Math20, una nuova via di arrampicata in Valle Antigorio, Ossola
Imprimere le tracce su una roccia toccata solo dal vento, da sole e dalle intemperie, significa scrivere su una pagina bianca. Può essere egoismo o forse solo voglia di comunicare quanto una passione ci possa portare a cercare avventura e del sano divertimento su un terreno vergine che cercheremo di trasformare in una linea da scalare, sulla quale un giorno sfioreremo ogni singolo appiglio nel modo più delicatamente e elegantemente possibile, anche se in realtà quello di cui ci serviremo saranno unicamente i nostri striminziti avambracci che ci aiuteranno a strizzare il più piccolo granello di roccia allo sfinimento.
Quando Micka (Michael Kaplun) mi contattò per condividere con me questo progetto (quello di aprire una nuova via di arrampicata) ero motivato a mille, tanto da organizzare subito il primo sopralluogo nonostante la stagione poco accogliente, era metà gennaio e la meteo era giusto quella buona per: poltrona, giornale e caminetto!
Gennaio 2018 – Si parte per il primo round dove si pensa di fare una ricognizione per portare un po’ di materiale, a fine giornata il risultato è ottimo: ci portiamo a casa i primi 50 metri della via. Con Micka, che in realtà ha già un po' di dimestichezza con questo tipo di lavori, si va veloci e alla fine dei conti completiamo i primi due tiri: il primo è molto divertente, non è difficile ma va su molto verticale per una trentina di metri; il secondo è un po' più preoccupante. Ricordo bene infatti il difficile lavoro di chiodatura su quel traverso leggermente strapiombante che quanto meno ci riparava dal soffice nevischio che quel giorno ci ha tenuti compagnia rinfrescandoci e inzuppandoci per bene.
Giugno 2018 - Passano i mesi e la bella stagione ci porta la voglia di tornare su quella parete scura di calcescisto che si nota appena sopra la frazione di Goglio (Valle Antigorio, Ossola). In questo momento le condizioni sono diametralmente opposte rispetto la puntata precedente, stavolta infatti è il caldo a complicare il tutto, ma non importa. Abbiamo solo voglia di risalire le corde fisse rinsecchite che ci aspettavano ormai da troppi mesi per riprendere il lavoro da dove l’avevamo interrotto.
Riusciamo a chiodare prima il terzo tiro, che non ci impegna granché, e successivamente anche il 4°, che al contrario è molto più avvincente ma su difficoltà che riusciamo a ben gestire contestualmente all’attività “carpentieristica” tra chiodi e martello.
Le cose sembrano procedere bene e veloci, esattamente una settimana dopo siamo ancora lì, sotto lo stesso sole e la nostra amata parete. Ci dividiamo il materiale per salire ancora per provare ad aprire altri tiri, stavolta siamo in 3, c’è anche Chiara in formazione, che ha una gran voglia di dare il proprio miglior contributo nel progetto e lo fa caricandosi sulle spalle una buona porzione di attrezzatura, preferiamo essere prudenti, sacrificando leggerezza e velocità, e valutiamo di salire con un po’ di materiale in più per evitare il rischio di trovarci sprovvisti di qualcosa.
Questa volta la giornata la investiamo per mettere un po’ di ordine disgaggiando alcuni blocchi pericolanti, giornata così dedicata alle pulizie estive, e facciamo anche in tempo a sistemare alcuni spit sul 4° tiro precedentemente aperto, concludendolo definitivamente.
Settembre 2020 - Passano altri due anni, o poco più, e torniamo ancora per il nostro appuntamento rimasto in stand by. Ciò che non ci ha mai abbandonati durante questo periodo di stallo è sempre la solita voglia di terminare un progetto che va ben oltre al solo fatto di aprire una nuova via: siamo qui principalmente per il nostro amico Matteo Hoo.
Sono passati quasi 3 anni da quell’avvenimento che ci ha dato uno scossone incancellabile e che ci ha fatto capire che troppe volte nella vita pensiamo di poter avere sempre tutto sotto controllo ma che in realtà, al verificarsi di un avvenimento ci riveliamo terribilmente disarmati. Tenere lì da parte alcune delle inconfutabili debolezze che ci caratterizzano come esseri umani ci illude di essere meno fragili di quel che pensiamo, ci fa vivere apparentemente più tranquilli.
Ogni tanto però ci arrivano dei messaggi che ci scuotono e fanno scricchiolare questi esili sostegni. Altre volte invece, a piombarci addosso come un uragano, non sono solo piccoli segnali ma inconfutabili avvenimenti che annullano completamente le nostre presunzioni e ci lasciano in silenzio a pensare per ore… Matteo se n’è andato.
Matteo ha lasciato tanto ad ognuno di noi: era un ragazzo stimato da tutti che amava le cose essenziali. Non ho alcun dubbio che, nella sua semplicità, Matteo sarebbe contento che gli dedicassimo anche solo un piccolo pensiero ogni tanto, ma a me e Michael, solo questo non sembra sufficiente.
Così per poter lasciare un segno tangibile e indelebile utilizziamo un canale che oltre ad averci fatto passare un pò di tempo insieme, ci ha fatto incontrare e conoscere: l’arrampicata.
Ecco veramente perché abbiamo aperto Math20 una via che a Teo sicuramente piacerà.
di Davide Canil
Luogo: Goglio (Valle Antigorio, VCO)
Lunghezza: 150 mt (7 tiri)
Chiodatura: S1
Difficoltà: 6c/7a Max (ancora da liberare) - (6a obb.)
Avvicinamento: 40 minuti
Info: kalipeontop.it