza è perfetta. Il sole inizia a diventare rosso, parte il Nic per l'ultimo tiro, strapiombo bagnato cengia innevata e ancora 25m di muro giallo delicato e di continuità. Il vento soffia forte a mala pena riesco a intravedere il Nic che mi fa cenno di mollare tutto e di partire, salgo come un pazzo furioso scatenato veloce come un fulmine e... siamo in vetta!" di Nicola Sartori Scheda Via "MOULIN ROUGE" Parete Rossa Roda di Vael, Catinaccio, Dolomiti Prima salita: Christoph Hainz e Oswald Celva, 06/2002 in 30 ore di arrampicata. L'ascensione è stata fortemente ostacolata dal cattivo tempo. Prima rotpunkt: Christoph Hainz, 14/09/02 Prima invernale: Nicola Tondini e Nicola Sartori il 17/03/2005 (prima on sight, in alternata) Sviluppo: 450m Difficoltà: max IX-, prevalentamente VIII- Lunghezze: 11 tiri (V+, VI+, VII-, VIII, IX-, VII, VI+, VII+, VIII+, V+, VI+), Accesso: seggiovia fino al rif. Paolina, poi 1 ora fino all'attacco, in comune con la via Dibona Discesa: seguendo la via ferrata. Note: Arrampicata verticale su roccia a volta friabile che si sviluppa su una linea posta a destra della via Buhl. Materiale: la via è chiodata solo con chiodi normali. 16 rinvii, una serie di friends piccoli-medie, 2 corde da 60m |
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