Patagonia, Californiana Sit Start per i Ragni di Lecco

I due Ragni di Lecco Luca Schiera e Matteo della Bordella e lo svizzero Silvan Schüpbach hanno salito il Californiana Sit Start, un concatenamento dell' Aguja de la Silla con il Cerro Fitz Roy in Patagonia.
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Luca Schiera, Matteo della Bordella e Silvan Schüpbach sul concatenamento dell' Aguja de la Silla con il Cerro Fitz Roy in Patagonia.
archivio Ragni di Lecco
Rimanendo strettamente in tema con il Fitz Roy e la Patagonia, segnaliamo un'altra traversata effettuata negli stessi giorni dell'incredibile traversata di Tommy Caldwell e Alex Honnold, quella dei due Ragni di Lecco Luca Schiera e Matteo della Bordella che, assieme a Silvan Schüpbach hanno concatenato l'Aguja de la Silla con il Fitz Roy. Lo stesso trio, quindi, che l'estate scorsa aveva aperto una nuova via sull' Uli Biaho nel gruppo del Trango in Pakistan ha ora affrontato un viaggio di quattro giorni che l'ha portato lungo lo spigolo Est dell'Aguja de la Silla fino in vetta, per poi bivaccare al Col de Los Americanos prima di salire la via Californiana e bivaccare 100m sotto la cima del Fitz Roy. Il giorno seguente i tre hanno toccato il punto più alto del Fitz Roy, poi della Bordella e Schüpbach sono scesi e rientrati a El Chalten. Mentre Schiera è rimasto fuori un'altra notte per... godersi la stellata in tutta tranquillità. Bello! Da segnalare che prima dello spigolo Est i tre hanno salito circa 400 metri di terreno inviolato lungo placche di misto e i canali che, dal Nipo Nino e passando per l'Hombre Sentado, portano al Col de los Americanos. La nuova combinazione è stata battezzata "Californiana Sit Start" e gradata 1800m 6a+ C1 M4/5. Un bel premio, strappato all'ultimo quando la stagione estiva sembrava ormai conclusa. Come d'altronde è stata bella anche la veloce salita al Fitz Roy, per la via Californiana di Davide Spini, Mirko Masè e Bruno Mottini "quando l’aereo per l’Italia praticamente stava già rombando sulla pista."


CALIFORNIANA SIT START di Matteo della Bordella

Siamo rientrati ieri sera io e Silvan. Luchino, invece, da vero amante della natura ha voluto godersi un ultimo bivacco sotto le stelle, non certo perché era troppo stanco per tornare a casa, ma solo per il puro piacere di dormire fuori...

Avevamo già escluso a tavolino il piano A Cerro Torre, in quanto la parete era troppo sporca e carica di neve per consentire un tentativo serio; quindi piuttosto che partire per una salita dove sapevamo già che non avevamo possibilità di arrivare in cima, ma solo per dire di averci provato abbiamo preferito tentare un progetto realizzabile.

E' così nato un piano B che prevedeva diverse varianti: fondamentalmente eravamo attirati dall'Aguja de la Silla e dalle sue pareti Ovest e Nord Ovest, che sono tra le più remote e di difficile accesso della Patagonia e poi, non avendo nessuno di noi 3 mai salito il Fitz Roy, avremmo voluto salire anche quello.

Siamo quindi partiti martedì da Chalten con l'idea di andare il giorno successivo alla Silla e vedere se c'era la possibilità di aprire una nuova linea e poi valutare anche l'opzione di andare in cima al Fitz Roy dalla Californiana.

Il primo giorno, che avrebbe essere dovuto quello dell'avvicinamento è stato il più duro dell'intera salita, in quanto l'avvicinamento, che percorre la prima parte dell'Hombre Sentado, forse anche perché non era nelle condizioni ottimali, si è rivelato già in sé una via vera e propria, con diversi tiri di misto e roccia dove a causa della neve e del ghiaccio abbiamo dovuto ricorrere anche all’artif…

Alle 20 ci siamo fermati per bivaccare su una cengia alla base della Silla ed abbiamo analizzato le possibilità per il giorno successivo. Alla fine non siamo riusciti ad individuare dal basso nessuna linea nuova sulla Silla che ci stimolasse: la parete Ovest vera e propria, ripida, compatta e senza cenge, ci sembrava impossibile per noi senza una portaledge, mentre la parete Nord Ovest si presentava a prima vista scagliosa e senza una linea continua di fessure e lame dall’inizio alla fine.

Così abbiamo deciso di percorrere il canale che porta al Col de Los Americanos (il colle tra Silla e Fitz Roy), che abbiamo raggiunto verso le 14, dopo anche qui diversi tiri su misto e roccia. Dal colle abbiamo poi continuato per lo spigolo Est, con 5 tiri di piacevolissima scalata su roccia fino in cima alla Silla e siamo poi ridiscesi per bivaccare alla base della via Californiana al Fitz.

Il terzo giorno è stato il più duro dal punto di vista delle temperature: la Californiana, infatti, rimane per quasi tutto il giorno all’ombra e, a dispetto delle difficoltà sulla carta, presenta una scalata piuttosto severa ed impegnativa. Scalare con 3 strati, primaloft, gore tex, scarponi ed uno zaino di 20 kg in spalla su 6a strapiombante è comunque un’esperienza divertente, aldilà delle bestemmie del momento...

Siamo arrivati così a bivaccare verso le 20.30 a meno di 100 metri dalla cima del Fitz Roy.

Quarto giorno: cima di prima mattina ed eterna discesa a Chalten che abbiamo raggiunto in tarda serata.

Abbiamo chiamato la nostra combinazione Californiana sit start, 1800 m 6a+ C1 M4/5

Dopo tanta attesa finalmente tempo spettacolo anche se con pareti in condizioni non ottimali!

Alé! Viva la Patagonia! Grandi Silvan e Luchino!

Info: ragnilecco.com


Note:
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