Lo Sbadiglio dell'Orco, nuova via di misto in Val Pramper, Dolomiti
Gennaio 2019 è un buon momento per cercare nuove linee di ghiaccio. Il freddo e la quasi assenza di neve permettono veloci accessi e rendono le linee di ghiaccio pulite ed evidenti. Continuano le esplorazioni in Val Pramper con Matteo Pilon. Dopo una giornata andata buca e successiva esplorazione, la mattina del 21 gennaio partiamo decisi verso un'altra linea che mi incuriosisce da anni. Quelle fauci ghiacciate in alto sopra il Cascatone che, tutte le volte che arrivi verso il Pian de la Fopa, ti sorvegliano dall'alto.
Arriviamo veloci alla base. Il freddo è quello giusto. Saliamo veloci il primo tiro di ghiaccio. Ora siamo proprio sotto le fauci ghiacciate che ci sovrastano dall'alto con enormi frangioni free standing. Non è ancora arrivato il sole e sulla neve in basso non ci sono segni di crolli, nonostante tutto sono un pelo nervoso...
Un altro divertente tiro di ghiaccio ci porta alla sezione di roccia. L'idea di oggi è quella di provare a salire usando meno spit possibili. Parto per il tiro di roccia usando le picche lungo una sottile fessurina, poi scalando con le mani raggiungo un terrazzino a sinistra vicino al ghiaccio. Qui, causa roccia non proprio affidabile, metto uno spit per fare sosta. Mi raggiunge Matteo. Finalmente respiro tranquillo, siamo fuori dal tiro delle fauci ghiacciate. A questo punto l'arrivo del sole è proprio gradito!
Provo a partire di nuovo, picche in mano e proteggendo con un nut ed un friend ma la qualità pessima della roccia su questa sezione mi costringe a mettere un altro spit. Anche i successivi metri di roccia che portano al ghiaccio non sono fessurati come speravo e qui le protezioni trad non hanno molte possibilità... Finalmente arrivo al ghiaccio! Un paio di passi atletici e faccio sosta.
Parte Matteo, e sento un bel po' di fracasso. Arrivato in sosta mi dice che ha fatto un egregio lavoro di disgaggio, rendendo la partenza dalla sosta più pulita e scalabile. L'ultimo bel tiro di ghiaccio spetta a Matteo ed in breve siamo tutti e due alla fine della cascata sulla cengia del Viaz de l'Oliana. Tre calate su Abalakov e siamo giù.
Bella avventura, finalmente siamo andati a stuzzicare le fauci dell'Orco della Val Pramper che si è dimostrato più benevolo che mai!
Francesco Fazzi