K2: Marco Confortola verso il C1
Marco Confortola insieme all’alpinista americano e ai portatori d’alta quota che lo accompagnano sta scendendo verso il Campo 1 a 5900m.
La notizia (delle 17:00 K2-time) arriva direttamente da Marco Confortola che si è messo in comunicazione con il fratello Luigi e quindi con Agostino Da Polenza: Confortola dopo aver superato il Camino Bill posto subito sotto il Campo 2 si è detto intenzionato a proseguire verso il Campo 1 a 5900m.
Confortola, che lamenta “dolori ai piedi” ed è naturalmente provato da questi ultimi 4 giorni davvero difficilissimi, sta scendendo insieme all’alpinista americano (di cui non si conosce ancora il nome) che con un portatore d’alta quota pakistano è salito ieri al Campo 1 e quindi questa mattina al Campo 2 per portare soccorso all’alpinista valtellinese. Inoltre con Confortola dovrebbero esserci gli altri due portatori d’alta quota che l’hanno accompagnato nella dura discesa dal Campo 4. E’ chiaro che ogni metro guadagnato verso il basso e verso le tende del campo 1 è prezioso. E attendiamo tutti fiduciosi che questa bruttissima avventura possa finire presto, almeno per Marco, con l’arrivo al Campo base e poi, il più velocemente possibile, a Skardu.
Continua a restare, invece, ancora del tutto indefinita e come ripetiamo da giorni “sospesa” la situazione dei dispersi e delle vittime. Questi giorni hanno dimostrato ancora una volta quanto sia difficile, anche con tutta la buona volontà e l’importante opera di chi in questo momento è al campo base, avere informazioni certe e sicure dalla montagna.
Satellitari, radio e quant’altro ancora una volta non hanno evitato che le notizie rimanessero frammentarie, vaghe e che fossero costellate di lunghi blackout come quello che ha accompagnato Confortola per quasi tutta la giornata di ieri. Per tutti gli alpinisti questa non è una novità: questo è il mondo degli Ottomila! E questo è l’immenso, difficile, pericoloso e sempre estremo K2!
Basti dire che solo oggi s’è appreso (da www.desnivel.es) che il basco Alberto Zeraín venerdì scorso partendo dal campo 3 è stato il primo a raggiungere la vetta del K2. Erano le 15.00 (K2-time) e Zeraín sotto di sé vedeva ancora dipanarsi la lunga coda di alpinisti che aveva superato al Collo di bottiglia e che ancora salivano. Iniziata la discesa Zeraín ha poi raggiunto il Campo 3 dove ha sostato anche sabato per far ritorno ieri al Campo base.
In tutto questo va ancora rimarcato l’impegno e il sacrificio di tutti gli alpinisti e, tra loro, in primis gli sherpa e i portatori d’alta quota che si sono prodigati (è bene sottolinearlo, rischiando la propria vita) per portare soccorso a chi era in difficoltà. Come va detto di quanti al Campo base stanno facendo tutto il possibile per portare aiuto logistico e di appoggio.
Va detto che ancora adesso è difficile comprendere quanto è successo e dare un nome a tutti i dispersi e a tutte le vittime. E ancora adesso non si sa nulla di preciso sulla situazione nella parte alta della montagna.
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Confortola, che lamenta “dolori ai piedi” ed è naturalmente provato da questi ultimi 4 giorni davvero difficilissimi, sta scendendo insieme all’alpinista americano (di cui non si conosce ancora il nome) che con un portatore d’alta quota pakistano è salito ieri al Campo 1 e quindi questa mattina al Campo 2 per portare soccorso all’alpinista valtellinese. Inoltre con Confortola dovrebbero esserci gli altri due portatori d’alta quota che l’hanno accompagnato nella dura discesa dal Campo 4. E’ chiaro che ogni metro guadagnato verso il basso e verso le tende del campo 1 è prezioso. E attendiamo tutti fiduciosi che questa bruttissima avventura possa finire presto, almeno per Marco, con l’arrivo al Campo base e poi, il più velocemente possibile, a Skardu.
Continua a restare, invece, ancora del tutto indefinita e come ripetiamo da giorni “sospesa” la situazione dei dispersi e delle vittime. Questi giorni hanno dimostrato ancora una volta quanto sia difficile, anche con tutta la buona volontà e l’importante opera di chi in questo momento è al campo base, avere informazioni certe e sicure dalla montagna.
Satellitari, radio e quant’altro ancora una volta non hanno evitato che le notizie rimanessero frammentarie, vaghe e che fossero costellate di lunghi blackout come quello che ha accompagnato Confortola per quasi tutta la giornata di ieri. Per tutti gli alpinisti questa non è una novità: questo è il mondo degli Ottomila! E questo è l’immenso, difficile, pericoloso e sempre estremo K2!
Basti dire che solo oggi s’è appreso (da www.desnivel.es) che il basco Alberto Zeraín venerdì scorso partendo dal campo 3 è stato il primo a raggiungere la vetta del K2. Erano le 15.00 (K2-time) e Zeraín sotto di sé vedeva ancora dipanarsi la lunga coda di alpinisti che aveva superato al Collo di bottiglia e che ancora salivano. Iniziata la discesa Zeraín ha poi raggiunto il Campo 3 dove ha sostato anche sabato per far ritorno ieri al Campo base.
In tutto questo va ancora rimarcato l’impegno e il sacrificio di tutti gli alpinisti e, tra loro, in primis gli sherpa e i portatori d’alta quota che si sono prodigati (è bene sottolinearlo, rischiando la propria vita) per portare soccorso a chi era in difficoltà. Come va detto di quanti al Campo base stanno facendo tutto il possibile per portare aiuto logistico e di appoggio.
Va detto che ancora adesso è difficile comprendere quanto è successo e dare un nome a tutti i dispersi e a tutte le vittime. E ancora adesso non si sa nulla di preciso sulla situazione nella parte alta della montagna.
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Note:
Planetmountain | |
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www | |
www.montagna.tv | |
www.noritk2.nl | |
www.marcoconfortola.it |
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