Nuova via d'arrampicata alla Torre Delago, Torri del Vajolet, Catinaccio
Vista da Bolzano, la Torre Delago è la guglia più evidente delle Torri del Vajolet nel gruppo del Catinaccio. Ripida e difficile, la parete nord-ovest si estende orgogliosa verso il cielo, mentre la parete nord-est è nascosta e può essere vista bene soltanto da Malga Costa in Val di Tires.
Sin da quando faccio parte del gruppo alpinistico Bergler sono spesso passato sotto questa montagna, e ogni volta ho dato un’occhiata alla parete. Doveva esserci qualcosa che non era ancora stato fatto. Dopo aver parlato con i vecchie Bergler, che probabilmente conoscono le pareti del Catinaccio meglio di casa loro, fu chiaro che dovevamo provare.
A metà agosto ero con Max e Paul alla base della via. Max non se l’è fatto chiedere due volta e in quattro e quattr'otto aveva già aperto i primi 4 tiri. Lo zoccolo iniziale ci convinceva, era sufficientemente solido. Ma poi dove la parete diventava più ripida, cambiava di non poco la qualità della roccia. Siccome faceva piuttosto freddo e Max aveva portato le sue scarpette d’arrampicata strettissime, sono salito io da capocordata. Dopo una placca piuttosto compatta sono arrivato ad una sosta, ma la parete soprastante mi sembrava troppo gialla e troppo ripida per essere salita da me oppure, per citare Olli Kahn, non avevo le palle necessarie. Se la strada verso alto è bloccata, si traversa. Fedele a questo principio, mi sono spostato a destra e, dopo una lunga ricerca, sono riuscito a piazzare 2 chiodi. Sosta e poi discesa in doppia, visto che era già tardi.
Un mese più tardi eravamo nuovamente alla base. Paul purtroppo non era libero e al suo posto è venuto Stefan. Rapidamente siamo tornati al punto più alto raggiunto e Stefan ha continuato aprendo i seguenti 2 tiri. Dopo l'incidente di un amico, sono aumentate un po’ le mie esigenze di sicurezza e quindi ho piantato due spit. Ora so perché c'è una trapano per fare questo. Tuttavia, era molto più rilassante così, appeso ad uno spit con tutta quell’aria sotto il culo, anche se Stefan aveva davvero fatto un buon lavoro con i chiodi.
Una volta oltrepassato lo spigolo, ci siamo ritrovati sulla via Wenter - Schroffenegger. È incredibile quello che hanno fatto questi ragazzi 100 anni fa! Ci siamo goduti il tramonto mentre Max ci ha portato a tutta velocità in cima. Poi con la luce di 1500 lumen siamo riusciti a fare le doppie, che ci hanno portato al Rifugio Re Alberto.
Uno svizzero ci aveva osservato e ci ha portato 2 birre, che ci siamo gustati molto. Grazie ancora per questo grande rifornimento. Ripresi dalle fatiche, siamo scesi abbastanza velocemente alla macchina e anche addormentarsi alle 2 di mattina non è stato difficile.
SCHEDA: Dos Cervezas, Torri del Vajolet, Catinaccio Dolomiti