Parole Sante sul Sassolungo, nuova via d’arrampicata nelle Dolomiti
Sulla montagna di casa, il Sassolungo che domina la Val Gardena in Dolomiti, Aaron Moroder, Titus Prinoth e Matteo Vinatzer hanno completato Parole Sante, una nuova ed elegante via d’arrampicata subito a sinistra dell’evidente “naso” giallo sulla parete nord.
I tre alpinisti hanno effettuato un primo tentativo il 15 agosto 2018 con l’intento di bivaccare in parete, ma già i tiri iniziali si sono rivelati più difficili del previsto e su roccia non proprio di ottima qualità. Con insufficiente materiale a disposizione si sono calati dopo aver raggiunto una buona nicchia nella parte gialla della parete.
Il secondo tentativo è arrivato un anno più tardi, il 14 luglio del 2019, e questa volta sono saliti in parete soltanto Moroder e Prinoth visto che Vinatzer aveva un’altro impegno. I due hanno seguito la vicina via Sisyphos per raggiungere la nicchia, poi affrontando roccia ancora di dubbia qualità hanno effettuato un traverso che li ha portati su roccia migliore e ad una evidente fessura, ben visibile dalla valle.
Arrampicando sia in libera sia in artificiale, Moroder è riuscito a seguire la fessura fino a sotto il tetto dove ha fatto sosta, poi Prinoth con l’aiuto dell’artificiale ha salito l’ultimo tiro difficile. Dalla fine delle difficoltà hanno seguito un tiro in comune con la via Sisyphos per poi continuare, dopo 16 lunghi tiri e 650 metri, lungo la via Pichl per altri 400 metri fino in cima al Sassolungo.
La via ed è stata protetta con nuts e friends e pochissimi chiodi; soltanto 11 in totale sui tiri e 1 o 2 ad ogni sosta, per difficoltà fino a VIII con una sezione sopra il tetto superato in A1 su friends. Racconta Moroder a questo proposito "Ad ogni passaggio dovevi inventare qualcosa, in parte arrampicata artificiale, in parte arrampicata libera. Non ho pensato a come i potenziali ripetitori possano salire questa lunghezza. Dovranno come me superare questa fessura dettata dalla natura, e non seguire una scala di chiodi piantata dal primo salitore. Non vogliamo privarli dell’avventura."
Moroder ci ha inoltre raccontato "La via non è particolarmente "piacevole" per chi la ripeterà, nei circa 650 metri di terreno nuovo abbiamo infatti piazzato chiodi soltanto lì dove assolutamente necessario, non uno di più e non uno in meno. Ci piace pensare che questo itinerario, su una grande parete in Dolomiti, sia un segno per una via che segue una linea logica, dettata dalla natura, che può essere salita molto bene anche senza spit." Per questo i tre gardenesi hanno chiamato la nuova via Parole Sante.
Titus ringrazia: Salewa, SCARPA
Info: www.gagherdeina.com