Inaki Ochoa de Olza
Inaki Ochoa de Olza è scomparso oggi sulla parete sud dell'Annapurna. Bloccato da quattro giorni a 7.400 metri, l'alpinista spagnolo è deceduto a causa di un ictus.
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Iñaki Ochoa de Olza
navarra8000.com
Madrid, 23 mag. (Ap-APcom) - Il fortissimo alpinista spagnolo Inaki Ochoa de Olza è morto questa mattina sulla parete sud dell'Annapurna, uno dei 14 ottomila himalayani. La notizia è in apertura della pagina online del quotidiano spagnolo Diario de Navarra, che seguiva con attenzione le sorti dell'alpinista, bloccato da quattro giorni a 7.400 metri a causa di un ictus.
La situazione si è aggravata nelle ultime ore per un edema polmonare, che lo ha portato alla morte alle 8.45 di stamattina. Al suo fianco vi era lo svizzero Ueli Steck, che era arrivato ieri in suo soccorso. I tentativi di salvarlo con un massaggio cardiorespiratorio si sono rivelati inutili.
Ochoa de Olza, 40 anni, aveva deciso di rinunciare lunedì scorso al tentativo senza ossigeno al suo 13esimo ottomila (8.091 metri) per problemi di congelamento alle mani; era poi caduto in condizioni di semi-incoscienza una volta giunto alla sua tenda al campo IV. Due alpinisti, il romeno Horia Colibasanu e il russo Alexey Bolotov lo hanno sostenuto fin là, per poi scendere ad allertare i soccorsi.
Inaki Ochoa era nato a Pamplona il 29 maggio 1967, avrebbe compiuto 41 anni fra pochi giorni. Ha scalato, sempre senza ossigeno, 12 dei 14 ottomila, fra questi una nuova via sullo Shisha Pangma. Il suo primo ottomila è stato il Kangchenjunga, ad appena 22 anni. Ha partecipato a una trentina di spedizioni himalayane e lavorava come guida e cameraman d'alta quota.
Francesca Colesanti
La situazione si è aggravata nelle ultime ore per un edema polmonare, che lo ha portato alla morte alle 8.45 di stamattina. Al suo fianco vi era lo svizzero Ueli Steck, che era arrivato ieri in suo soccorso. I tentativi di salvarlo con un massaggio cardiorespiratorio si sono rivelati inutili.
Ochoa de Olza, 40 anni, aveva deciso di rinunciare lunedì scorso al tentativo senza ossigeno al suo 13esimo ottomila (8.091 metri) per problemi di congelamento alle mani; era poi caduto in condizioni di semi-incoscienza una volta giunto alla sua tenda al campo IV. Due alpinisti, il romeno Horia Colibasanu e il russo Alexey Bolotov lo hanno sostenuto fin là, per poi scendere ad allertare i soccorsi.
Inaki Ochoa era nato a Pamplona il 29 maggio 1967, avrebbe compiuto 41 anni fra pochi giorni. Ha scalato, sempre senza ossigeno, 12 dei 14 ottomila, fra questi una nuova via sullo Shisha Pangma. Il suo primo ottomila è stato il Kangchenjunga, ad appena 22 anni. Ha partecipato a una trentina di spedizioni himalayane e lavorava come guida e cameraman d'alta quota.
Francesca Colesanti
Note:
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