Passat, nuova via sul Monte Cimoncello (Prealpi Venete) per Ivo Maistrello e Diana Sbabo
10 maggio 2020: siamo all’attacco della Diretta Conforto in Cimoncello e salendo lungo la via l’occhio è sempre puntato a destra: c’è tanta bella roccia e un sacco di spazio libero, ci starebbe proprio una via. Detto fatto, siamo subito lì! Che onore pensare di lasciare qualcosa sulle pareti di casa, insieme!
30 maggio 2020: Parcheggiamo il Passat nello spiazzo davanti al sentiero che si addentra nel bosco del Cimoncello. Siamo stracarichi, sia di entusiasmo che di peso nello zaino, pronti per iniziare il film! Andiamo all’avanscoperta pensando di cavarcela con due-tre giornate piene di lavoro… e invece dopo il primo tiro e parte del secondo non siamo nemmeno nella parte strapiombante della via e neanche a metà dell’opera.
1/2 giugno 2020: Ci alziamo un po’ spappolati dal lavoro del giorno prima ma siamo felici! Sembra proprio di essere in un film: "Appuntamento col Cimoncello e i suoi falchi pellegrini". Strada, parcheggio, sentiero, sasso, fiore, tronco, ogni particolare a memoria. Camminando non chiacchieriamo, ripassiamo i compiti che ci siamo divisi, nessuna perdita di tempo così quando tornerà il sole saremo liberi per le Dolomiti.
Finalmente gli strapiombi! E che sorpresa: roccia sana e pulita, ricca di buchi e tacche per un’inaspettata buona progressione, intensa ed elegante. E per fortuna che strapiomba: il fine settimana dopo ci risparmia un bel po’ di lavate sotto al temporale.
7 giugno 2020: "Secondo me questa cengia è da togliere." "Ma no! Guarda che tiene, sono venuto su mettendoci i friend!" "Si, ma senti come canta…"
Che divertimento, senza un minimo sforzo, una fetta di due metri per cinque precipita e si frantuma nel bosco sottostante… e ora si vede la macchia bianca sulla parete da Arsiero! "Per fortuna che doveva tenere!"
Lasciamo la firma: il libro di via e il nome, Passat. Ci hai accompagnati per quindici anni in tutte le montagne e avventure, in tutti i nostri progetti e bei momenti: dalle Piccole Dolomiti ai viaggi in Verdon, in Monte Bianco, a Paklenica, al ghiaccio di Briançon e alle centinaia di vie nelle Dolomiti. Quando abbiamo iniziato ad aprire la via per arrivare da casa al Cimoncello bastavano un paio di bottiglie di acqua per rabboccare il tuo radiatore di raffreddamento. Nell’ultima giornata almeno due taniche da cinque litri perché appena iniziava la salita diventavi una pentola a pressione, sfiatando tutto in vapore! Sei mitico, sei riuscito ad accompagnarci anche stavolta a concludere l’avventura. Ciao caro Passat, ci mancherai!
20 giugno 2020: Prima ripetizione, finalmente solo scalata, senza pesi e pensieri, solo la voglia di ripercorrere la linea in libera e gustarsela tutta.
Ha chiuso il cerchio un nostro caro amico alpinista fotografo, Luca Giovannini Ciri, autore delle belle foto che seguono.
Ivo e Diana