Nuove vie alla Creta Forata, Alpi Carniche

Emiliano Zorzi racconta l’apertura di ‘Il Valzer dello Strangolino’ e ‘Naty per Scalare’, due nuove vie alla Creta Forata, Alpi Carniche.
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Creta Forata, Alpi Carniche: Naty per scalare
archivio Emiliano Zorzi

Nell’idilliaco Vallone della Creta Forata, ad un’ora e mezza di cammino da Cima Sappada, si trova un’oasi di pace e tranquillità fra le più belle delle Alpi Carniche; una commistione unica fra il morbidissimo tappeto verde del fondo della conca e le imponenti forme rocciose della Creta Foratra. Il silenzio, rotto solo dai pochi escursionisti che salgono alla cima per il sentiero della Normale, è la nota connotativa di questo piccolo angolo fuori dalla vista dei fondovalle trafficati.

Vecchie classiche, meritevoli per la qualità dell’arrampicata, firmate Pachner, De Infanti, Gregorin-Leban e più recenti creazioni di Roberto Mazzilis si snodano sulle pareti della cima principale o della possente Anticima Est. Più a destra invece, sotto il sentiero della Normale, si trova una serie di pareti dalla qualità della roccia sorprendente, caratterizzata nei tratti verticali o appoggiati da rigole pungenti che incidono le solide placche, in qualche tratto lasciano il posto a bellissima roccia slavata dall’acqua e sui settori leggermente strapiombanti a una miriade di buchi rotondi che permettono una scalata atletica di grande divertimento.

In questo settore è nata nel 2013 la prima via a spit della zona: la Cooperativa del Foro. Ad essa, fra il 2015 e il 2016 si sono affiancate altre tre proposte molto meritevoli. Una di impegno più elevato (Forever, di Florit-Pinotti; 200 m; 6c+; S2) sul settore destra della parete ed altre due più accessibili. Nel luglio 2015 Naty per scalare, sullo stesso pilastro della Cooperativa, rispetto alla quale si svolge a sinistra del marcato camino che lo bipartisce. Scalata paragonabile per caratteristiche e bellezza alla primogenita Cooperativa, su roccia sempre ottima e dalle caratteristiche varie (placca levigata, rigole pungenti, muro verticale, fessure leggermente strapiombanti). In agosto 2016 sul pilastro più a sinistra è stato aperto Il valzer dello strangolino, con tre tiri iniziali sul bellissimo muro a rigole pungenti a cui seguono un tiro facile ed altri due un po’ più d’ingaggio.

Le due ore di cammino per giungere agli attacchi sono più che ripagate dalle interessanti scalate e dalla possibilità di combinarle a piacere. Per gli accessi riferirsi alla scheda della via Cooperativa del Foro. Le discese avvengono normalmente in doppia lungo le vie (necessaria corda da 80 m o due da 60 m). Per Naty per scalare, c’è anche la possibilità di traversare facilmente a destra (II, alcuni spit) fino all’ultima sosta della Cooperativa del Foro e da qui scendere (doppia da 30 m) alla sottostante cengia che poi seguita verso ovest (segni rossi) porta in 10 min. al sentiero della Normale e quindi al fondo del vallone.

Naty per scalare: Emiliano Zorzi e Umberto Iavazzo, 1 e 2 luglio 2015; 200 m; 6b (5c obbl.); S1.
Il valzer dello strangolino: Emiliano Zorzi, Umberto Iavazzo e Gianluca Barnabà, 8 e 11 agosto 2016; 200 m; 6b (5c obbl.); S1.





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