Ratatouille sul Mont Dzalou in Valle d’Aosta di Ezio Marlier e Cesare Pini
Mont Dzalou, tradotto dal Patois, vuol dire Monte Gelato. Mai nome più appropriato, un posto gelido, buio e cupo ma perfetto per la scalata effimera in periodi di mezze stagioni! Purtroppo quando nevica l’accesso diventa laborioso e molto lungo perché, giustamente, la strada viene chiusa!
Il Mont Dzalu è una parete a cui sono molto legato e nella quale ho aperto diverse vie con amici che hanno condiviso la mia corda e, a distanza di 30 anni, ancora la condividono!
Con Massimo Datrino abbiamo aperto tante vie nella zona, ma la prima fu la Maîtresse con Rosset credo nell’88, e dopo un volo di Claudio su un chiodo al titanio che abbiamo potuto constatare tenere. Poi sono arrivate Nanetto Malefico con A. Casalegno, Fog diretta con Datrino e S. Casalegno, Ninfomastik con Datrino e A. Jaccod, e quindi Sadomastik, sempre con Datrino.
Con Massimo Datrino non mancavamo di cercare il carpe diem di quel posto, solo la Maîtresse in estate è una cascata, il resto sono acque di scioglimento e piccole risorgive e bisogna essere vigili per il best moment. Lì vicino ne abbiamo aperte altre due che non sono riportate nelle guide!
In sintesi: una bellissima parete poco conosciuta, con linee difficili e assolutamente non attrezzate, forse proprio per questo desiderata e temuta. Speriamo rimanga così!
SCHEDA: Ratatouille sul Mont Dzalou in Valle d’Aosta
Ezio ringrazia: CAMP - Cassin, Elbec, Crazy Idea, Mtbness, Movement Ski
Link: FB Ezio Marlier