In Val Pramper, Dolomiti, la nuova via di misto La Piccola Sgualdrina
Era ormai da qualche inverno che, passando sotto alla Gran Dama, notavo questa interessante linea di ghiaccio e misto che corre parallela a sinistra della più famosa regina della Val Pramper.
Mi era sempre sembrata logica ed evidente e mi stupivo di come mai nessuno ci avesse pensato prima. Così, lo scorso inverno, come le temperature iniziano ad abbassarsi, mi torna la solita curiosità. Questa volta, senza ricognizione, decido che è la volta buona di andare a provarla armati di tutto punto. Avevo parlato di queste mie idee all'amico Matteo, che, giunto il momento di andare, non si fa pregare due volte.
È il periodo perfetto per scalare - e soprattutto per attrezzare - in Val Pramper. La neve non è ancora arrivata ma di ghiaccio c'è n'è in abbondanza. Il che si traduce in una moltitudine di nuove linee con avvicinamento breve e asciutto da falesia estiva!
Così una mattina dei primi di gennaio siamo sotto alla cascata. La linea c'è! Un po' sottile sembra, ma c'è, bella e accattivante. Il primo tiro è parallelo alla prima sezione della Gran Dama, su ghiaccio non difficile. Purtroppo c'è già una cordata sulla Gran Dama, in alto, che scarica ghiaccio in gran quantità, costringendoci ad aspettare più di un'ora fermi alla base.
Finito il cannoneggiamento raggiungo veloce Matteo alla prima sosta e riparto subito per la sezione di misto del tiro chiave. Qualche passo di dry, un paio di friends ed eccomi al ghiaccio. Ancora qualche metro di croste ghiacciate, un altro spit e mi calo lasciando finire la sezione di ghiaccio a Matteo che in breve è in sosta. Segue un'altro divertente tiro con partenza di misto e poi facile fino in sosta. Qui il tempo perso la mattina si fa sentire e il buio incombente ci fa scendere ad un tiro dalla fine, peccato. Dovremo tornare un'altra volta, qualche giorno dopo, per finire la via, con un tiro a dir poco entusiasmante, esposto e non banale.
Il resto dell'inverno passa tra altri impegni e progetti. Ma nella nostra mente rimane fissa l'idea di tornare per liberare la linea dal basso e goderci i frutti del nostro lavoro (oltre a scalare un'interessante variante che nel frattempo è comparsa). Così proviamo, in più di un'occasione, ma le nevicate e le alte temperature di febbraio ci obbligano a rinunciare ogni volta. La via sta iniziando a guadagnarsi quel nome che avevamo già scelto per lei.
Nel complesso penso che questa via possa diventare una classica di misto a più tiri, mai banale ma neanche troppo difficile. La linea cambia continuamente nel corso della stagione, così da riservare ogni volta un'arrampicata diversa e divertente. I ripetitori giudicheranno ma secondo noi questa è una linea davvero unica!
Francesco Fazzi
SCHEDA: La Piccola Sgualdrina, Val Pramper, Dolomiti