Il quinto Ragno in cima al Cerro Torre
Il 13 gennaio del 1974, alle 17 del pomeriggio, Casimiro Ferrari, Mario Conti, Pino Negri e Daniele Chiappa sono sulla vetta del Cerro Torre.
Arrivare fino a lì è stata un'epopea, ma anche scendere non è banale: sulla vetta non ci sono rocce dove ancorare le doppie e devono improvvisare un corpo morto. Costruiscono un fagotto con un fittone da neve di quelli da un metro e alcune staffe, vi agganciano le corde e poi coprono il tutto con un bel po' di neve pressata: sembra proprio un pupazzo!
Pino ha un'intuizione bislacca: si cava di dosso il maglione e lo aggiusta sul cumulo di neve, poi prende il casco del Mariolino e ci mette sopra anche quello. "Ecco - dice - così facciamo diventare Ragno anche il Torre!".
E' l'euforia di un momento tanto atteso e ormai quasi insperato, ma è anche un simbolo: è il quinto Ragno sulla cima, un omaggio agli otto compagni che sono scesi per consentire a loro di continuare la scalata, ma che in realtà sono lì e che resteranno per sempre "Quelli del Cerro Torre".
MOdiSCA
Il Progetto MOdiSCA (MOntagne di SCAtti) è nato nel 2009 per volontà della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, con l'obiettivo di salvaguardare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale legato alla montagna lombarda. Il patrimonio attualmente acquisito nell’Archivio di Conservazione di MOdiSCA è di circa 5.000 foto, 30 video storici, 12.000 scansioni da riviste e libri storici, 30 interviste filmate a personaggi dell’alpinismo lombardo, basi di dati e 500 pagine di cronaca alpinistica. Ogni settimana sulla pagina Facebook viene pubblicata una foto storica con un breve racconto.
Info: osservatorioalpinisticolecchese.com
Serafino Ripamonti
Dal 1995 lavora nel campo del giornalismo e della comunicazione legata al mondo della montagna e degli sport outdoor, collaborando con riviste specializzate, quotidiani e uffici stampa. Il suo libro "I Ragni di Lecco. Una storia per immagini" è uscito per Rizzoli nel giugno del 2020.