Per i 90 anni di Walter Bonatti
90 anni fa, il 22 giugno del 1930, nasceva a Bergamo Walter Bonatti, uno dei più grandi della storia dell'alpinismo. Le sue leggendarie salite e le sue esplorazioni sul Monte Bianco, in tutto l’arco alpino e nel Karakorum, sono state, sono ancora oggi e saranno per sempre fonte di ispirazione per generazioni intere di alpinisti che si riconoscono nel suo stile leggero e pulito come massima espressione di un alpinismo puro e leale.
Sono semplicemente troppe le salite da elencare, e si potrebbe iniziare citando la est del Grand Capucin, la via sul Pilastro sud ovest del Petit Dru aperta in solitaria, l'invernale sulla nord delle Grandes Jorasses, la solitaria invernale alla nord del Cervino, quel terribile bivacco a 8000 metri sul K2 oppure la tragedia del Pilone centrale del Freney, o ancora la grande vetta della montagna scintillante, il magnifico Gasherbrum IV.
Ci sono molte altre vie ed imprese che si dovrebbero citare. E, ancora, molti altri exploit da elencare e raccontare. Ma per conoscere il lato umano, di quello che è stato definito come "il re delle Alpi" oppure "il padre dell’alpinismo moderno" , consigliamo la visione di questi pensieri di chi lo conosceva meglio di tutti: la sua compagna di vita Rossana Podestà. Girato nel 2012, un anno prima della morte della famosa attrice, è un documento storico che attesta la grandezza di Bonatti e per dirla con le sue parole il suo “modo di essere” oltre che il loro grande e commovente amore.