Monte Cavallo di Pontebba nelle Alpi Carniche e lo skibase di Marco Milanese

La guida alpina Marco Milanese parla della zona del Monte Cavallo di Pontebba nelle Alpi Carniche e le molte possibilità per fare arrampicata, alpinismo, sci alpinismo, vie ferrate e trekking. E anche ski-base.
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Marco Milanese effettua lo skibase dal Monte Cavallo di Pontebba nelle Alpi Carniche, aprile 2021
archivio Marco Milanese

Approfittando della sua ultima "scampagnata" nelle Alpi Carniche, la guida alpina Marco Milanese ci parla della zona del Monte Cavallo di Pontebba e le molte possibilità in zona per fare arrampicata, alpinismo, sci alpinismo, vie ferrate e trekking. E anche skibase, che unisce lo sci con il B.A.S.E. jumping. Va da sé che si tratta di un’attività estremamente pericolosa, che solo pochissimi esperti possono permettersi di fare.

MONTE CAVALLO DI PONTEBBA E LO SKIBASE di Marco Milanese

Il Monte Cavallo di Pontebba si trova nelle Alpi Carniche al confine con l’Austria, più precisamente a pochi chilometri da passo Pramollo e dal comprensorio sciistico di Nassfeld. Dopo aver lasciato la macchina ad un tornante, poco prima del passo, ci si incammina per la forestale che in breve lascia intravedere la bellissima baita Winkel spuntare dalla radura che si è guadagnata. Lì la visuale diventa ben più ampia, l’anfiteatro di montagne che si presenta fa da cornice ad un paesaggio da cartolina.

Quest’area offre numerose possibilità per vivere l’ambiente durante tutto l’anno, un comodo avvicinamento ne favorisce l’approccio mentre un ambiente affascinante ricco di opportunità definisce questo luogo come una piccola perla delle Alpi Orientali. Che sia estate o inverno, segnatevi questo luogo per fare un weekend lungo: qualsiasi attività vogliate praticare non rimarrete delusi!

In estate potete trovare via classiche e sportive di ogni genere, con lunghezze dai 100 ai 500 metri circa. In particolare segnalo la via Schiavi, alla Creta di Pricot, facile e frequentata via di II grado in ambiente per chi non vuole usare troppo la corda. La via Gocce di tempo (VI grado) invece è la classica di tutta l’area, quella che non può mancare. Si articola su ottima roccia che, attraverso un sistema di diedri e fessure, sale la parete principale del Cavallo di Pontebba.

Per completare una brevissima panoramica infine segnatevi la via Lomasti, che invece sale alla Torre Winkel, un itinerario che rappresenta l’ennesimo colpo di genio di questo fuoriclasse italiano. Anche se più breve delle altre (130 metri) fa sentire prepotentemente il vuoto appena girato l’aereo spigolo… la via vale veramente la pena! Per le giornate incerte o di relax puro, portatevi un crash pad, all’interno dell’anfiteatro vi sono molti blocchi per praticare boulder al fresco.

La cima del Monte Cavallo, che predomina l’ambiente, si raggiunge anche attraverso la semplice Via Ferrata Contin, adatta alle prime esperienze e ai bambini, mentre un'altra ferrata più impegnativa raggiunge la torre Clampil. Infine un anello escursionistico riporta all’auto passando per l’Austria.

In inverno invece questa conca concede sciate di tutti i generi, anche ripide, mentre tutto il lato austriaco, più dolce, è adatto a sciate goderecce. Il comprensorio sciistico di Nassfeld garantisce ottimi freeride o approcci veloci per salite più alpinistiche.

Insomma, cosa ci si potrebbe aspettare ancora da un territorio come questo? Beh, diciamo che personalmente riesco sempre a trovare modi alternativi per vivere la montagna e proprio quest’inverno mi ha regalato un bellissimo… skibase! Questa disciplina è l’unione di due attività, lo sci e il B.A.S.E jumping. Avevo già avuto l’occasione di praticare del paralpinismo anni fa quando, assieme ad Andrea Fontanini, salimmo la via Gocce di Guttalax (nome evocativo, via di estrema bellezza ma per cuori solidi) e poi io scesi con il parapendio.

Avevo forti dubbi sulla "saltabilità" di questa montagna a causa della sezione centrale della parete molto strapiombante, abbiamo bisogno infatti di una parete completamente verticale per effettuare un salto in sicurezza. Tuttavia, mosso da un inverno eccezionale, ho deciso di provare assieme a tre amici, Bruno Pisani, Stefano Linda e Edoardo Giglio. La salita alla cima non è da sottovalutare per la sezione ripida che in estate è occupata dalla ferrata, e che necessita ramponi ed eventualmente piccozza. Risalendo per l’ennesima volta questo bellissimo vallone, continuavo a guardare la parete senza trovare una possibile soluzione ad un salto ma arrivati in cima i dubbi sono spariti perché con grande gioia ho trovato velocemente l’exit adatto proprio nel punto più ovvio, un trampolino di neve verso il vuoto. Il resto lo potete vedere nel video.

Unire lo sci con il B.A.S.E. jumping fa parte di quelle attività "creative" che mi piace fare in montagna, concatenando diverse passioni, creando connessioni, immaginando linee, praticando sport diversi nella stessa giornata, scovando nuovi modi di scoprire l’ambiente circostante. Ci tornerò.

Marco Milaense ringrazia Bruno Pisani per le bellissime riprese: www.brunopisani.com




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