Patagonia, Cerro Murallón, nuova via dei Ragni di Lecco sulla parete est

"Prima salita parete est Murallon bufera in cima siamo scesi dal versante opposto. Ora tutto bene siamo giù sul ghiacciaio. Quello sbagliato però" Sono queste le prime, e finora uniche, parole inviate via SMS dal telefono satellitare da Matteo Bernasconi, Matteo Della Bordella e David Bacci che in Patagonia hanno risolto un problema a lungo sognato da molti alpinisti di spicco.

Si tratta della enorme parete est del Cerro Murallon, la remota ed inospitale montagna di 2885m salita per la prima volta nel 1984 proprio dai Ragni di Lecco con il mitico Casimiro Ferrari e i giovanissimi Carlo Aldè e Paolo Vitali (VI 5.10 A2/3 80°, 1500m) durante una storica spedizione attraverso la cresta NO.

Negli anni che sono seguiti il Cerro Murallon è stato salito pochissime volte: Rolando Garibotti e Silvo Karo hanno raggiunto la vetta nel 2003; Stefan Glowacz, Robert Jasper e Klaus Fengler nel 2003 hanno aperto The Lost World sulla parete nord; Glowacz e Jasper nel 2005 hanno aperto Gone with the Wind sulla parete nord; Lise Billon, Pedro Angel Galan Diaz, Francois Poncet, Jérémy Stagnetto e Jerome Sullivan hanno salito nel 2012 la cresta SE, da loro battezzata Pilar del Sol Naciente. La parete est invece era stata tentata nel 1999 dai francesi Laurence Monnoyeur e Bruno Sourzac che a causa di una forte tempesta erano stati costretti a tornare indietro a circa 2/3 della salita.

Poco prima della partenza, Della Bordella aveva spiegato i motivi per lo scarso interesse per questa affascinante cima: "Il Cerro Murallon si trova nella zona Sud dello Hielo Continental, ed è più remoto ed isolato rispetto alle cime del gruppo Cerro Torre – Fitz Roy. Questo semplicemente perché per scalare il Cerro Murallon non ti puoi appoggiare al Paese di Chalten e quindi, questa montagna ha conservato fino ad oggi quel carattere selvaggio, aspro e remoto che aveva anche 40 o più anni fa. Questo è uno dei motivi per cui penso che scalare questa montagna sia una sfida ancora più grande rispetto alla Torre Egger o alla Est del Fitz Roy!"

L’attrazione dell’inviolata parete est era ovviamente troppo forte per i giovani membri dei Ragni di Lecco che in questa stagione patagonica piuttosto brutta (soprattutto rispetto agli ultimi anni) sono riusciti a mettere a segno davvero un gran bel colpo. Questo grazie ad un curriculum a dir poco invidiabile: nel 2013 Della Bordella aveva salito l’inviolata parete ovest della Torre Egger insieme a Luca Schiera, un successo inseguito a lungo insieme a Bernasconi che era dovuto rientrare poco prima della riuscita, mentre nel 2016 Della Bordella insieme a David Bacci aveva effettuato la prima ripetizione della via dei Ragni sul pilastro est del Fitz Roy.

Sembra che i tre abbiano bivacato sotto la parete per alemeno due giorni aspettando una breve finestra di bel tempo prima della salita e anche se attualmente non ci sono altri dettagli, una cosa è quasi certa: la nuova salita aggiunge sicuramente un altro importante capitolo nella storia tra i Ragni e la Patagonia.