Ines Papert in Scozia, nuove vie sul Ben Nevis e nei Cairngorms
Dopo il battesimo di fuoco dell'anno passato, a fine gennaio, l'alpinista tedesca Ines Papert è tornata in Scozia insieme a Charly Fritzer riuscendo a ripetere una serie di vie importanti. Nonostante le pessime condizioni è anche riuscita a segnare due prime salite: “Triple X”, VIII, 8 sul Ben Nevis – aperta anche insieme a Dave MacLeod, seguendo una linea scovata dallo scozzese durante i suoi tentativi di Echo Wall - e “Bavarinthia”, IX, 9 a Coire an Lochain. Proprio come l'anno scorso, quello che ha colpito di più Ines non sono state le pessime condizioni del tempo, ma il fatto che si potesse fare così tanto senza l'ausilio degli spit. Ecco le sue impressioni e un video del viaggio 2010 dove la bellezza dell'arrampicata invernale hanno fatto guadagnare a Ines le sue "ali Scozzesi".
L'ARRAMICATA INVERNALE IN SCOZIA
di Ines Papert
In seguito al mio primo viaggio in Scozia nel 2010, ero ansiosa di tentare linee più dure e magari anche di salirne alcune, ma l'aura mistica, l'etica severa e il mio grande rispetto per l'arrampicata invernale tradizionale erano ancora lì ben presenti nella mia mente.
Poche settimane prima di partire per il Nord ho riflettuto su tutto questo. Alla fine però è davvero tutto nella testa. La forza mentale è essenziale, e sapevo di essere pronta per un altro fantastico viaggio in Scozia. Non ho più avuto incubi di cadere a terra! Ho semplicemente sognato di salire vie più difficili della volta scorsa, dove siamo stati così fortunati per le ottime condizioni di tempo e del ghiaccio.
La mia forte motivazione è stata messa a dura prova pochi giorni prima della partenza quando il mio compagno di cordata ha rinunciato preferendo trascorrere le sue vacanze invernali nella soleggiata Thailandia. Per me è stata una scelta difficile da capire, ma sono cose che accadono...
Però, a due giorni dalla partenza, la fortuna ha voluto che il buon vecchio amico Charly Fritzer abbia deciso di venire in Scozia con me e, come l'anno scorso, anche il giovane e fortissimo aspirante fotografo Hans Hornberger si è unito a noi con la sua macchina fotografica.
Il nostro amico Ian Parnell, ci ha aiutato molto. Ancora una volta è stato lui a metterci in contatto con gli arrampicatori locali, raccogliendo informazioni sulle vie da salire e sulle condizioni del ghiaccio. Ci tenevo che gli arrampicatori locali rappresentassero una parte importante del nostro viaggio. Incontrare vecchi e nuovi amici scozzesi in un parcheggio in mezzo al nulla ci ha fatto sentire a casa.
Quest'anno non siamo stati fortunati come l'anno scorso con il tempo. Ma a volte basta darsi un calcio nel sedere per uscire la mattina presto, anche quando la pioggia e il vento ti fanno venir voglia di rimanere ed attendere nel caldo camper. Anche questo è il gioco, un altro gioco mentale. Perché lassù non puoi stare in attesa del sole che venga fuori a spazzar via le nuvole: potresti dover aspettare per settimane o anche di più...
Il primo giorno in Scozia ci siamo persi tra la nebbia. Non abbiamo nemmeno trovato Coire an Lochain nei Cairngorms. Siamo saliti con pioggia, vento forte e visibilità praticamente nulla. Il nostro errore è stato quello di non portare via una bussola con noi. Il giorno dopo in compagnia di Pete Macphersun e Greg Boswell, entrambi fortissimi, Pete ed io, abbiamo salito a-vista “Daddy longlegs” VIII, 9, mentre Charly e Greg hanno salito “The Ventricle” VII, 8.
Il giorno seguente siamo stati ricompensati da un tempo bellissimo, il sole splendeva. Dopo le consuete tre ore di avvicinamento, Charly ed io abbiamo ripetuto un itinerario fantastico sul Ben Nevis: "To those who wait" IX, 9. Aperto dal 20enne Greg Boswell soltanto un paio di settimane fa, ci ha invitato a tentare la prima ripetizione. La via è una fantastica e spettacolare fessura ghiacciata strapiombante, con protezioni mobili più o meno buone, e Charly è salito la via rotpunkt.
In cima al Ben Nevis abbiamo incontrato Dave Macleod per caso, decidendo di unire le forze per il giorno successivo. Per fortuna Dave possiede una "chiave magica" che permette di aprire una barriera lungo la strada accorciando e migliorando nettamente l'avvicinamento. Insieme a Dave abbiamo aperto una nuova via che termina per un grande camino salito per la prima volta da Ian Parnell e Iian Smallbouth, due buoni amici e fortissimi alpinisti. Abbiamo chiamato la via "Triple X", eravamo in tre e la via è composta da tre lunghissimi tiri.
Per me la cosa più bella di questo viaggio è stata la nuova via che ho aperto nei Cairngorms. Siamo stati raggiunti dai nostri amici Simon e Neil che hanno scelto di salire la vicina "Falling out Corner". Ero impegnata nel tiro chiave mentre Neil ha fatto un lunghissimo volo proprio accanto a me. Ho tentato con tutte le mie forze di non cadere sulle poche protezioni che ero riuscita a piazzare lungo la via. Proprio nel tetto, circa a metà via, mi sono scivolati via i piedi e anche una piccozza ha perso la presa. Fortunatamente la seconda piccozza è rimasta incastrata e con un ultimo movimento di forza sono riuscita a riprendermi e ritornare sulla roccia.
Le protezioni non erano buone, ma la scalata bellissima. Dopo quasi un'ora sui 30 metri ho scovato una sosta e Charly è salito su in fretta, veloce come sempre. E con la stessa velocità abbiamo salito il secondo tiro, più facile, fino in cima. Abbiamo chiamato la via “Bavarinthia ", IX, 9, perché io provengo dalla Bavaria mentre lui dalla Carinzia.
L'arrampicata in Scozia aiuta ad aumentare la consapevolezza di qualcos'altro: noi cosiddetti "alpinisti" dobbiamo riflettere a lungo sugli spit. Spittare le vie dall'inizio fino alla fine non è sempre necessario, anche quando - come in Scozia - la roccia non è del tutto solida. Se vogliamo mantenere l'aspetto dell'avventura, dobbiamo concordare un codice di etica quando si aprono nuove vie. Si tratta di tenere occhi e mente aperti e realizzare le nuove vie in modo tradizionale o quanto meno con un uso minimo di spit. Dobbiamo prendere parte a questa discussione e sensibilizzare le persone, soprattutto qui nelle nostre Alpi europee.
Senza l'aiuto e il sostegno degli alpinisti scozzesi non avremmo realizzato così tante vie difficili e belle. Grazie ancora per il vostro aiuto, l'amicizia ed il sostegno: Ian Parnell, Simon e Sarah Yearsley, Greg Boswell, Dave Macleod, Pete Macphersun, Michael Tweedley ... e altri ancora.
Le vie:
26/01/2011 - Cairngorms, Coire an Lochain: Daddy Longlegs VIII, 9 a vista
27/01/2011 - Ben Nevis: Charly Fritzer prima ripetizione "To those who wait" IX, 9 (prima salita Greg Boswell & Will Sim 31/12/2010)
28/01/2011 - Ben Nevis: prima salita "Triple X" VIII, 8 on-sight (Ines Papert, Charly Fritzer & Dave Macleod)
29/01/2011 - Cairngorms: "The demon direct" IX, 9 “Happy Tyroleans" X/10 a vista
31/01/2011 - Cairngorms: Coire an Lochain: "Savage Slit" V, 6 e prima salita "Bavarinthia" IX, 9 a vista (Ines Papert & Charly Fritzer 31/01/2011)
SCOTTISH WINGS - SCOTLAND TRIP 2010 video di Hans Hornberger
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