Piz Cengalo, frana la parete nord-nord est
"Continua a succedere, si pensavano colossi solidi, compatti, di granito sano le montagne che fanno da corona alla valle Bondasca. Parliamo della frana al Cengalo. E' successo martedì 27 dicembre 2011, il distacco si è formato nelle balze della parete nord-nord est, invadendo pure parte della parete nord ovest. La massa che ha poi raggiunto il fondo valle, fermandosi poco distante dal sentiero che porta alla capanna Sciora in località Plan Marener, ed in prossimità del monte Laret, è stimata di un volume in metri cubi di diversi milioni. Fortunatamente tutto è avvenuto senza coinvolgere persone e creare danni ai pochi stabili che si trovano in zona.
Ecco una breve cronaca: era il 19 luglio 2011, verso le ore 06.00 che dalla nord est del Cengalo si forma il primo distacco, il materiale frantumatosi nella caduta va a depositarsi lungo il ghiaione, oltrepassando il sentiero del Viale (collegamento fra la capanna Sciora e Sasc Fura). Dopo diversi sopralluoghi con gente esperta in materia (geologi) il Comune di Bregaglia decide di chiudere il sentiero di collegamento. La decisione si dimostra subito ottima perché, durante tutto il periodo che rimane di alta stagione turistica, il Cengalo si faceva tutti giorni vivo, con scariche di varie dimensioni che oltrepassavano diverse volte il sentiero. Il tutto si calmò verso la fine di settembre per poi farsi vivo con il colpo grosso martedì scorso.
Per quanto riguarda i danni alpinisti, la frana ha coinvolto ed in parte reso inaccessibili le vie che vengono a trovarsi nel versante nord-nord-ovest come la via Classica, la via Attilio Piacco, i pilastri orientali della parete, via Kasper - Koch, e la via Cacao Meravigliao nel versante nord-est.”
Stampa, il 30 dicembre 2011
Marcello Negrini, alpinista, capo soccorso e guardia forestale.